Politica
Elezioni Provinciali, i "conti" non tornano ancora
Confronto sui social network tra i consiglieri Lima e Corrado, alla ricerca dei voti perduti
Trani - mercoledì 19 novembre 2014
8.33
Nonostante sia passato più di un mese, non accennano a placarsi gli strascichi polemici seguiti ai risultati delle elezioni Provinciali e Regionali. A Trani, il "terremoto politico" sviluppatosi dopo la non-elezione di Cognetti e Di Modugno continua a far discutere, anche sui social network: in questi giorni, un acceso confronto tra il consigliere Lima (An-Fdi) e l'unico eletto tra i tranesi, Beppe Corrado (Ncd), ha continuato a riaprire la ferita apertasi sia in maggioranza che in opposizione.
Se da una parte Corrado, con il suo pallottoliere, è sicuro della conta dei suoi voti (20, di cui 12 biscegliesi, 6 tranesi "d'opposizione", un canosino e un barlettano), Lima ancora non si spiega cosa sia andato storto: come sia stato possibile che il candidato di maggioranza sia rimasto fuori e al tempo stesso che nessun voto sia confluito sul collega consigliere, la cui elezione, secondo accordi politici a livello provinciale, avrebbe dovuto riportare Udc e Ncd tra le fila pro-Riserbato anche a Trani.
Ma Corrado esplicita a chiare lettere che i suoi voti non sono in vendita e che non si tirerà indietro nel suo ruolo d'oppositore in Consiglio Comunale. Lima, d'altra parte, cerca ancora la quadra che riporti il centro-destra ad essere unificato, non cogliendo le oscure dinamiche degli accordi di palazzo, ai quali dichiara di non essersi mai prestato. Fatto sta che Di Modugno ora siede fuori non solo dal Consiglio Provinciale ma anche da Forza Italia, il Partito Democratico ha perso e ritrovato un segretario ma non la sua unità (anche in vista delle primarie regionali del centro-sinistra) e l'unico con il sorriso sembra proprio essere Corrado, che dalla situazione, nonostante le voci infondate di accordi "superiori", esce con il ruolo di principale oppositore di Riserbato ancora più saldo nelle sue mani.
Se da una parte Corrado, con il suo pallottoliere, è sicuro della conta dei suoi voti (20, di cui 12 biscegliesi, 6 tranesi "d'opposizione", un canosino e un barlettano), Lima ancora non si spiega cosa sia andato storto: come sia stato possibile che il candidato di maggioranza sia rimasto fuori e al tempo stesso che nessun voto sia confluito sul collega consigliere, la cui elezione, secondo accordi politici a livello provinciale, avrebbe dovuto riportare Udc e Ncd tra le fila pro-Riserbato anche a Trani.
Ma Corrado esplicita a chiare lettere che i suoi voti non sono in vendita e che non si tirerà indietro nel suo ruolo d'oppositore in Consiglio Comunale. Lima, d'altra parte, cerca ancora la quadra che riporti il centro-destra ad essere unificato, non cogliendo le oscure dinamiche degli accordi di palazzo, ai quali dichiara di non essersi mai prestato. Fatto sta che Di Modugno ora siede fuori non solo dal Consiglio Provinciale ma anche da Forza Italia, il Partito Democratico ha perso e ritrovato un segretario ma non la sua unità (anche in vista delle primarie regionali del centro-sinistra) e l'unico con il sorriso sembra proprio essere Corrado, che dalla situazione, nonostante le voci infondate di accordi "superiori", esce con il ruolo di principale oppositore di Riserbato ancora più saldo nelle sue mani.