Enti locali
E' nata Elgasud: l'Amet di Trani entra nell'olimpo dell'energia
L’azienda elettrica tranese avrà un ruolo di primo piano nell’alleanza con l’Amgas e l'Acea
Trani - martedì 14 novembre 2006
C'è anche l'Amet di Trani nella compagine societaria di Elgasud, la società costituita sull'asse Roma-Bari con l'obiettivo di costituire il primo polo energetico di Puglia e Basilicata. L'alleanza strategica è stata presentata nei giorni scorsi a Bari, alla presenza di Walter Veltroni, sindaco della capitale d'Italia, del primo cittadino del capoluogo pugliese Michele Emiliano e del commissario straordinario del Comune di Trani Angelo Trovato. Il capitale della nuova società è al 51% di Puglianergy (70% Amgas e 30% Amet) e per il restante 49% di Aceaelectrabel, società costituita nel 2003 dalla joint venture tra Acea e Electrabel, operatore europeo del Benelux. L'Amet di Trani avrà un ruolo di grande rilievo nell'ambito di questa alleanza strategica, la prima di questo tipo nel sud Italia: la sede di Elgasud è stata infatti fissata a Trani, nella sede di via Montegrappa, e il presidente della società è il tranese Alfonso Mangione, presidente dell'azienda elettrica comunale. La joint venture che ha dato vita ad Elgasud è partita da un accordo commerciale che due anni fa fu chiuso proprio da Mangione, per conto di Amet, con Aceaelectrabel. "Un'intuizione che alla fine si è rivelata vincente", ha detto il presidente dell'azienda tranese durante la presentazione della nuova società. "Sono felice di essere riuscito a coinvolgere anche l'Amgas di Bari, che grazie alla lungimiranza del presidente Madaro ha aderito con tempismo all'operazione". "Tale alleanza", ha aggiunto Mangione, "garantisce un'efficace presenza alle nostre ex municipalizzate sul territorio meridionale. Per Amet e, quindi, per la città di Trani (il Comune detiene l'intero capitale sociale, ndr.) è senz'altro una grande occasione di espansione: la nostra è l'unica azienda di distribuzione di energia elettrica da Roma verso il sud Italia e rappresenta tuttora l'unica realtà meridionale nel settore specifico, tanto da costituire orgoglio e fiore all'occhiello dell'intera comunità locale". "Mi corre l'obbligo di ringraziare i consiglieri di amministrazione dell'Amet, il cui mandato è terminato alcuni giorni fa", ha concluso Mangione, "e l'ex sindaco Tarantini, che ha avvallato tale operazione, e non in ultimo il commissario prefettizio Angelo Trovato, il quale in pochissimi giorni ha metabolizzato e condiviso l'operazione. Un grazie ai professionisti e dipendenti aziendali che hanno profuso energie e sacrifici per raggiungere tale obiettivo". Tornando ad Elgasud, la newco si rivolgerà inizialmente ai clienti business, ma con la liberalizzazione del settore prevista per il 2007 estenderà il suo raggio di azione anche agli utenti residenziali. Gli obiettivi previsti sono 1.000 clienti per il gas nel 2007 e 11.300 nel 2011, con 10 e 40 milioni di metri cubi, mentre per l'energia, 250 gigawattora nel 2007 per arrivare a 1.100 nel 2011. "Il nostro obiettivo", ha spiegato Mangione, tra gli artefici dell'operazione, fortemente sostenuta anche dall'ex sindaco di Trani Pinuccio Tarantini, "è quello di acquisire una posizione rilavante sul mercato della vendita di energia elettrica e gas ai clienti idonei in Puglia e Basilicata, mercato di riferimento ed altamente competitivo".
I punti di forza della joint-venture tra Amet, Amgas ed Acea sono una maggiore garanzia per gli enti locali proprietari delle società, la compensazione di know how tra le società pugliesi, il mondo gas per Amet e quello elettrico per Amgas, con l'apporto di conoscenze di una organizzazione strutturata quale quella di Aceaelectrabel, il superamento delle limitazioni territoriali imposte dalle concessioni Map, che non consentono ad esempio ad Amet di vendere energia elettrica oltre i confini comunali, e poi la possibilità di effettuare economie di scala e prezzi concorrenziali da proporre in virtù della presenza di Aceaelectrabel.
I punti di forza della joint-venture tra Amet, Amgas ed Acea sono una maggiore garanzia per gli enti locali proprietari delle società, la compensazione di know how tra le società pugliesi, il mondo gas per Amet e quello elettrico per Amgas, con l'apporto di conoscenze di una organizzazione strutturata quale quella di Aceaelectrabel, il superamento delle limitazioni territoriali imposte dalle concessioni Map, che non consentono ad esempio ad Amet di vendere energia elettrica oltre i confini comunali, e poi la possibilità di effettuare economie di scala e prezzi concorrenziali da proporre in virtù della presenza di Aceaelectrabel.