Vita di città
Discarica, nessuna cessione a privati o all'Amiu Puglia
La promessa del sindaco al comitato Bene Comune
Trani - martedì 22 dicembre 2015
1.24
«Una gestione del privato sui rifiuti non ci sarà mai. Tanto meno della discarica». È la promessa che il sindaco Amedeo Bottaro ha fatto ieri sera alla platea della sala Maffuccini nella biblioteca di Trani, nel corso dell'incontro organizzato dal comitato Bene Comune. Il futuro dell'impianto, finito sotto sequestro il 15 gennaio scorso, è stato tra gli argomenti al centro del dibattito voluto dal comitato che ha chiesto di confrontarsi con sindaco e giunta (intervenuta quasi al gran completo).
Il primo cittadino ha chiarito anche che non intende riaprire la discarica. Ma nel caso questo avvenga, non sarà creato un terzo lotto bis, come qualcuno teme. «Si tratterebbe - ha spiegato il sindaco - di una discarica di soccorso. L'esigenza è quella di svuotare la discarica attuale, creandone un'altra molto più piccola. Se oggi dovessi scommettere comunque - ha precisato - non scommetterei sulla sua riapertura». Bottaro ha ricordato come «i 23 avvisi di garanzia per la discarica non hanno riguardato solo ex amministratori di Trani ma anche la Regione, che anziché chiudere il terzo lotto ha continuato a usarlo. Come sindaco, cioè come rappresentante della città, mi costituirò parte civile contro la Regione».
Intanto il Comune è stato convocato dalla Regione il 12 gennaio per il piano di caratterizzazione. Ma, se la discarica Amiu è un'emergenza aperta, non mancano altri spettri all'orizzonte. Bottaro ha, infatti, spiegato che Ecoerre ha fatto ricorso straordinario al presidente della Repubblica per poter usare la cava. Per bloccare la nascita della discarica per rifuti speciali, all'epoca si punto sul fatto che non era possibile realizzarla accanto a un'altra (quella dell'Amiu) in quanto non sarebbe stato più possibile individuare la causa dell'eventuale inquinamento. «Per questo - ha detto Bottaro - vorrebbero cederla al Comune. Ma io non sono d'accordo in quanto significherebbe davvero aprire una nuova discarica».
L'altro argomento caldo dell'incontro è stato la privatizzazione dell'Amiu. «La situazione - ha spiegato il sindaco - è precipitata perché l'amministratore unico ha dato il via all'azione di responsabilità nei confronti di collegio sindacale che non aveva individuato la perdita dell'azienda nel 2014. Poiché va fatta la ricapitalizzazione entro il 31 gennaio, abbiamo dovuto convocare il Consiglio comunale entro fine dicembre. Parliamo di tre milioni di euro».
Nonostante le premesse, il primo cittadino ha insistito su alcune posizioni. Soprattutto quando a porre le domande è stato l'ex candidato sindaco Antonio Procacci. «Possiamo dire che la discarica non sarà privatizzata e non passerà sotto il controllo di Amiu Puglia?», ha chiesto Procacci. Bottaro assicurato che questo non accadrà finché rimarrà in carica come sindaco. Quanto all'importo della ricapitalizzazione, l'assessore alle Finanze Angelo De Biase ha spiegato che «la perdita per Amiu è stata di oltre 4 milioni di euro nel 2014. Solo per far emergere il percolato sono necessari 200mila euro al mese. Per cui solo nel 2015 si palesa - ha concluso - un'ulteriore perdita di altri 2 milioni di euro».
Il primo cittadino ha chiarito anche che non intende riaprire la discarica. Ma nel caso questo avvenga, non sarà creato un terzo lotto bis, come qualcuno teme. «Si tratterebbe - ha spiegato il sindaco - di una discarica di soccorso. L'esigenza è quella di svuotare la discarica attuale, creandone un'altra molto più piccola. Se oggi dovessi scommettere comunque - ha precisato - non scommetterei sulla sua riapertura». Bottaro ha ricordato come «i 23 avvisi di garanzia per la discarica non hanno riguardato solo ex amministratori di Trani ma anche la Regione, che anziché chiudere il terzo lotto ha continuato a usarlo. Come sindaco, cioè come rappresentante della città, mi costituirò parte civile contro la Regione».
Intanto il Comune è stato convocato dalla Regione il 12 gennaio per il piano di caratterizzazione. Ma, se la discarica Amiu è un'emergenza aperta, non mancano altri spettri all'orizzonte. Bottaro ha, infatti, spiegato che Ecoerre ha fatto ricorso straordinario al presidente della Repubblica per poter usare la cava. Per bloccare la nascita della discarica per rifuti speciali, all'epoca si punto sul fatto che non era possibile realizzarla accanto a un'altra (quella dell'Amiu) in quanto non sarebbe stato più possibile individuare la causa dell'eventuale inquinamento. «Per questo - ha detto Bottaro - vorrebbero cederla al Comune. Ma io non sono d'accordo in quanto significherebbe davvero aprire una nuova discarica».
L'altro argomento caldo dell'incontro è stato la privatizzazione dell'Amiu. «La situazione - ha spiegato il sindaco - è precipitata perché l'amministratore unico ha dato il via all'azione di responsabilità nei confronti di collegio sindacale che non aveva individuato la perdita dell'azienda nel 2014. Poiché va fatta la ricapitalizzazione entro il 31 gennaio, abbiamo dovuto convocare il Consiglio comunale entro fine dicembre. Parliamo di tre milioni di euro».
Nonostante le premesse, il primo cittadino ha insistito su alcune posizioni. Soprattutto quando a porre le domande è stato l'ex candidato sindaco Antonio Procacci. «Possiamo dire che la discarica non sarà privatizzata e non passerà sotto il controllo di Amiu Puglia?», ha chiesto Procacci. Bottaro assicurato che questo non accadrà finché rimarrà in carica come sindaco. Quanto all'importo della ricapitalizzazione, l'assessore alle Finanze Angelo De Biase ha spiegato che «la perdita per Amiu è stata di oltre 4 milioni di euro nel 2014. Solo per far emergere il percolato sono necessari 200mila euro al mese. Per cui solo nel 2015 si palesa - ha concluso - un'ulteriore perdita di altri 2 milioni di euro».