Vita di città
Don Ciotti a Trani: «La periferia è un luogo dell'anima, riportiamo i giovani al centro»
Pienone nella chiesa degli Angeli Custodi per accogliere il fondatore di Libera
Trani - sabato 5 marzo 2022
16.09
Don Ciotti porta in quegli occhi grandi, pieni di energia anche se affaticati, la memoria di tante malvagità. Ma anche il fuoco della volontà di vincerle, con quella parola che usò per dare vita al movimento contro le Mafie e che ha il profumo di una scelta di vita di uomini , donne e tanti giovani di buona volontà, "Libera" , come la scelta di un mondo migliore, più umano.
«Portare le persone al centro, non solo i luoghi: molto spesso i giovani pur di stare al centro manifestano i loro disagi le loro fatica, le loro speranze. C'è chi le costruisce in positivo, chi ne viene travolto pur di attrarre l'attenzione con manifestazioni che dovrebbero preoccuparci. Ci sono segnali che dovremmo essere noi adulti capaci di cogliere».
«Si sta riproponendo, ha aggiunto don Ciotti, la stessa storia degli anni 70 e 80, con le bande che nelle periferie manifestavano il loro disagio con violenza. La risposta all'epoca fu con un lavoro di associazioni e di comuni, non solo repressiva che hanno capovolto nel tempo quelle situazioni»
Gli occhi di Don Ciotti nel raccontare questo si illuminano di fiducia nella possibilità del recupero di questa gioventù quanto mai smarrita, pur nella circostanza che in Italia siamo agli ultimi posti per la povertà educativa in Europa. Ma anche agli ultimi posti per la dispersione scolastica.
«Solo la cultura risveglia le coscienze, e allora è necessario chiedersi cosa facciamo noi per questi ragazzi perché dalle periferie ritornano al centro della loro vita». Col covid una situazione di grande solitudine del giovani si è moltiplicata: è un dato numerico preciso il fatto che il 30% degli interventi di pronto soccorso riguardi oggi i giovani per fenomeni di autolesionismo, tentativi di suicidio, depressione, crisi d'ansia, mentre aumentano bulimia e anoressia.
Dati che secondo Don Ciotti sarebbe necessario fossero ascoltati perché la nostra società e le nostre amministrazioni possa investire con forza in cultura, nei nostri giovani, per offrire loro opportunità, spazi, perché essi siano posti al centro delle nostre attenzioni.
Ad ascoltare Don Ciotti insieme a tanti, tantissimi giovani, gli assessori Francesca Zitoli, Pierluigi Colangelo, la consigliera regionale Debora Ciliento e il Sindaco, che dopo una descrizione della situazione locale ha dato la parola a don Ciotti dopo gli interventi dell' arcivescovo Monsignor D'Ascenzo, del procuratore di Trani dott. Renato Nitti, del dottor Giuseppe Gatti, (Direzione nazionale Antimafia) e di don Enzo De Ceglie, il parroco della chiesa degli Angeli Custodi.
«Portare le persone al centro, non solo i luoghi: molto spesso i giovani pur di stare al centro manifestano i loro disagi le loro fatica, le loro speranze. C'è chi le costruisce in positivo, chi ne viene travolto pur di attrarre l'attenzione con manifestazioni che dovrebbero preoccuparci. Ci sono segnali che dovremmo essere noi adulti capaci di cogliere».
«Si sta riproponendo, ha aggiunto don Ciotti, la stessa storia degli anni 70 e 80, con le bande che nelle periferie manifestavano il loro disagio con violenza. La risposta all'epoca fu con un lavoro di associazioni e di comuni, non solo repressiva che hanno capovolto nel tempo quelle situazioni»
Gli occhi di Don Ciotti nel raccontare questo si illuminano di fiducia nella possibilità del recupero di questa gioventù quanto mai smarrita, pur nella circostanza che in Italia siamo agli ultimi posti per la povertà educativa in Europa. Ma anche agli ultimi posti per la dispersione scolastica.
«Solo la cultura risveglia le coscienze, e allora è necessario chiedersi cosa facciamo noi per questi ragazzi perché dalle periferie ritornano al centro della loro vita». Col covid una situazione di grande solitudine del giovani si è moltiplicata: è un dato numerico preciso il fatto che il 30% degli interventi di pronto soccorso riguardi oggi i giovani per fenomeni di autolesionismo, tentativi di suicidio, depressione, crisi d'ansia, mentre aumentano bulimia e anoressia.
Dati che secondo Don Ciotti sarebbe necessario fossero ascoltati perché la nostra società e le nostre amministrazioni possa investire con forza in cultura, nei nostri giovani, per offrire loro opportunità, spazi, perché essi siano posti al centro delle nostre attenzioni.
Ad ascoltare Don Ciotti insieme a tanti, tantissimi giovani, gli assessori Francesca Zitoli, Pierluigi Colangelo, la consigliera regionale Debora Ciliento e il Sindaco, che dopo una descrizione della situazione locale ha dato la parola a don Ciotti dopo gli interventi dell' arcivescovo Monsignor D'Ascenzo, del procuratore di Trani dott. Renato Nitti, del dottor Giuseppe Gatti, (Direzione nazionale Antimafia) e di don Enzo De Ceglie, il parroco della chiesa degli Angeli Custodi.