Vita di città

Disabilità: chiuso il PID presso il Centro Jôbêl di Trani

Scrive in redazione il coordinatore Marco Pentassuglia

Il 28 luglio ha chiuso i battenti il Centro PID (Pronto Intervento Disabili) di Trani, un centro nato all'interno del PIAD (Progetto Integrato Area Disabilità) del Comune di Trani: «Il progetto fin dall'inizio l'idea ha assunto il carattere della sperimentalità in riferimento non solo alla limitatezza temporale del progetto, ma anche considerando l'assoluta novità sul territorio di un servizio che fosse al tempo stesso un luogo e uno spazio "chiuso" di ascolto, sostegno, mediazione ma anche un "cantiere aperto" a nuove collaborazioni, a nuove iniziative, a percorsi formativi e in-formativi, a una continua azione di sensibilizzazione e promozione. Al Centro PID in 35 giornate di apertura sono state registrate 493 presenze, vale a dire 493 persone che hanno fruito gratuitamente dei nostri servizi: sostegno e ascolto, semplici richieste di informazioni, internet point, teleconsulenza on line attraverso mail e forum, mediazione con le istituzioni, consulenza legale, momenti aggregativi e incontri tematici in-formativi.

Il Centro PID è stata un'idea capace di generare servizi, catalizzare attenzione, essere luogo e punto di riferimento per cittadini e famiglie con diverse abilità. Se consideriamo che ancora troppo spesso nei nostri territori vi è una cultura della "vergogna" che spinge ancora troppe famiglie a nascondere e "segregare" i propri congiunti se portatori di disabilità e se consideriamo il dato di non poco conto relativo alle disabilità che aumentano a causa di incidenti stradali e che spesso si trasformano anche in vere o proprie patologie psichiatriche a causa dell'incapacità di reagire al nuovo modo di essere del proprio corpo, allora il Centro PID è stato davvero un grande successo.
Un successo che non solo si esprime con i suoi numeri ma anche con i tanti servizi offerti e con i tanti stimoli culturali offerti. Al Centro PID sono giunte diverse richieste in tema di: Barriere architettoniche (citiamo tra gli altri anche una richiesta pervenuta dalla redazione RAI della PUGLIA o la richiesta di applicare sulla segnaletica stradale riservata ai diversamente abili i numeri di telefono della Polizia Municipale e del soccorso stradale, ecc.); integrazione scolastica (in riferimento a problemi connessi a servizi di assistenza specialistica, ausili scolastici, orientamento e mobilità nella scuola,ecc.); consulenza legale, mediazione con la ASL (in riferimento alle problematiche legate alle procedure burocratiche per prenotazioni, per ottenimento ausili sanitari, ecc.)»

Il Centro PID è diventato un punto di riferimento importante nella città e crediamo che l'amministrazione pubblica non possa non tenere conto dei risultati raggiunti. Non possiamo credere che ancora una volta alle famiglie che torneranno a settembre a chiederci di incontrarsi, a chiederci consulenza, a chiederci di continuare nel percorso di sensibilizzazione e promozione avviato, a chiederci spazi e momenti di confronto e di crescita, dovremmo dire "il Centro PID è chiuso perché il Comune ha sospeso i fondi". Né tanto meno l'organizzazione di un servizio sfatto può essere del tutto delegata al "solito spirito volontaristico" che per molti aspetti ha anche caratterizzato i servizi del Centro PID, affiancato dalle professionalità messe in campo. L'auspicio è che i servizi di qualità del nostro territorio possano avere una continuità progettuale sul territorio che crediamo sia di fondamentale importanza nella costruzione di politiche sociali che partano dai bisogni dei cittadini per guardare ad una costruzione di un welfare che sia il luogo dell'eguale dignità per tutti».
Marco Pentassuglia
Il Coordinatore del Centro PID
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