Politica

Di Marzio a De Feudis: «Incapace a chi?»

«Non è riuscito a prendere neanche un seggio nella Bat. Sulla Stp solo calunnie. Ecco la verità»

Vicenda Stp: altro capitolo della saga dialettica che si sta spostando pericolosamente su questioni più personali che politiche. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Di Marzio, risponde alle accuse (velenose) di Sebastiano De Feudis circa il suo operato politico e la gestione amministrativa della società dei trasporti provinciali, con un documento altrettanto forte ed argomentato di cui vi diamo diffusione.

«Seguire l'avvocato Sebastiano De Feudis che, ormai si è incamminato su una china scivolosa, rappresenta la visione plastica del degrado morale di un certo modo di far politica: calunnia, calunnia, qualcosa resterà. Rispondo quindi alla città di Trani e non certo all'uomo politico. La presunta incapacità della classe politica che io rappresento, ha consentito a me di essere tra i primi degli eletti in tutte le competizioni politiche in cui mi sono presentato e, da ultimo, di essere il primo degli eletti nella città di Trani per la competizione provinciale svoltasi il 6 e 7 giugno 2009.
L'avvocato Sebastiano De Feudis, invece, pur candidatosi come presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, non solo non lo è diventato ma non è riuscito neppure ad ottenere i voti che gli avrebbero consentito di diventarne consigliere. Evidentemente i cittadini tranesi continuano a fidarsi sempre della mia correttezza amministrativa, della mia moralità personale e della mia capacità di mantenere sempre gli impegni che assumo.

Tutto il mio percorso politico è passato al vaglio sia di superiori istanze politiche, sia della magistratura. Se De Feudis è avvocato, dovrebbe conoscere l'esito finale di tali controlli. Mi duole constatare, inoltre, come malgrado l'inusitata violenza usata nei miei confronti e nei confronti di altri miei amici in quel passato al quale De Feudis, vilmente, fa riferimento, da quella violenza, dopo quasi vent'anni, non sia emersa una classe politica degna di tal nome, salvo poche eccezioni e, tra queste, non vi è certamente l'avvocato Sebastiano De Feudis. Del resto i suoi consensi elettorali di questi anni ne sono la prova evidente!

Quanto al dibattito instauratosi sulla Stp che, a quanto pare, è improvvisamente divenuto caro unicamente all'avvocato Sebastiano De Feudis, giova rammentare che: gli uomini da me indicati non hanno contribuito all'acquisto della sede di Bari della Stp; la sede di Bari della Stp è stata in un primo momento rilevata in locazione, per un canone annuo pattuito in 480 milioni di lire, oltre Iva, in virtù di delibera assunta dal Consiglio di amministrazione della Stp nella seduta del 14 dicembre 2001. Tale Consiglio di amministrazione era presieduto dalla dottoressa Limitone e ne erano componenti Cuccovillo, Ferrante, Campanale, Malcangi, Lops e Di Pierro.

Successivamente, con atto del 17 dicembre 2003 (presso il notaio Salvatore D'Alessio, con studio in Terlizzi), la sede di Bari della Stp, già condotta in locazione, è stata acquistata, giusta delibera del Consiglio di amministrazione della Stp del 20 ottobre 2003, per l'importo di 1.961.567,07 euro. Presiedeva quel Consiglio d'amministrazione l'ingegner Claudio Cicatiello, nominato dall'allora presidente della Provincia di Bari, guarda caso di centrosinistra. Quel CdA era composto dai signori Perrotta, Forte, Cuccovillo, Campanale.

E' davvero incredibile, e lo dico alla città di Trani, come l'uomo, l'avvocato, prima che il politico, possa, pur di conseguire un dubbio vantaggio politico/elettorale, usare la menzogna per denigrare l'avversario politico. Quindi consiglio vivamente di chiedere chiarimenti a chi rappresentava all'epoca la città di Trani in quei Consigli di amministrazione, a chi lo aveva nominato e a tutti i dipendenti che occupano la sede di via Montegrappa. Chi ha rappresentato la città di Trani, invece, nominato dal Sindaco dottor Giuseppe Tarantini, nel successivo Consiglio di amministrazione, anche in qualità di vice presidente, ha consentito che la Stp avesse in Trani una degna sede in via Montegrappa (sede che forse l'avvocato De Feudis non conosce) ed ha sventato, con il concorso della amministrazione Tarantini, vari tentativi di trasferire dalla sede di Trani a quella di Bari uomini ed officina meccanica. Si informi!

Un'ultima annotazione: gli unici interessi sensibili che ravviso nella presente vicenda sono quelli che stanno a cuore all'avvocato De Feudis, cioè la difesa ad oltranza, e non si capisce per quale motivo, dell'attuale Consiglio di amministrazione.

Prima di concludere il mio intervento, al quale non ne seguiranno altri sull'argomento (prediligo la politica del fare a quella del "bla bla bla" sulla stampa, che giova solo a chi è alla ricerca di agognata notorietà politica infischiandosene dell'interesse pubblico) mi permetto di dare un suggerimento all'avvocato De Feudis: impari a leggere meglio i bilanci, almeno quelli della Stp».

dottor Giuseppe Di Marzio
Presidente del Consiglio Comunale
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