Ambiente
Degrado in città, il Comitato Bene Comune annuncia un'azione di protesta in piazza
"L'impressione è che si campi di annunci e alla giornata senza un programma di interventi"
Trani - venerdì 15 ottobre 2021
Il generale stato di degrado della nostra Trani denuncia una distanza davvero abissale di tutta la politica dalla città reale e quanto fosse velleitaria la sola idea di proporla quale capitale della cultura 2022. Non solo l'Amministrazione, ma il Consiglio Comunale, quasi tutto, sembra essere indifferente, se non inconsapevole, del decadimento che la città manifesta, nell'immagine come nella sostanza. Il Consigliere Comunale viene meno al suo ruolo istituzionale, per il quale si è candidato, se si limita soltanto ad una partecipazione passiva ed acritica nell'assicurare la tenuta della maggioranza. Non si onora così il mandato dei cittadini.
Il livello più basso mai toccato del sentire civico, del quale francamente si stenta a datarne l'inizio, richiede oggi un grande impegno che miri, prima ancora di pensare ad un progetto di sviluppo, al cambio di cultura collettiva dei cittadini. Non è sufficiente l'orgoglio di essere tranesi, la consapevolezza della naturale bellezza della città e della ricchezza di monumenti e palazzi storici, la memoria di illustri concittadini che l'hanno onorata, ma occorre un bagno di umiltà per riconoscere il diffuso degrado morale, padre di tutti i mali, e ricominciare ad essere cittadini respingendo quella consolidata abitudine di ricorrere ai politici per ottenere privilegi e favori divenendone clienti piuttosto che soggetti, al pari di altri simili, titolari di diritti ai quali fanno da contraltare i doveri di appartenenza alla comunità degli umani, essere cultori della legalità, del rispetto del bene comune, dell'ambiente, delle diversità di culto, di colore della pelle, di orientamenti sessuali. Occorre che i politici riscoprano Socrate e, come affermava Giorgio Ambrosoli, "abbiano coscienza dei loro doveri verso sé stessi, verso la famiglia e verso il Paese".
Abbiamo la piena consapevolezza di quanto possa essere complesso e difficile amministrare una città, ma l'impressione è che si navighi a vista, si campi di annunci e alla giornata senza un programma di interventi che possano migliorare la vivibilità della città e incominciare a risolvere anche piccoli problemi, tante volte a costo zero, utili a dare un segnale di cambiamento ai cittadini che sarebbero spronati ad improntare i propri comportamenti e abitudini ai più elementari canoni di civiltà ed educazione. Per questi motivi domenica saremo in piazza, con l'intento di incontrare tutti coloro che avvertono come noi l'urgenza di un cambio di rotta. Crediamo che sia il momento di cominciare a confrontarci sulle problematiche della nostra città e sulle possibili strategie risolutive nel quadro di una visone di società nella quale poterci finalmente rispecchiare.
Vi aspettiamo domenica in piazza della Repubblica, area prospiciente chiosco informazioni turistiche, dalle ore 11:00 alle 13:00.
Il livello più basso mai toccato del sentire civico, del quale francamente si stenta a datarne l'inizio, richiede oggi un grande impegno che miri, prima ancora di pensare ad un progetto di sviluppo, al cambio di cultura collettiva dei cittadini. Non è sufficiente l'orgoglio di essere tranesi, la consapevolezza della naturale bellezza della città e della ricchezza di monumenti e palazzi storici, la memoria di illustri concittadini che l'hanno onorata, ma occorre un bagno di umiltà per riconoscere il diffuso degrado morale, padre di tutti i mali, e ricominciare ad essere cittadini respingendo quella consolidata abitudine di ricorrere ai politici per ottenere privilegi e favori divenendone clienti piuttosto che soggetti, al pari di altri simili, titolari di diritti ai quali fanno da contraltare i doveri di appartenenza alla comunità degli umani, essere cultori della legalità, del rispetto del bene comune, dell'ambiente, delle diversità di culto, di colore della pelle, di orientamenti sessuali. Occorre che i politici riscoprano Socrate e, come affermava Giorgio Ambrosoli, "abbiano coscienza dei loro doveri verso sé stessi, verso la famiglia e verso il Paese".
Basta ascoltare i cittadini, seguire le cronache di quanto avviene e osservare il vissuto quotidiano per avere conferma del malessere che serpeggia fra i residenti; non vogliamo fare un elenco delle criticità della città, che sarebbe troppo lungo sebbene non banale fare. Siamo aperti ad un confronto fattivo e propositivo perché non si può continuare ad amministrare la città facendo scempio del benessere dei cittadini, della salute, della vivibilità, del valore storico, culturale e paesaggistico che Trani ha sempre rappresentato nella regione e nel mezzogiorno d'Italia. Vogliamo chiudere la stagione degli annunci e dell'autocelebrazione e invitare ancora una volta l'amministrazione comunale ad intervenire con la sollecitudine dovuta e sensibilizzare i cittadini attraverso una campagna di promozione e controllo di un comportamento più consono ai valori del buon vivere civile, della legalità, dell'educazione e della tutela dell'ambiente. Il tema della manutenzione del patrimonio materiale e immateriale della città dovrebbe essere una costante nell'utilizzo delle risorse. La funzionalità e la produttività degli uffici e delle dirigenze, compresi quelle delle municipalizzate, dovrebbero essere costantemente monitorate e valutate. Non si può parlare sempre e solo di organici sottodimensionati.
Abbiamo la piena consapevolezza di quanto possa essere complesso e difficile amministrare una città, ma l'impressione è che si navighi a vista, si campi di annunci e alla giornata senza un programma di interventi che possano migliorare la vivibilità della città e incominciare a risolvere anche piccoli problemi, tante volte a costo zero, utili a dare un segnale di cambiamento ai cittadini che sarebbero spronati ad improntare i propri comportamenti e abitudini ai più elementari canoni di civiltà ed educazione. Per questi motivi domenica saremo in piazza, con l'intento di incontrare tutti coloro che avvertono come noi l'urgenza di un cambio di rotta. Crediamo che sia il momento di cominciare a confrontarci sulle problematiche della nostra città e sulle possibili strategie risolutive nel quadro di una visone di società nella quale poterci finalmente rispecchiare.
Vi aspettiamo domenica in piazza della Repubblica, area prospiciente chiosco informazioni turistiche, dalle ore 11:00 alle 13:00.