Ambiente
Discarica, contro le critiche: ecco il bilancio del lavoro già svolto
Bottaro e di Gregorio: «Un fardello per cui occorre operare con tanta attenzione e tanti soldi»
Trani - sabato 30 giugno 2018
7.25
Sulle tematiche ambientali e, soprattutto, sulla discarica non arretriamo di mezzo millimetro. Si continua, nonostante l'evidenza dei fatti, a rimestare nel torbido chissà con quali finalità. Ma con orgoglio e la coscienza pulita rivendichiamo il lavoro ad oggi svolto frutto di sacrifici, di impegno e di passione smisurata e disinteressata. In questa città è facile dimenticare il passato perché così è comodo. Ma invece sulla discarica è bene schiarire la memoria a tutti, e ricordare quale fosse il dato di partenza.
Il dato di partenza di alcuni mesi addietro era questo: 1) una società (Amiu) quasi fallita, piena di debiti, con ammanchi in bilancio e quindi impossibilitata a fare investimenti di qualsiasi sorta; 2) una discarica sovraccarica di rifiuti, mai coperta, con pozzi di emungimento per il percolato almeno per un lotto inservibili, una rete di captazione del biogas insufficiente ed un rischio di esplosione della stessa. Senza dimenticare le peripezie ed i costi che il Comune ed AMIU hanno dovuto sostenere per il conferimento dei rifiuti in giro per la Puglia negli impianti privati.
Questo è quello che era fino a pochi mesi addietro la discarica di Trani (lo dicono le denunce, le diffide dei NOE, dell'ARPA, e di tutto il Mondo). Da qui bisogna partire. Cosa è stato fatto negli ultimi due anni e mezzo: 1) è stata risanata la società con una difficile e coraggiosa ricapitalizzazione; 2) è stato risanato il bilancio della società che oggi produce utili che rimangono alla società stessa affinchè possa fare gli investimenti necessari; 3) sono stati acquisiti finanziamenti, al momento, di quasi due milioni di euro (1 milione e trecentocinquantamila euro per l'acquisto di attrezzature e mezzi per il servizio di RD oltre 400 mila per il Piano di caratterizzazione); 4) dopo vari balletti è stata firmata una Ordinanza Sindacale di chiusura della discarica e contestuale messa in sicurezza a cura di AMIU (il 23.9.2016);
5) l'inizio dei lavori di messa in sicurezza della discarica così dettagliati: ripristino delle scarpate del III lotto (ultimati); lavori di copertura del I e II lotto e completamento impiantistico attraverso la realizzazione dei pozzi di captazione del biogas sul II lotto (in fase di ultimazione); lavori di realizzazione della vasca di raccolta delle acque meteoriche del I e II lotto (in corso di ultimazione); lavori di completamento impiantistico del I e II lotto attraverso la realizzazione di nuovi pozzi per l'emungimento del percolato (in sostituzione di quelli esistenti inutilizzabili) e la realizzazione di nuovi pozzi di captazione del biogas sul I lotto (in corso di esecuzione); lavori di realizzazione dell'impianto di trattamento delle acque meteoriche del I e II lotto (in fase di esecuzione); espletamento gara e sottoscrizione contratto per la progettazione esecutiva, direzione lavori, coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione relativi la messa in sicurezza del III lotto ed il completamento impiantistico (comprese le vasche ed impianti di trattamento delle acque meteoriche, serbatoi di stoccaggio del percolato etc); nello specifico sul II lotto sono stati realizzati n. 7 pozzi che unitamente a quelli esistenti sui lotti I e II sono stati collegati ad un sistema di raccolta ed invio alla torcia posizionata in discarica; sul corpo del I lotto sono stati realizzati n. 12 pozzi di estrazione del biogas ed è in fase si esecuzione l'attività di collegamento al sistema di raccolta; sono stati realizzati n. 4 pozzi di emungimento del percolato di cui 2 sul lotto I e 2 sul lotto II; sono in fase di esecuzione, seppure con ritardo causato solo dall'alternanza dei Dirigenti dell'area ambiente, anche le attività di caratterizzazione della discarica.
Gli stessi tecnici Ministeriali nella loro relazione che è pubblica poiché pubblicata all'Albo pretorio (tra le altre cose da rivendicare con forza è la grande trasparenza di questa amministrazione: la discarica è stata ed è aperta a chiunque!) hanno dato atto di tali lavori e di tutte le attività in corso. Certo leggere le cose fatte non rende bene l'idea di quanto lavoro, di quante lungaggini burocratiche, di quanta pazienza occorra. Anche perchè per fare lavori di tale rilevanza tecnica ed economica e di tale delicatezza occorre rispettare, e noi lo sappiamo bene, le leggi che impongono di fare, per fortuna, le gare ad evidenza pubblica per l'affidamento lavori. E questo purtroppo comporta tempo ed ancora tempo.
Certo, è evidente, che c'è ancora tanto da fare lo sappiamo benissimo: quella discarica allo stato è un cantiere aperto in cui si sta lavorando alacremente per il bene della collettività. Occorre terminare la copertura dei lotti, occorre completare gli impianti del terzo lotto ed altro ancora ma si sta lavorando da due anni e mezzo per questo. Le bacchette magiche o gli "incantesimi" le lasciamo agli altri. Quello che non si dice, invece, è che la discarica, per come è fatta, un enorme ed unico buco, sarà un fardello economico ed ambientale "vita natural durante" per la nostra città! Si dovrebbe avere l'onestà intellettuale di dire chiaramente che noi dovremmo convivere con tale realtà sostenendone gli enormi costi di post-gestione per sempre.
Altro che le chiacchiere e la spocchia dei sapientoni da tastiera: la Discarica è un impianto industriale per la cui messa in sicurezza occorre operare con tanta attenzione e con tanti soldi. Se poi qualcuno, visto che in questo momento si sta discutendo del nuovo Piano Regionale dei rifiuti, vuole strategicamente, forse solo per mera strumentalizzazione politica se non per altro di ben più grave, affossare Amiu e di conseguenza mettere su qualche bel "piatto" la nostra discarica, allora si sappia ancora una volta che ovunque e comunque, difenderemo con forza i diritti e la salute dei nostri concittadini.
Lor signori se ne facciano una ragione.
Il sindaco Amedeo Bottaro e l'assessore all'Ambiente, Michele di Gregorio
Il dato di partenza di alcuni mesi addietro era questo: 1) una società (Amiu) quasi fallita, piena di debiti, con ammanchi in bilancio e quindi impossibilitata a fare investimenti di qualsiasi sorta; 2) una discarica sovraccarica di rifiuti, mai coperta, con pozzi di emungimento per il percolato almeno per un lotto inservibili, una rete di captazione del biogas insufficiente ed un rischio di esplosione della stessa. Senza dimenticare le peripezie ed i costi che il Comune ed AMIU hanno dovuto sostenere per il conferimento dei rifiuti in giro per la Puglia negli impianti privati.
Questo è quello che era fino a pochi mesi addietro la discarica di Trani (lo dicono le denunce, le diffide dei NOE, dell'ARPA, e di tutto il Mondo). Da qui bisogna partire. Cosa è stato fatto negli ultimi due anni e mezzo: 1) è stata risanata la società con una difficile e coraggiosa ricapitalizzazione; 2) è stato risanato il bilancio della società che oggi produce utili che rimangono alla società stessa affinchè possa fare gli investimenti necessari; 3) sono stati acquisiti finanziamenti, al momento, di quasi due milioni di euro (1 milione e trecentocinquantamila euro per l'acquisto di attrezzature e mezzi per il servizio di RD oltre 400 mila per il Piano di caratterizzazione); 4) dopo vari balletti è stata firmata una Ordinanza Sindacale di chiusura della discarica e contestuale messa in sicurezza a cura di AMIU (il 23.9.2016);
5) l'inizio dei lavori di messa in sicurezza della discarica così dettagliati: ripristino delle scarpate del III lotto (ultimati); lavori di copertura del I e II lotto e completamento impiantistico attraverso la realizzazione dei pozzi di captazione del biogas sul II lotto (in fase di ultimazione); lavori di realizzazione della vasca di raccolta delle acque meteoriche del I e II lotto (in corso di ultimazione); lavori di completamento impiantistico del I e II lotto attraverso la realizzazione di nuovi pozzi per l'emungimento del percolato (in sostituzione di quelli esistenti inutilizzabili) e la realizzazione di nuovi pozzi di captazione del biogas sul I lotto (in corso di esecuzione); lavori di realizzazione dell'impianto di trattamento delle acque meteoriche del I e II lotto (in fase di esecuzione); espletamento gara e sottoscrizione contratto per la progettazione esecutiva, direzione lavori, coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione relativi la messa in sicurezza del III lotto ed il completamento impiantistico (comprese le vasche ed impianti di trattamento delle acque meteoriche, serbatoi di stoccaggio del percolato etc); nello specifico sul II lotto sono stati realizzati n. 7 pozzi che unitamente a quelli esistenti sui lotti I e II sono stati collegati ad un sistema di raccolta ed invio alla torcia posizionata in discarica; sul corpo del I lotto sono stati realizzati n. 12 pozzi di estrazione del biogas ed è in fase si esecuzione l'attività di collegamento al sistema di raccolta; sono stati realizzati n. 4 pozzi di emungimento del percolato di cui 2 sul lotto I e 2 sul lotto II; sono in fase di esecuzione, seppure con ritardo causato solo dall'alternanza dei Dirigenti dell'area ambiente, anche le attività di caratterizzazione della discarica.
Gli stessi tecnici Ministeriali nella loro relazione che è pubblica poiché pubblicata all'Albo pretorio (tra le altre cose da rivendicare con forza è la grande trasparenza di questa amministrazione: la discarica è stata ed è aperta a chiunque!) hanno dato atto di tali lavori e di tutte le attività in corso. Certo leggere le cose fatte non rende bene l'idea di quanto lavoro, di quante lungaggini burocratiche, di quanta pazienza occorra. Anche perchè per fare lavori di tale rilevanza tecnica ed economica e di tale delicatezza occorre rispettare, e noi lo sappiamo bene, le leggi che impongono di fare, per fortuna, le gare ad evidenza pubblica per l'affidamento lavori. E questo purtroppo comporta tempo ed ancora tempo.
Certo, è evidente, che c'è ancora tanto da fare lo sappiamo benissimo: quella discarica allo stato è un cantiere aperto in cui si sta lavorando alacremente per il bene della collettività. Occorre terminare la copertura dei lotti, occorre completare gli impianti del terzo lotto ed altro ancora ma si sta lavorando da due anni e mezzo per questo. Le bacchette magiche o gli "incantesimi" le lasciamo agli altri. Quello che non si dice, invece, è che la discarica, per come è fatta, un enorme ed unico buco, sarà un fardello economico ed ambientale "vita natural durante" per la nostra città! Si dovrebbe avere l'onestà intellettuale di dire chiaramente che noi dovremmo convivere con tale realtà sostenendone gli enormi costi di post-gestione per sempre.
Altro che le chiacchiere e la spocchia dei sapientoni da tastiera: la Discarica è un impianto industriale per la cui messa in sicurezza occorre operare con tanta attenzione e con tanti soldi. Se poi qualcuno, visto che in questo momento si sta discutendo del nuovo Piano Regionale dei rifiuti, vuole strategicamente, forse solo per mera strumentalizzazione politica se non per altro di ben più grave, affossare Amiu e di conseguenza mettere su qualche bel "piatto" la nostra discarica, allora si sappia ancora una volta che ovunque e comunque, difenderemo con forza i diritti e la salute dei nostri concittadini.
Lor signori se ne facciano una ragione.
Il sindaco Amedeo Bottaro e l'assessore all'Ambiente, Michele di Gregorio