Enti locali
Elgasud: Per Amet un’occasione storica
Il presidente dell’azienda elettrica tranese spiega i vantaggi della partecipazione di Amet nella nu
Trani - lunedì 27 novembre 2006
"Amet non è in vendita, né tantomeno in svendita". Il presidente dell'azienda elettrica di Trani, Alfonso Mangione, risponde così a chi, nei giorni scorsi, ha accostato la costituzione della nuova società Elgasud a una presunta svendita della società. "La compagine societaria dell'Amet non è mutata, come anche il suo ruolo nella distribuzione e vendita dell'energia elettrica nella città di Trani. Amet partecipa ad Elgasud in quanto socia al 30% della società Pugliaenergy (51% Elgasud), costituita assieme all'Amgas di Bari. La nuova società non si occuperà della distribuzione di energia a Trani, ma questo è stato abbondantemente e pubblicamente comunicato nei giorni antecedenti e successivi alla presentazione della nuova società. Gli utenti tranesi continueranno a ricevere le bollette dell'Amet e continueranno a pagarle presso i nostri sportelli. Nessun contraccolpo è previsto per la struttura dell'azienda, né per i dipendenti. Semmai sono previsti diversi benefici".
Il presidente di Amet spiega che il primo vantaggio riverrà dalla possibilità, per l'azienda tranese, di approvvigionarsi di energia da una società partecipata e, quindi, a un costo minore. Altro vantaggio è la possibilità per Amet di entrare nel mercato del gas attraverso Amgas e, inoltre, di superare le limitazioni territoriali imposte dalle concessioni Map, che non consentono all'azienda elettrica tranese di vendere energia elettrica oltre i confini comunali. "Per l'Amet", conclude Mangione, "si tratta quindi di un'opportunità storica. L'azienda, pur mantenendo il mercato locale, potrà allargare i suoi confini e vendere energia, potenzialmente, anche nelle altre città della Bat, a Bari, in Puglia e in tutto il Mezzogiorno d'Italia".
Il presidente di Amet spiega che il primo vantaggio riverrà dalla possibilità, per l'azienda tranese, di approvvigionarsi di energia da una società partecipata e, quindi, a un costo minore. Altro vantaggio è la possibilità per Amet di entrare nel mercato del gas attraverso Amgas e, inoltre, di superare le limitazioni territoriali imposte dalle concessioni Map, che non consentono all'azienda elettrica tranese di vendere energia elettrica oltre i confini comunali. "Per l'Amet", conclude Mangione, "si tratta quindi di un'opportunità storica. L'azienda, pur mantenendo il mercato locale, potrà allargare i suoi confini e vendere energia, potenzialmente, anche nelle altre città della Bat, a Bari, in Puglia e in tutto il Mezzogiorno d'Italia".