Scuola e Lavoro
Diritti a Scuola, Uil denuncia: «Circa 500mila euro del progetto non sono stati spesi»
Il segretario generale Verga: «I fondi rischiano di andare perduti, la Regione intervenga subito»
Trani - lunedì 12 marzo 2018
"Circa 500 mila euro del progetto Diritti a Scuola non sono stati spesi, precludendo a tanti docenti e personale Ata di trovare un'occasione occupazionale e, a tanti istituti scolastici, di colmare le enormi lacune connesse alla dispersione scolastica. Una situazione che è dovuta, esclusivamente, alla pessima e farraginosa gestione della rendicontazione che va risolta in tempi brevissimi. Perdere quei fondi, infatti, sarebbe imperdonabile".
Lo dichiara Gianni Verga, Segretario Generale della UIL Scuola Puglia, in seguito all'audizione tenutasi nella VI Commissione Consiliare della Regione Puglia. "Abbiamo ribadito che le inefficienze burocratiche non possono mettere a rischio quasi mezzo milione di risorse fondamentali per garantire il regolare proseguimento dell'anno scolastico. La Scuola non può essere sempre il brutto anatroccolo della politica, che però diventa cigno, guarda caso, in vista delle tornate elettorali. Si agisca subito: i numeri della dispersione scolastica, da queste parti, sono preoccupanti. E il fenomeno non si può contrastare con gli sprechi, bensì impegnando concretamente e appieno le risorse a disposizione al fine di migliorare il sistema scolastico, garantendo il tempo pieno e un'offerta formativa di qualità su tutto il territorio".
"Proprio grazie al confronto con la Regione Puglia degli scorsi mesi siamo riusciti a raggiungere risultati importanti, aprendo breccia fondamentali nel Ministero, che quanto meno hanno permesso alla scuola pugliese di intraprendere l'anno scolastico in corso senza contraccolpi. Tuttavia tante sono ancora le questioni in sospeso ed è questo il motivo che ci ha spinto a chiedere con forza l'incontro odierno. Il piano di assunzioni straordinario messo in campo dalla legge "Buona Scuola" - spiega Verga - ha determinato un clima di divisione e malessere all'interno di ciascuna istituzione scolastica, nonché tra docenti precari e di ruolo, molti dei quali trasferiti, anche per errore, al Nord. Inoltre, la situazione meridionale e, in particolare, quella pugliese, merita un'attenta riflessione sulla continuità didattica per il sostegno degli alunni diversamente abili".
"Le statistiche registrano un calo demografico della popolazione scolastica a fronte di una costante crescita dei bambini con disabilità: un dato che mina il diritto di tanti ragazzi alla continuità didattica e che dovrebbe far scattare numerosi campanelli d'allarme, portando la politica ad una seria riflessione che eviti di penalizzare doppiamente questi alunni che ogni anno sono costretti a cambiare insegnante a causa della mancata stabilizzazione dei cosiddetti posti in deroga, circa 3.500 in Puglia. Più in generale - conclude Verga - abbiamo chiesto alla Regione Puglia di farsi portavoce per la stabilizzazione dei posti in deroga sul sostegno e per l'incremento dell'organico dell'autonomia delle istituzioni scolastiche dell'intero territorio regionale, non considerando esclusivamente la sterile logica numerica connessa all'incremento-decremento della popolazione scolastica. A tutto questo si aggiunga la quasi inesistenza del tempo pieno - 1548 su 9011 - a causa della scarsezza di risorse locali per il mantenimento del servizio mensa ed è facile intuire in che condizioni versi la Scuola regionale".
Il Presidente della VI Commissione, Michele Santorsola, e l'Assessore Sebastiano Leo, si sono impegnati a proporre un ordine del giorno sulla questione.
Lo dichiara Gianni Verga, Segretario Generale della UIL Scuola Puglia, in seguito all'audizione tenutasi nella VI Commissione Consiliare della Regione Puglia. "Abbiamo ribadito che le inefficienze burocratiche non possono mettere a rischio quasi mezzo milione di risorse fondamentali per garantire il regolare proseguimento dell'anno scolastico. La Scuola non può essere sempre il brutto anatroccolo della politica, che però diventa cigno, guarda caso, in vista delle tornate elettorali. Si agisca subito: i numeri della dispersione scolastica, da queste parti, sono preoccupanti. E il fenomeno non si può contrastare con gli sprechi, bensì impegnando concretamente e appieno le risorse a disposizione al fine di migliorare il sistema scolastico, garantendo il tempo pieno e un'offerta formativa di qualità su tutto il territorio".
"Proprio grazie al confronto con la Regione Puglia degli scorsi mesi siamo riusciti a raggiungere risultati importanti, aprendo breccia fondamentali nel Ministero, che quanto meno hanno permesso alla scuola pugliese di intraprendere l'anno scolastico in corso senza contraccolpi. Tuttavia tante sono ancora le questioni in sospeso ed è questo il motivo che ci ha spinto a chiedere con forza l'incontro odierno. Il piano di assunzioni straordinario messo in campo dalla legge "Buona Scuola" - spiega Verga - ha determinato un clima di divisione e malessere all'interno di ciascuna istituzione scolastica, nonché tra docenti precari e di ruolo, molti dei quali trasferiti, anche per errore, al Nord. Inoltre, la situazione meridionale e, in particolare, quella pugliese, merita un'attenta riflessione sulla continuità didattica per il sostegno degli alunni diversamente abili".
"Le statistiche registrano un calo demografico della popolazione scolastica a fronte di una costante crescita dei bambini con disabilità: un dato che mina il diritto di tanti ragazzi alla continuità didattica e che dovrebbe far scattare numerosi campanelli d'allarme, portando la politica ad una seria riflessione che eviti di penalizzare doppiamente questi alunni che ogni anno sono costretti a cambiare insegnante a causa della mancata stabilizzazione dei cosiddetti posti in deroga, circa 3.500 in Puglia. Più in generale - conclude Verga - abbiamo chiesto alla Regione Puglia di farsi portavoce per la stabilizzazione dei posti in deroga sul sostegno e per l'incremento dell'organico dell'autonomia delle istituzioni scolastiche dell'intero territorio regionale, non considerando esclusivamente la sterile logica numerica connessa all'incremento-decremento della popolazione scolastica. A tutto questo si aggiunga la quasi inesistenza del tempo pieno - 1548 su 9011 - a causa della scarsezza di risorse locali per il mantenimento del servizio mensa ed è facile intuire in che condizioni versi la Scuola regionale".
Il Presidente della VI Commissione, Michele Santorsola, e l'Assessore Sebastiano Leo, si sono impegnati a proporre un ordine del giorno sulla questione.