Piastrino di Francesco Fabiano consegnato al fratello Nicola
Piastrino di Francesco Fabiano consegnato al fratello Nicola
Vita di città

Disperso in Russia nel '42, il piastrino di riconoscimento torna alla famiglia

Consegnato al fratello del bersagliere Francesco Fabiano

Ci sono voluti 73 anni perché i suoi familiari avessero almeno qualcosa di lui, visto che del suo corpo non è stata trovata traccia. Questo pomeriggio il sindaco Amedeo Bottaro ha riconsegnato alla famiglia il piastrino di riconoscimento del bersagliere tranese Francesco Fabiano, disperso in Russia il 19 dicembre del 1942. Il piastrino è stato recuperato a Miciurinsk, in Russia, il 16 gennaio del 2014. La "reliquia" è stata consegnata nelle mani del fratello Nicola Fabiano, unico erede vivente del bersagliere, apparso commosso al punto da non riuscire a esprimere a parole ciò che ha provato mentre il sindaco gli riconsegnava il cimelio.

«Oggi bisogna essere contenti - gli ha detto Amedeo Bottaro - perché è come se, con questa mostrina di riconoscimento, un cittadino di Trani fosse tornato a casa vittorioso».

Francesco Fabiano, nato a Trani il 6 gennaio del 1922, professione contadino, fece parte della terza divisione celere "Principe Amedeo Duca D'Aosta", terzo reggimento Bersaglieri. Il soldato tranese fu chiamato alle armi il 13 gennaio del 1942 nel deposito del terzo reggimento Bersaglieri. Il 12 settembre del 1942 partì per la Russia perché destinato a far parte del Corpo di spedizione italiano. Partecipò alle operazioni di guerra svoltesi sul fronte russo e venne dichiarato disperso il 19 dicembre del 1942. Il suo nome è presente sulla lapide conservata nella piccola cappella ubicata a Trani in piazza Indipendenza. Il 23 agosto del 1960 gli fu conferita la croce al merito di guerra per aver partecipato alla campagna di Russia.

Il ritrovamento del piastrino, a distanza di oltre 70 anni, è merito di Antonio Respighi, socio del gruppo di Abbiategrasso dell'associazione nazionale alpini. Durante un suo recente viaggio in Russia nella città di Miciurinsk (nella Regione di Tambov, a sud est di Mosca) Respighi ha ricevuto da un abitante del posto alcuni piastrini di riconoscimento appartenuti ai soldati italiani. Nella località russa, negli anni di guerra dal 1941 al 1945, esisteva un campo per prigionieri internazionali (con relative fosse comuni) dove morirono, secondo dati ufficiali, oltre 4000 soldati italiani. Fra i piastrini consegnati all'alpino, vi era quello di Francesco Fabiano. Respighi, a cui va dato il merito di un incessante lavoro di ricerca dei familiari dei dispersi, ha inviato il piastrino al Comune di Trani per favorire la consegna ufficiale del cimelio all'unico erede vivente del bersagliere.
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