Eventi e cultura

Dialoghi di Trani, presentata a Bari la nona edizione

Per Vendola e Godelli «Un'eccellenza pugliese»

Il presidente della regione Puglia Nichi Vendola e l'assessore al Mediterraneo Silvia Godelli insieme con il presidente del consiglio provinciale della Bat Luigi Riserbato, l'assessore alla cultura del comune di Trani Andrea Lovato e con le ideatrici dell'associazione culturale "La Maria del porto" hanno presentato questa mattina la nona edizione dei Dialoghi di Trani, la manifestazione culturale dedicata quest'anno al tema delle passioni e alla necessità di trasformare le "passioni tristi", quelle evocate dal libro di Miguel Benasayag (il filosofo psichiatra francese terrà un lezione magistrale proprio su "L'epoca delle passioni tristi") in forze attive e propulsive in grado di agire all'interno della collettività.

Un tema oggi, quello delle passioni, particolarmente centrato per l'assessore al Mediterraneo Silvia Godelli che ha sottolineato anche come ormai i Dialoghi rappresentino «un evento consolidato e una delle manifestazioni culturali più rilevanti. Ma non solo. I Dialoghi infatti rappresentano anche un evento di attrattività turistica molto importante per il territorio pugliese e per quello della sesta provincia». Una delle specificità della manifestazione è proprio la profondità dei temi che ogni anno l'organizzazione dei Dialoghi di Trani sceglie per una riflessione corale. «Temi comunque - ha detto la Godelli - sempre legati al territorio ma anche alla contemporaneità dei tempi».

«I dialoghi di Trani sono una delle passioni della regione Puglia – ha detto il presidente Vendola - il cinema, il teatro, i libri la musica hanno rappresentato non solo le passioni di un presidente, bensì una politica e non solo culturale ma anche economica. E credo che i risultati ci diano assolutamente ragione. Sono esperienze di civilizzazione e di apertura. I Dialoghi di Trani costituiscono un punto di eccellenza per la Puglia».

Per Vendola il nemico principale del Sud è «il provincialismo, il localismo, l'identità vissuta come chiusura e recinto. Mentre la cultura è accoglienza dell'altro, delle altre culture per porre fine alla lotta tra le civiltà». E la domanda di cultura, intesa "in senso attivo" e quindi di "interlocuzione" tra i soggetti in momenti alti, difficili e intensi che si respira nei luoghi dei Dialoghi è per il presidente Vendola »un'esperienza importantissima». Il presidente poi ha voluto ricordare come la parola passione derivi del verbo patire «una parola che ci riporta alla passione di Cristo, in un territorio semantico variegato, ricco e molteplice».

E infatti Vendola, a proposito delle difficoltà economiche evidenziate dall'organizzatrice dei Dialoghi di Trani e all'impossibilità di erogare il contributo regionale se non oltre il 31 dicembre di quest'anno, si è voluto rifare proprio al tema delle passioni tristi per descrivere quel «divieto che ci impedisce di spendere soldi per non infrangere il patto di stabilità, un divieto ingiusto che ci metterà, ancora di più nel 2011, in una situazione esplosiva e paradossale quando dovremo scegliere se spendere i soldi per non ridarli a Bruxelles, sforando così il patto di stabilità oppure restituire un miliardo di euro a Bruxelles e non sforare il patto. Ma noi ce la faremo – ha concluso Vendola – perché tra l'instabilità del cuore e la stabilità granitica dei ragionieri si dovrà trovare un punto di equilibrio».

La manifestazione è stata finanziata dalla regione Puglia (80mila euro), dal comune di Trani (23mila) e dalla provincia della Bat (6mila euro).
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