Solidarietà
"Dopo di noi", proseguono i lavori per la nascita di un cohousing a Trani
Domani i dirigenti del Comune di Trani e la Asl incontrano le associazioni del terzo settore
Trani - mercoledì 20 aprile 2022
10.54
Condividere spazi comuni, migliorare la qualità di vita e sperimentare una forma di indipendenza e adultizzazione, sono i principali scopi che il tavolo di co-progettazione si augura di raggiungere con la realizzazione del "Dopo di noi" a Trani. "Il raggiungimento di uno stato di autonomia alle persone con disabilità, sia economico che emotivo, è lo scopo principale di questo progetto" afferma Fabrizio Ferrante, promotore del progetto e vice sindaco. "Il cammino per la costruzione di un progetto che si presenta molto articolato richiede l'ascolto di diverse voci, ed è su questo che stiamo lavorando durante i nostri incontri settimanali". Il tavolo con i lavori prosegue e si è arrivati al punto in cui le associazioni dovranno mettere nero su bianco i principali bisogni e richieste a seconda delle conoscenze e competenze di ciascuna associazione. Ad una settimana dal giro di boa dei 90 giorni che gli attori in campo si sono dati quale tempo utile per chiudere il progetto, si è giunti al punto cruciale della fase operativa, la scrittura.
Il passaggio più delicato, quello della scrittura, necessita della collaborazione fra tutte le associazioni coinvolte nel progetto che, attraverso il racconto delle diverse sfaccettature che caratterizzano la quotidianità delle diverse forme di disabilità, possono formulare un quadro completo delle necessità di ciascuno.
Durante i vari incontri tra le parti, ce n'è stato uno particolarmente formativo con la Onlus Pegaso di Bisceglie che ha dato una testimonianza incoraggiante raccontando la propria storia iniziata in un momento di urgente bisogno 17 anni fa dando vita, pian piano negli anni, ad una realtà molto solida e oggi molto ben strutturata che ha rappresentato un importante esempio per le associazioni di Trani. Un altro incontro importante è stato quello con il CATA – Centro per le Autonomie e Tecnologie Assistive di Bitonto, che ha fornito informazioni molto utili a proposito della questione dei fondi regionali, disponibili per l'ottenimento di strumenti indispensabili per permettere una vita indipendente alle persone con disabilità come dispositivi di domotica, educatori specializzati e dispositivi e strutture tecnologiche, imprescindibili per poter vivere una vita soddisfacente. Il tavolo di co-progettazione coinvolge 17 realtà operative in città, che abbracciano le diverse sfumature della disabilità: Work Aut, Fondazione Megamark, Croce Bianca, Prometeo, Salute e Misericordia, Isola Sociale, Oasi 2, Casa di Carta, A.GE., Con.Te.Sto, Associazione italiana Sindrome "x-Fragile", Time…Aut, Oltre Sport, Il Pineto, Promozione Sociale e Solidarietà, Petit Pas, Uildm, insieme alle istituzioni: il comune di Trani rappresentato dal vice sindaco Ferrante, il dirigente dell'Ufficio di Piano, Alessandro Attolico e la Asl Bt rappresentata dalla dottoressa Figliolia. L'obiettivo è quello di lavorare tutti insieme, mettere sul tavolo le idee per scrivere un progetto strutturato, con l'unico scopo di dare un futuro sereno alle persone con disabilità nel momento in cui i genitori non ci saranno più, un appiglio sicuro per le mamme e i papà che non vogliono lasciare soli i propri ragazzi.
Gli incontri di questo passaggio intermedio hanno lo scopo di stabilire un metodo di lavoro e di raccogliere e condividere degli obiettivi. Nel prossimo incontro saranno costituiti gruppi di lavoro su temi specifici in modo da arrivare alla creazione di un piano comune di lavoro.
Il passaggio più delicato, quello della scrittura, necessita della collaborazione fra tutte le associazioni coinvolte nel progetto che, attraverso il racconto delle diverse sfaccettature che caratterizzano la quotidianità delle diverse forme di disabilità, possono formulare un quadro completo delle necessità di ciascuno.
Durante i vari incontri tra le parti, ce n'è stato uno particolarmente formativo con la Onlus Pegaso di Bisceglie che ha dato una testimonianza incoraggiante raccontando la propria storia iniziata in un momento di urgente bisogno 17 anni fa dando vita, pian piano negli anni, ad una realtà molto solida e oggi molto ben strutturata che ha rappresentato un importante esempio per le associazioni di Trani. Un altro incontro importante è stato quello con il CATA – Centro per le Autonomie e Tecnologie Assistive di Bitonto, che ha fornito informazioni molto utili a proposito della questione dei fondi regionali, disponibili per l'ottenimento di strumenti indispensabili per permettere una vita indipendente alle persone con disabilità come dispositivi di domotica, educatori specializzati e dispositivi e strutture tecnologiche, imprescindibili per poter vivere una vita soddisfacente. Il tavolo di co-progettazione coinvolge 17 realtà operative in città, che abbracciano le diverse sfumature della disabilità: Work Aut, Fondazione Megamark, Croce Bianca, Prometeo, Salute e Misericordia, Isola Sociale, Oasi 2, Casa di Carta, A.GE., Con.Te.Sto, Associazione italiana Sindrome "x-Fragile", Time…Aut, Oltre Sport, Il Pineto, Promozione Sociale e Solidarietà, Petit Pas, Uildm, insieme alle istituzioni: il comune di Trani rappresentato dal vice sindaco Ferrante, il dirigente dell'Ufficio di Piano, Alessandro Attolico e la Asl Bt rappresentata dalla dottoressa Figliolia. L'obiettivo è quello di lavorare tutti insieme, mettere sul tavolo le idee per scrivere un progetto strutturato, con l'unico scopo di dare un futuro sereno alle persone con disabilità nel momento in cui i genitori non ci saranno più, un appiglio sicuro per le mamme e i papà che non vogliono lasciare soli i propri ragazzi.
Gli incontri di questo passaggio intermedio hanno lo scopo di stabilire un metodo di lavoro e di raccogliere e condividere degli obiettivi. Nel prossimo incontro saranno costituiti gruppi di lavoro su temi specifici in modo da arrivare alla creazione di un piano comune di lavoro.