Vita di città
Differenziata porta a porta, di Trani ne parla (male) anche il Corriere della Sera
Cittadino tranese scrive a Severgnini, lamentando ritardi e difetti del servizio
Trani - domenica 24 agosto 2014
7.17
Che la raccolta differenziata a Trani faccia fatica a ingranare, sembra finora chiaro a tutti, almeno in città. Presto però, lo sarà anche fuori dalle nostre mura. Il famoso quotidiano nazionale, il Corriere della Sera, ha infatti pubblicato sul suo portale la lettera di un cittadino tranese, Francesco De Toma, stanco dei ritardi e dei difetti del servizio. Infatti, nella missiva ospitata dalla rubrica, giunta ormai al quindicesimo anno di vita, Italians di Beppe Severgnini, il concittadino ha sottolineato come a Trani "si fa la raccolta differenziata su un solo quartiere per evitare sanzioni regionali, i cittadini di quel quartiere vanno a buttare indifferenziato nei quartieri limitrofi, ma il Comune celebra con tanto di manifesto in giro per la città il risultato ottenuto".
Nella lettera viene azzardato un paragone con Selva di Val Gardena, in Alto Adige, dove la raccolta differenziata è uno stile di vita radicato, in una zona d'Italia dove anche le confezioni composte di più materiali si smembrano e si depositano in modo che siano riciclabili. Da noi, invece, l'unico risultato raggiunto è "aver rimandato l'applicazione dell'ecotassa regionale".
Aldilà della pessima figura fatta sulla testata nazionale, restano in piedi degli interrogativi che Amiu farebbe bene a chiarire, proprio per fugare i dubbi della cittadinanza ed evitare che il prossimo tranese al ritorno dalle vacanze, stanco della situazione immobile, sbuffi e punti i piedi sui media nazionali. Punto primo: che fine ha fatto l'allargamento della zona coperta da differenziata porta a porta? Sarebbe dovuto essere effettivo il 15 giugno, a distanza di oltre due mesi tutto tace. Punto secondo: i controlli nei quartieri coperti dal servizio come stanno procedendo? Viste le numerose segnalazioni di conferimenti sbagliati (in particolare resta da chiarire la posizione dei bidoncini, spesso esiliati fuori dai palazzi), viene da pensare che qualcosa non stia funzionando. Punto terzo: è possibile fissare una data per la completa copertura del servizio su tutto il territorio cittadino?
Ammettere l'esistenza di problemi potrebbe essere un buon punto d'inizio per un rapporto più onesto e collaborativo con i cittadini di Trani.
Nella lettera viene azzardato un paragone con Selva di Val Gardena, in Alto Adige, dove la raccolta differenziata è uno stile di vita radicato, in una zona d'Italia dove anche le confezioni composte di più materiali si smembrano e si depositano in modo che siano riciclabili. Da noi, invece, l'unico risultato raggiunto è "aver rimandato l'applicazione dell'ecotassa regionale".
Aldilà della pessima figura fatta sulla testata nazionale, restano in piedi degli interrogativi che Amiu farebbe bene a chiarire, proprio per fugare i dubbi della cittadinanza ed evitare che il prossimo tranese al ritorno dalle vacanze, stanco della situazione immobile, sbuffi e punti i piedi sui media nazionali. Punto primo: che fine ha fatto l'allargamento della zona coperta da differenziata porta a porta? Sarebbe dovuto essere effettivo il 15 giugno, a distanza di oltre due mesi tutto tace. Punto secondo: i controlli nei quartieri coperti dal servizio come stanno procedendo? Viste le numerose segnalazioni di conferimenti sbagliati (in particolare resta da chiarire la posizione dei bidoncini, spesso esiliati fuori dai palazzi), viene da pensare che qualcosa non stia funzionando. Punto terzo: è possibile fissare una data per la completa copertura del servizio su tutto il territorio cittadino?
Ammettere l'esistenza di problemi potrebbe essere un buon punto d'inizio per un rapporto più onesto e collaborativo con i cittadini di Trani.