Vita di città
E’ arrivata la nuova porta bronzea della Cattedrale
Il velo cadrà domenica. La Diocesi: «Saldato debito con Barisano». Il video con le fasi della lavorazione
Trani - sabato 28 luglio 2012
0.09
E' arrivata a destinazione la nuova porta in bronzo della Cattedrale di Trani, fedele riproduzione di quella realizzata dallo scultore Barisano nel 1175. La porta bronzea è stata montata all'ingresso della basilica superiore ed è stata coperta da un velo che cadrà soltanto domenica, alle 20, quando è in programma la cerimonia di scoprimento e benedizione dell'opera monumentale, realizzata dalla Domus Dei di Albano laziale.
Ad anticipare i contenuti dell'iniziativa, un convegno organizzato all'interno del museo Diocesano (che ospiterà la porta originale) ed a cui hanno partecipato l'Arcivescovo di Trani, Giovan Battista Pichierri, il vescovo di Cerignola e Ascoli Satriano, Monsignor Felice Di Molfetta, il sindaco di Trani, Gigi Riserbato, Fabrizio Vona, soprintendente ad interim per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Puglia e soprintendente del polo museale di Napoli, e Gaetano Calvi, responsabile delle relazioni esterne della Domus Dei.
Le parole più efficaci per sintetizzare lo spirito con cui la comunità tranese si accinge a vivere questo momento le ha trovate, nel suo discorso introduttivo, Monsignor Saverio Pellegrino, direttore dell'ufficio diocesano per l'arte sacra e beni culturali. Oltre al significato religioso della porta (di cui abbiamo già parlato in passato), Monsignor Pellegrino ha ricordato il lungo percorso progettuale, avviato con la Soprintendenza fin dal 1999, sottolineando come l'opera consenta alla città di saldare un debito morale con Barisano: «Il nostro era un atto dovuto, in onore di uno scultore che ha dimostrato di poter realizzare 900 anni fa, un capolavoro come la porta della Cattedrale senza grandi mezzi ma con profonda fede e ricchezza di cuore e spirituale. Per la nostra amata Cattedrale la giornata di domenica sarà un'ulteriore affermazione di quel senso del bello e della storia che da sempre la caratterizza».
Ad anticipare i contenuti dell'iniziativa, un convegno organizzato all'interno del museo Diocesano (che ospiterà la porta originale) ed a cui hanno partecipato l'Arcivescovo di Trani, Giovan Battista Pichierri, il vescovo di Cerignola e Ascoli Satriano, Monsignor Felice Di Molfetta, il sindaco di Trani, Gigi Riserbato, Fabrizio Vona, soprintendente ad interim per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Puglia e soprintendente del polo museale di Napoli, e Gaetano Calvi, responsabile delle relazioni esterne della Domus Dei.
Le parole più efficaci per sintetizzare lo spirito con cui la comunità tranese si accinge a vivere questo momento le ha trovate, nel suo discorso introduttivo, Monsignor Saverio Pellegrino, direttore dell'ufficio diocesano per l'arte sacra e beni culturali. Oltre al significato religioso della porta (di cui abbiamo già parlato in passato), Monsignor Pellegrino ha ricordato il lungo percorso progettuale, avviato con la Soprintendenza fin dal 1999, sottolineando come l'opera consenta alla città di saldare un debito morale con Barisano: «Il nostro era un atto dovuto, in onore di uno scultore che ha dimostrato di poter realizzare 900 anni fa, un capolavoro come la porta della Cattedrale senza grandi mezzi ma con profonda fede e ricchezza di cuore e spirituale. Per la nostra amata Cattedrale la giornata di domenica sarà un'ulteriore affermazione di quel senso del bello e della storia che da sempre la caratterizza».