Attualità
E-bike sharing: il servizio ritorna a Trani
Lunedì il completamento delle procedure e il via all’utilizzo
Trani - giovedì 18 luglio 2024
12.50
Un servizio che la città ha già visto, ma per il quale, forse, non era ancora pronta. A Trani torna il servizio di e-bike sharing, con l'obiettivo di inquinare meno e aiutare maggiormente cittadini e turisti negli spostamenti da un punto all'altro della città.
Servizio per il quale è stato utilizzato un finanziamento regionale, l'amministrazione si sarebbe poi rivolta ad Amet per portare avanti questo progetto, riscontrando risposta positiva di quest'ultima.
Biciclette elettriche dal design moderno, con una carrozzeria resistente e "agile", capace di sopportare, (o almeno si spera), atti vandalici ed intemperie. Bikes abituate anche a fare tantissimi chilometri.
La produzione, spiega ai nostri microfoni il CEO di Vaimoo, sarebbe completamente "made in Puglia": "Le e-bike vengono prodotte tra Altamura e Mola di Bari, dove facciamo meccanica, software e anche l'elettronica. Per usufruire del servizio occorre un'applicazione per smartphone che si chiama Vaimoo, che permette di prendere biciclette elettriche anche in altre città tra cui Bari, Molfetta, Giovinazzo e altre".
Su Trani sarà presente un team dedicato alla manutenzione dei mezzi, sia per tenere sempre le batterie cariche, sia per garantire la perfezione degli altri aspetti.
Intervengono su questo (ri)lancio del servizio anche l'assessore Cecilia Di Lernia e il primo cittadino Bottaro.
"Servizio che c'è già stato ma che non ha sortito l'effetto sperato. Forse la città non era pronta. Ora però la situazione è sostanzialmente cambiata, c'è consapevolezza e maggiore rispetto del patrimonio della nostra città da parte dei nostri concittadini. Per me la cosa importante è affidare questo servizio alla cura della collettività, se non avessi questa consapevolezza o questa speranza la nostra azione amministrativa non avrebbe senso. Penso che i cittadini siano più consapevoli", così Di Lernia, che testimonia come il servizio sia un valore aggiunto in una comunità consapevole e capace di usufruirne rispettandolo.
Incisivo Bottaro sul tema vandalismo: "Non sono del partito di "chi non fa le cose perché ha paura che poi le distruggano", altrimenti mi dovrei ritirare. Sono ottimista, credo che la città sia cambiata. Ci sono almeno un centinaio di telecamere in più rispetto al passato, potremo monitorare al meglio la situazione. Per quegli imbecilli che cercheranno di vandalizzare il servizio avremo tolleranza zero, li andremo a rincorrere ovunque scapperanno. La cosa pubblica va rispettata" così il sindaco, che rassicura e assicura la massima tutela del servizio.
Effettivamente la tecnologia parrebbe venire in aiuto del rispetto della legge: le bikes sarebbero infatti munite di GPS, le 20 stazioni sorgono in prossimità del dei sistemi di videosorveglianza della città, inoltre ci sarebbero anche varchi muniti di telecamere.
Ma come funziona per il servizio? Per usufruire del servizio occorre, come detto, l'applicazione per smartphone "Vaimoo", mentre a livello di costi, un giro costerà 50 centesimi alla mezz'ora, per accedere a questa tariffa bisognerà comprare un abbonamento, che può essere di tipo annuale, mensile, settimanale o giornaliero. Il costo di un abbonamento annuale sarebbe pari a 25€.
Un servizio senz'altro nuovo e "giovane", adatto a tutti e che si adatta all'ambiente e, parrebbe, anche ai costi della vita, "un costo veramente limitato nell'uso giornaliero, dedicato anche a coloro che non hanno la l'abbonamento Amet... penso ai turisti, si ha un abbattimento dei costi dell'oltre l'80% per coloro che hanno un biglietto giornaliero" conclude Di Lernia.
L'augurio e che quest'iniziativa sia valorizzata, al contempo rispettata e tutelata. La cosa pubblica non può mai essere un lusso di pochi, è di tutti e deve essere di aiuto ed accessibile a tutti.
Servizio per il quale è stato utilizzato un finanziamento regionale, l'amministrazione si sarebbe poi rivolta ad Amet per portare avanti questo progetto, riscontrando risposta positiva di quest'ultima.
Biciclette elettriche dal design moderno, con una carrozzeria resistente e "agile", capace di sopportare, (o almeno si spera), atti vandalici ed intemperie. Bikes abituate anche a fare tantissimi chilometri.
La produzione, spiega ai nostri microfoni il CEO di Vaimoo, sarebbe completamente "made in Puglia": "Le e-bike vengono prodotte tra Altamura e Mola di Bari, dove facciamo meccanica, software e anche l'elettronica. Per usufruire del servizio occorre un'applicazione per smartphone che si chiama Vaimoo, che permette di prendere biciclette elettriche anche in altre città tra cui Bari, Molfetta, Giovinazzo e altre".
Su Trani sarà presente un team dedicato alla manutenzione dei mezzi, sia per tenere sempre le batterie cariche, sia per garantire la perfezione degli altri aspetti.
Intervengono su questo (ri)lancio del servizio anche l'assessore Cecilia Di Lernia e il primo cittadino Bottaro.
"Servizio che c'è già stato ma che non ha sortito l'effetto sperato. Forse la città non era pronta. Ora però la situazione è sostanzialmente cambiata, c'è consapevolezza e maggiore rispetto del patrimonio della nostra città da parte dei nostri concittadini. Per me la cosa importante è affidare questo servizio alla cura della collettività, se non avessi questa consapevolezza o questa speranza la nostra azione amministrativa non avrebbe senso. Penso che i cittadini siano più consapevoli", così Di Lernia, che testimonia come il servizio sia un valore aggiunto in una comunità consapevole e capace di usufruirne rispettandolo.
Incisivo Bottaro sul tema vandalismo: "Non sono del partito di "chi non fa le cose perché ha paura che poi le distruggano", altrimenti mi dovrei ritirare. Sono ottimista, credo che la città sia cambiata. Ci sono almeno un centinaio di telecamere in più rispetto al passato, potremo monitorare al meglio la situazione. Per quegli imbecilli che cercheranno di vandalizzare il servizio avremo tolleranza zero, li andremo a rincorrere ovunque scapperanno. La cosa pubblica va rispettata" così il sindaco, che rassicura e assicura la massima tutela del servizio.
Effettivamente la tecnologia parrebbe venire in aiuto del rispetto della legge: le bikes sarebbero infatti munite di GPS, le 20 stazioni sorgono in prossimità del dei sistemi di videosorveglianza della città, inoltre ci sarebbero anche varchi muniti di telecamere.
Ma come funziona per il servizio? Per usufruire del servizio occorre, come detto, l'applicazione per smartphone "Vaimoo", mentre a livello di costi, un giro costerà 50 centesimi alla mezz'ora, per accedere a questa tariffa bisognerà comprare un abbonamento, che può essere di tipo annuale, mensile, settimanale o giornaliero. Il costo di un abbonamento annuale sarebbe pari a 25€.
Un servizio senz'altro nuovo e "giovane", adatto a tutti e che si adatta all'ambiente e, parrebbe, anche ai costi della vita, "un costo veramente limitato nell'uso giornaliero, dedicato anche a coloro che non hanno la l'abbonamento Amet... penso ai turisti, si ha un abbattimento dei costi dell'oltre l'80% per coloro che hanno un biglietto giornaliero" conclude Di Lernia.
L'augurio e che quest'iniziativa sia valorizzata, al contempo rispettata e tutelata. La cosa pubblica non può mai essere un lusso di pochi, è di tutti e deve essere di aiuto ed accessibile a tutti.