Vita di città
Comune, dipendenti reticenti? Lorusso (Flp) non ci sta
Il coordinatore territoriale punta il dito contro le dichiarazioni della Iaculli
Trani - lunedì 8 giugno 2015
7.46
Non ci sta Giuseppe Lorusso, coordinatore territoriale Flp, a veder macchiato il lavoro dei dipendenti comunali. Tutto questo accade in una delle ultime delibere del commissario Iaculli. Per questo, la figura sindacale ha inteso replicare alle affermazioni: «Apprendiamo da un articolo apparso su una testata locale, che il Commissario Straordinario Mariarita Rachele Iaculli ha trovato il tempo di offendere i dipendenti comunali, ma non quello di approvare un bilancio comunale, nonché riscontrare compiutamente i rilievi della Corte dei Conti, tantomeno quello di documentare con atti ufficiali quanto dichiarato nella Deliberazione del commissario straordinario adottata con i poteri del consiglio comunale nr.36 del 30/05/2015, ovvero l'accertata reticenza dei dipendenti comunali. Le gravi affermazioni che di seguito riportiamo sono le seguenti: "è accertato il grave disordine amministrativo, nonché la persistente reticenza del personale, che non ha messo i dirigenti, da poco in servizio del Comune di Trani, di svolgere compiutamente le proprie funzioni"».
«Probabilmente - continua Lorusso -, se il Commissario non avesse perso tempo ad adottare, rettificare, annullare e riadottare delibere di giunta dal medesimo argomento, forse avrebbe potuto utilizzare il suo prezioso tempo a riorganizzare, con i suoi dirigenti, non da poco in servizio, l'Ente e ad approvare il Bilancio, nonché come innanzi detto riscontrare i rilievi della Corte dei Conti nei termini previsti. Ha ragione il Commissario quando afferma che l'approvazione del bilancio è prorogata a luglio, ma nulla toglie che sia possibile o non vietata la sua adozione nel mese di giugno. Quindi, è piuttosto comodo scaricare tale adempimento al prossimo Sindaco, chiunque esso sarà! Il D. Lgs 267/2000 pare disponga che i dirigenti siano preposti all'organizzazione dell'Ente e pertanto anche del personale loro assegnato. Queste prerogative consentono loro di percepire circa 3.500 euro mensili di stipendio. Saremmo curiosi di sapere a quanto ammonta lo stipendio del Commissario Iaculli che al momento non è possibile conoscere, in barba ai principi di trasparenza amministrativa, in quanto l'informazione non è fruibile dal sito istituzionale del Comune di Trani. Ma non finisce qui».
Lorusso, poi, punta l'attenzione su alcune dinamiche interne alla macchina amministrativa comunale: «Secondo voi chi predispone gli atti amministrativi? Il dirigente? Sbagliato! I dipendenti definiti reticenti! Quel personale comunale che di media percepisce circa 1.100 -1.200 euro mensili e che da anni non è oggetto tanto di corsi di formazione quanto di progressioni economiche di carriera. Inoltre, perché lo stimabilissimo commissario e i suoi dirigenti invece di perdere tempo con le citate delibere di giunta non ha pagato ai dipendenti comunali il restante premio incentivante 2011, e per intero quello riferito agli anni 2012, 2013 e 2014? Perché non ha adottato il contratto decentrato già sottoscritto dalla precedente amministrazione? Perché non ha reso esecutivo il piano delle performance? Forse perché proprio alcuni dirigenti erano a fare dei corsi di aggiornamento a spese dei cittadini tranesi che invece avrebbero dovuto riguardare i dipendenti comunali? O forse perché fortemente impegnati a predisporre atti amministrativi utili alla formazione dell'Ufficio elettorale? Si, proprio la formazione dell'Ufficio elettorale! Pare che a Trani per la prima volta si siano fatte le elezioni. Invitiamo il Commissario Straordinario a misurare le parole e a non offendere la professionalità e la dignità di quei dipendenti comunali che giornalmente si recano a lavoro tentando di dare il meglio di se in un ambiente di lavoro, oltremodo inidoneo e fatiscente, in cui regna il caos. Quel caos al quale proprio il Commissario Straordinario e i suoi dirigenti non hanno saputo tenere testa, ovvero debellare o quanto meno attenuare».
«Ciò nonostante - prosegue il coordinatore territoriale Flp - è doveroso ribadire che i dipendenti comunali definiti "reticenti", laureati e non, mai avrebbero lontanamente pensato di adottare un regolamento comunale con valenza retroattiva, corretto a penna dopo la sua approvazione e pubblicazione e nuovamente ripubblicato con la medesima Delibera di Giunta all'Albo Pretorio online! A tal proposito è dovuta intervenire la scrivente organizzazione sindacale e successivamente la Rsu a redarguire un comportamento oltremodo antisindacale, inducendo l'Amministrazione comunale a revocare il provvedimento di giunta in evidente violazione di legge!».
«Vogliamo, inoltre parlare di centinaia di euro sprecati indirizzando raccomandate a/r ai dipendenti comunali in servizio (e non tramite l'Ufficio Messi) per rendere noto un regolamento comunale già revocato con altra Delibera di Giunta? Ciò ovviamente, non esclude che il quarto provvedimento adottato, ripetasi quarto, riguardante il medesimo argomento, ovvero la Delibera di Giunta n. 100 del 04/06/2015 possa essere sottoposto al vaglio delle competenti Autorità su precipua richiesta dello scrivente».
«A nostro parere - conclude Lorusso - sarebbe stato opportuno e doveroso indicare, ove veritiero, quali sono i dipendenti reticenti e quali le procedure disciplinari attivate nei termini di legge, ai sensi dell'art.55 del D. Lgs. 165/2001 e ss. mm. e ii., piuttosto che denigrare un'intera categoria. Seppure banale, preme evidenziare che ciò potrebbe sembrare agli occhi di qualcuno, ma non ai nostri, una scusa, una giustificazione alla propria inefficienza, inefficacia e incapacità di amministrare. Sarà premura della scrivente Flp informare tempestivamente la Sezione di Controllo della Corte dei Conti Puglia al fine di contro dedurre le dichiarazioni del Commissario Iaculli riportate nella Delibera nr.36 del 30/05/2015 a tutela della dignità e responsabilità di tutti i dipendenti comunali».
«Probabilmente - continua Lorusso -, se il Commissario non avesse perso tempo ad adottare, rettificare, annullare e riadottare delibere di giunta dal medesimo argomento, forse avrebbe potuto utilizzare il suo prezioso tempo a riorganizzare, con i suoi dirigenti, non da poco in servizio, l'Ente e ad approvare il Bilancio, nonché come innanzi detto riscontrare i rilievi della Corte dei Conti nei termini previsti. Ha ragione il Commissario quando afferma che l'approvazione del bilancio è prorogata a luglio, ma nulla toglie che sia possibile o non vietata la sua adozione nel mese di giugno. Quindi, è piuttosto comodo scaricare tale adempimento al prossimo Sindaco, chiunque esso sarà! Il D. Lgs 267/2000 pare disponga che i dirigenti siano preposti all'organizzazione dell'Ente e pertanto anche del personale loro assegnato. Queste prerogative consentono loro di percepire circa 3.500 euro mensili di stipendio. Saremmo curiosi di sapere a quanto ammonta lo stipendio del Commissario Iaculli che al momento non è possibile conoscere, in barba ai principi di trasparenza amministrativa, in quanto l'informazione non è fruibile dal sito istituzionale del Comune di Trani. Ma non finisce qui».
Lorusso, poi, punta l'attenzione su alcune dinamiche interne alla macchina amministrativa comunale: «Secondo voi chi predispone gli atti amministrativi? Il dirigente? Sbagliato! I dipendenti definiti reticenti! Quel personale comunale che di media percepisce circa 1.100 -1.200 euro mensili e che da anni non è oggetto tanto di corsi di formazione quanto di progressioni economiche di carriera. Inoltre, perché lo stimabilissimo commissario e i suoi dirigenti invece di perdere tempo con le citate delibere di giunta non ha pagato ai dipendenti comunali il restante premio incentivante 2011, e per intero quello riferito agli anni 2012, 2013 e 2014? Perché non ha adottato il contratto decentrato già sottoscritto dalla precedente amministrazione? Perché non ha reso esecutivo il piano delle performance? Forse perché proprio alcuni dirigenti erano a fare dei corsi di aggiornamento a spese dei cittadini tranesi che invece avrebbero dovuto riguardare i dipendenti comunali? O forse perché fortemente impegnati a predisporre atti amministrativi utili alla formazione dell'Ufficio elettorale? Si, proprio la formazione dell'Ufficio elettorale! Pare che a Trani per la prima volta si siano fatte le elezioni. Invitiamo il Commissario Straordinario a misurare le parole e a non offendere la professionalità e la dignità di quei dipendenti comunali che giornalmente si recano a lavoro tentando di dare il meglio di se in un ambiente di lavoro, oltremodo inidoneo e fatiscente, in cui regna il caos. Quel caos al quale proprio il Commissario Straordinario e i suoi dirigenti non hanno saputo tenere testa, ovvero debellare o quanto meno attenuare».
«Ciò nonostante - prosegue il coordinatore territoriale Flp - è doveroso ribadire che i dipendenti comunali definiti "reticenti", laureati e non, mai avrebbero lontanamente pensato di adottare un regolamento comunale con valenza retroattiva, corretto a penna dopo la sua approvazione e pubblicazione e nuovamente ripubblicato con la medesima Delibera di Giunta all'Albo Pretorio online! A tal proposito è dovuta intervenire la scrivente organizzazione sindacale e successivamente la Rsu a redarguire un comportamento oltremodo antisindacale, inducendo l'Amministrazione comunale a revocare il provvedimento di giunta in evidente violazione di legge!».
«Vogliamo, inoltre parlare di centinaia di euro sprecati indirizzando raccomandate a/r ai dipendenti comunali in servizio (e non tramite l'Ufficio Messi) per rendere noto un regolamento comunale già revocato con altra Delibera di Giunta? Ciò ovviamente, non esclude che il quarto provvedimento adottato, ripetasi quarto, riguardante il medesimo argomento, ovvero la Delibera di Giunta n. 100 del 04/06/2015 possa essere sottoposto al vaglio delle competenti Autorità su precipua richiesta dello scrivente».
«A nostro parere - conclude Lorusso - sarebbe stato opportuno e doveroso indicare, ove veritiero, quali sono i dipendenti reticenti e quali le procedure disciplinari attivate nei termini di legge, ai sensi dell'art.55 del D. Lgs. 165/2001 e ss. mm. e ii., piuttosto che denigrare un'intera categoria. Seppure banale, preme evidenziare che ciò potrebbe sembrare agli occhi di qualcuno, ma non ai nostri, una scusa, una giustificazione alla propria inefficienza, inefficacia e incapacità di amministrare. Sarà premura della scrivente Flp informare tempestivamente la Sezione di Controllo della Corte dei Conti Puglia al fine di contro dedurre le dichiarazioni del Commissario Iaculli riportate nella Delibera nr.36 del 30/05/2015 a tutela della dignità e responsabilità di tutti i dipendenti comunali».