Religioni
Dialoghi e polemiche: «Noi siamo per la libertà d'espressione»
Lettera in redazione a firma del direttivo che organizza l'evento
Trani - lunedì 5 ottobre 2009
«Gentile Direttore,
nel rispetto del servizio all'informazione che il Suo portale offre quotidianamente alla nostra comunità cittadina, riteniamo di dovere non tanto una risposta all'intervento del Consigliere Sotero quanto un contributo di riflessione in merito al contesto all'interno del quale I Dialoghi di Trani trovano senso ed identità. E' lo spazio dialogante quello che, anno dopo anno, abbiamo imparato a porre in essere e all'interno del quale ciascuno dei nostri protagonisti trova temi e modalità di espressione; liberi certo, ma soprattutto costruttivi di ulteriori e nuovi sensi e possibilità per cui la parola è centrale solo se è accompagnata all'ascolto.
La parola come veicolo di nuove relazioni, tra diversità che si arricchiscono reciprocamente, pur mantenendo propri convincimenti al riparo da qualsivoglia rischio manipolativo o uniformante. Pluralismo nella relazione, quello che ci sospinge verso forme di conoscenza sempre nuove alla ricerca di testimoni del nostro tempo. Questo lo spirito col quale abbiamo condiviso, in questi anni, con gli amici della Comunità Ebraica di Trani, incontri, momenti di confronto e "Negba" 6-10 settembre 2009, la festa che per una settimana ha celebrato la cultura ebraica e che ci ha visti condividere programmi ed eventi con una reciproca presenza sui nostri rispettivi siti, con affettuosi ringraziamenti e auguri di buon lavoro e fortuna per le nostre manifestazioni che idealmente si sono passate il testimone in questo ricco settembre della cultura a Trani.
I nostri ospiti, gli amici, i lettori, il pubblico dei Dialoghi di Trani, sempre più numerosi ed eterogenei, godono di questo clima manifestando apprezzamenti, affetto, dandoci suggerimenti, criticandoci, proponendo miglioramenti e poi ciascuno, tornando nel proprio quotidiano, vive la proprie scelte individuali seguendo il filo delle proprie libere convinzioni, di cui non siamo e non ci sentiamo responsabili, che possiamo condividere e non condividere. In questo senso le critiche manifestate hanno tutta la loro ragione di essere e hanno potuto esprimere le loro ragioni.
Restando a Sua disposizione e a disposizione dei Suoi visitatori La ringraziamo augurandoLe buon lavoro».
Il direttivo dei DialoghiMilly Corallo, Emilia Cosentino, Fabiola Diana, Rosanna Gaeta, Lucia Perrone Capano, Gianni Strippoli
nel rispetto del servizio all'informazione che il Suo portale offre quotidianamente alla nostra comunità cittadina, riteniamo di dovere non tanto una risposta all'intervento del Consigliere Sotero quanto un contributo di riflessione in merito al contesto all'interno del quale I Dialoghi di Trani trovano senso ed identità. E' lo spazio dialogante quello che, anno dopo anno, abbiamo imparato a porre in essere e all'interno del quale ciascuno dei nostri protagonisti trova temi e modalità di espressione; liberi certo, ma soprattutto costruttivi di ulteriori e nuovi sensi e possibilità per cui la parola è centrale solo se è accompagnata all'ascolto.
La parola come veicolo di nuove relazioni, tra diversità che si arricchiscono reciprocamente, pur mantenendo propri convincimenti al riparo da qualsivoglia rischio manipolativo o uniformante. Pluralismo nella relazione, quello che ci sospinge verso forme di conoscenza sempre nuove alla ricerca di testimoni del nostro tempo. Questo lo spirito col quale abbiamo condiviso, in questi anni, con gli amici della Comunità Ebraica di Trani, incontri, momenti di confronto e "Negba" 6-10 settembre 2009, la festa che per una settimana ha celebrato la cultura ebraica e che ci ha visti condividere programmi ed eventi con una reciproca presenza sui nostri rispettivi siti, con affettuosi ringraziamenti e auguri di buon lavoro e fortuna per le nostre manifestazioni che idealmente si sono passate il testimone in questo ricco settembre della cultura a Trani.
I nostri ospiti, gli amici, i lettori, il pubblico dei Dialoghi di Trani, sempre più numerosi ed eterogenei, godono di questo clima manifestando apprezzamenti, affetto, dandoci suggerimenti, criticandoci, proponendo miglioramenti e poi ciascuno, tornando nel proprio quotidiano, vive la proprie scelte individuali seguendo il filo delle proprie libere convinzioni, di cui non siamo e non ci sentiamo responsabili, che possiamo condividere e non condividere. In questo senso le critiche manifestate hanno tutta la loro ragione di essere e hanno potuto esprimere le loro ragioni.
Restando a Sua disposizione e a disposizione dei Suoi visitatori La ringraziamo augurandoLe buon lavoro».
Il direttivo dei DialoghiMilly Corallo, Emilia Cosentino, Fabiola Diana, Rosanna Gaeta, Lucia Perrone Capano, Gianni Strippoli