Politica
Distribuzione del gas a Trani, Verdi all’attacco
Da anni si attende l’indizione della gara d’appalto. Di Gregorio e Laurora chiedono spiegazioni
Trani - mercoledì 9 gennaio 2013
13.36
Nell'indifferenza generale, i Verdi tornano ad occuparsi di una delle vicende più strane di questi ultimi dieci anni di amministrazione, ossia il rapporto contrattuale che disciplina la concessione del servizio di distribuzione del gas metano a Trani. «Nonostante le varie peripezie dei tranesi con le bollette – dicono Michele Di Gregorio e Franco Laurora – e nonostante Italcogim non sia più gestore del servizio, essendo subentrata la Gdf Suez senza che il Comune abbia espresso nessuna valutazione, ad oggi non sono chiari i termini di gestione del servizio: qual è il canone annuo? Qual è la stima della consistenza della rete? In base a quale atto formale la distribuzione del gas metano nella nostra città viene effettuata da Gdf Suez? E' stata avviata la nuova gara?».
«La vicenda – dicono i due rappresentanti del partito - è molto importante considerata la rilevanza del servizio, le somme in gioco ed il fatto che su questa vicenda c'è un silenzio preoccupante. Per questo chiediamo che sull'argomento l'amministrazione faccia immediatamente chiarezza ed elimini le troppe ombre presenti».
Il rapporto contrattuale che disciplina la concessione del servizio di distribuzione del gas metano a Trani è stato sottoscritto nel lontano 1980 con successive integrazioni nel 1984. L'originario contratto prevedeva una durata contrattuale di 25 anni con scadenza al 26 settembre del 2009. Per questo motivo con la delibera di giunta 251 del 29 dicembre del 2008 l'amministrazione guidata da Tarantini deliberò di emanare un atto di indirizzo per l'indizione di una nuova gara mediante procedura aperta prevedendo negli atti un bonus una-tantum non inferiore a 5 milioni di euro da porre a carico del concessionario da destinare alla costruzione del teatro comunale. Tuttavia con una successiva delibera di giunta (la numero 26 del 18 marzo del 2010) la stessa amministrazione, sia pur con assessori diversi, in base all'interpretazione della legge 51/2006 e ad una sentenza del Tar Puglia del 2008, ritenendo possibile una proroga legale del contratto fino al 21 giugno del 2012, incaricò il responsabile del settore di espletare tutte le formalità per l'indizione della nuova gara con l'ausilio anche di tecnici esterni, per i quali si prevedeva uno stanziamento di spesa di ben 25 mila euro, stabilendo come termine ultimo per la conclusione delle attività propedeutiche il 30 novembre del 2010. Nonostante tutti questi atti formali, ad oggi, nulla risulta essere stato fatto.
«La vicenda – dicono i due rappresentanti del partito - è molto importante considerata la rilevanza del servizio, le somme in gioco ed il fatto che su questa vicenda c'è un silenzio preoccupante. Per questo chiediamo che sull'argomento l'amministrazione faccia immediatamente chiarezza ed elimini le troppe ombre presenti».
Il rapporto contrattuale che disciplina la concessione del servizio di distribuzione del gas metano a Trani è stato sottoscritto nel lontano 1980 con successive integrazioni nel 1984. L'originario contratto prevedeva una durata contrattuale di 25 anni con scadenza al 26 settembre del 2009. Per questo motivo con la delibera di giunta 251 del 29 dicembre del 2008 l'amministrazione guidata da Tarantini deliberò di emanare un atto di indirizzo per l'indizione di una nuova gara mediante procedura aperta prevedendo negli atti un bonus una-tantum non inferiore a 5 milioni di euro da porre a carico del concessionario da destinare alla costruzione del teatro comunale. Tuttavia con una successiva delibera di giunta (la numero 26 del 18 marzo del 2010) la stessa amministrazione, sia pur con assessori diversi, in base all'interpretazione della legge 51/2006 e ad una sentenza del Tar Puglia del 2008, ritenendo possibile una proroga legale del contratto fino al 21 giugno del 2012, incaricò il responsabile del settore di espletare tutte le formalità per l'indizione della nuova gara con l'ausilio anche di tecnici esterni, per i quali si prevedeva uno stanziamento di spesa di ben 25 mila euro, stabilendo come termine ultimo per la conclusione delle attività propedeutiche il 30 novembre del 2010. Nonostante tutti questi atti formali, ad oggi, nulla risulta essere stato fatto.