Sanità
«Emergenza personale e pronto soccorso in tilt negli ospedali della Bat»
La Fials: «Dipendenti allo stremo, situazione insostenibile»
Trani - giovedì 5 novembre 2020
Dipendenti allo stremo a causa delle carenze di personale e pronto soccorso in tilt per mancanza di posti letto. Questo, in sintesi, il quadro della situazione secondo la Fiials negli ospedali della Bat.
«La direzione strategica dell'azienda sanitaria, dopo lo stop dei ricoveri ordinari al Covid hospital "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie, ha disposto il blocco dei ricoveri programmati anche per i nosocomi di Andria e Barletta. I tre ospedali risultano al limite della saturazione dei posti letto di terpia intensiva e semi-intensiva sia per il tasso di occupazione dei posti letto Covid che per quelli dedicati all'attività ordinaria» hanno spiegato i biscegliesi Angelo Somma e Sergio Di Liddo, referenti della segreteria provinciale dell'organizzazione sindacale.
«Il livello di pressione dei pronto soccorso della Bat è al massimo, con un alto numero di pazienti Covid da giorni in attesa di posti letto» hanno sottolineato. «L'ospedale di Bisceglie risulta ormai saturo, ma continuano ad arrivare pazienti e per decongestionare i pronto soccorso si cerca di ricoverare nelle unita operative più degenti possibili anche oltre il limite dei posti letto attribuiti per ciascun reparto» hanno aggiunto, rilevando: «C'è da considerare un'altra annosa criticità, la grave carenza di personale infermieristico e di supporto (operatori socio sanitari e ausiliari). In quasi tutte le unità operative del Covid hospital di Bisceglie, in particolar modo in pronto soccorso e in malattie infettive, non si riesce più a garantire la regolare turnazione. Il personale attualmente in servizio è gravato da un'incredibile mole di lavoro, con turni al di fuori delle norme contrattuali con turnazione senza riposo. I dipendenti sono costretti a restare bardati per quasi tutto il turno senza poter né bere e né soddisfare i propi bisogni fisiologici, pur di far fronte all'emergenza».
La Fials ha denunciato anche che «secondo quanto ci risulta, in qualche unità operativa si è arrivati addirittura a un'imposizione impropria emanando una disposizione a firma di un responsabile di unità operativa di sospensione di tutte le richieste di congedo ordinario richieste dai lavoratori per l'intero mese di novembre: per gli operatori sanitari, oltre al danno la beffa».
I sindacati hanno rilevato anche una situazione di «apprensione anche nei pronto soccorso di Andria e Barletta, in particolare al "Bonomo" con presenza di pazienti Covid in attesa di posti letto, personale insufficiente anche a causa di numerosi contagi molto probabilmente per carenza di dispositivi di protezione individuale. Gli operatori sanitari, oltre a segnalare lo stress psicofisico cui sono sottoposti costantemente, sostengono di prestare servizio con mascherine Ffp2 e guanti trasparenti in cellophane nonostante la presenza di pazienti Covid». Sarebbe registrata inoltre una «carenza di personale infermieristico anche nelle strutture carcerarie. Si tampona l'emergenza con mobilità interne di personale in servizio presso altre strutture della Asl Bt. La situazione è veramente insostenibile, i dipendenti sono ormai allo stremo e danno sfogo ai loro timori attraverso centina di chiamate e messaggi con i quali ci espongono i loro malumori chiedendo a voce alta il nostro intervento e di poter essere ascoltati e considerati».
Somma e Di Liddo hanno osservato: «La seconda ondata era attesa, non è pensabile che agli stessi lavoratori vengano richiesti turni massacranti, esponendoli costantemente al rischio contagio. Nel Covid hospital di Bisceglie, come negli altri presidi del territorio, risultano molte assenze dovute purtroppo a operatori sanitari risultati positivi al Covid. Il numero sarà sicuramente in costante aumento di giorno in giorno: come verranno sostituiti questi operatori?
Apprezziamo l'ottimo lavoro svolto in questi ultimi mesi dall'area del personale ma riteniamo che le procedure assuntive per infermieri e operatori sanitari siano tardive. Mentre altre aziende sanitarie come il policlinico di Bari e il policlinico di Foggia hanno già provveduto al recultamento di personale infermieristico attraverso procedure urgenti per disponibilità ad incarico per emergenza Covid, la direzione strategica dell'Asl Bt ha scelto di bandire un avviso pubblico il quale richiede procedure assuntive piu lunghe: infatti ad oggi si attende ancora la pubblicazione della graduatoria per poter assumere».
Secondo i sindacalisti «l'Asl Bt, non avendo disponibilità, utilizza il metodo della coperta corta. Con protocollo interno n° 0065776 del 28 ottobre è stato emanato un avviso interno per tutti gli infermieri e operatori socio sanitari in servizio presso altri presidi ospedalieri della Asl Bt per la disponibilità ad assegnazione temporanea presso le unità operative del "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie, scoprendo così l'organico delle altre unità operative dei presidi ospedalieri di Andria e Barletta.
Per quanto riguarda la carenza relativa al personale di supporto la situazione si è aggravata ulteriormente a seguito della pubblicazione della graduatoria finale del maxiconcorso per operatoti socio sanitari bandito da Ospedali Riuniti di Foggia in quanto circa 60 tra operatori socio sanitari e ausiliari socio sanitari in servizio nella Asl Bt di cui 10 in servizio al Covid Hospital di Bisceglie hanno dato le loro dimissioni già nel mese di settembre scorso in quanto vincitori di concorso ma non sono stati ancora sostituiti».
La Fials ha concluso: «È da tempo che continuiamo a segnalare queste criticità sollecitando la direzione strategica dell'Asl Bt a rivedere il piano dei fabbisogni e a procedere con ulteriori assunzioni. In assenza di provvedimenti urgenti gli ospedali tra qualche settimana saranno al collasso totale».
«La direzione strategica dell'azienda sanitaria, dopo lo stop dei ricoveri ordinari al Covid hospital "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie, ha disposto il blocco dei ricoveri programmati anche per i nosocomi di Andria e Barletta. I tre ospedali risultano al limite della saturazione dei posti letto di terpia intensiva e semi-intensiva sia per il tasso di occupazione dei posti letto Covid che per quelli dedicati all'attività ordinaria» hanno spiegato i biscegliesi Angelo Somma e Sergio Di Liddo, referenti della segreteria provinciale dell'organizzazione sindacale.
«Il livello di pressione dei pronto soccorso della Bat è al massimo, con un alto numero di pazienti Covid da giorni in attesa di posti letto» hanno sottolineato. «L'ospedale di Bisceglie risulta ormai saturo, ma continuano ad arrivare pazienti e per decongestionare i pronto soccorso si cerca di ricoverare nelle unita operative più degenti possibili anche oltre il limite dei posti letto attribuiti per ciascun reparto» hanno aggiunto, rilevando: «C'è da considerare un'altra annosa criticità, la grave carenza di personale infermieristico e di supporto (operatori socio sanitari e ausiliari). In quasi tutte le unità operative del Covid hospital di Bisceglie, in particolar modo in pronto soccorso e in malattie infettive, non si riesce più a garantire la regolare turnazione. Il personale attualmente in servizio è gravato da un'incredibile mole di lavoro, con turni al di fuori delle norme contrattuali con turnazione senza riposo. I dipendenti sono costretti a restare bardati per quasi tutto il turno senza poter né bere e né soddisfare i propi bisogni fisiologici, pur di far fronte all'emergenza».
La Fials ha denunciato anche che «secondo quanto ci risulta, in qualche unità operativa si è arrivati addirittura a un'imposizione impropria emanando una disposizione a firma di un responsabile di unità operativa di sospensione di tutte le richieste di congedo ordinario richieste dai lavoratori per l'intero mese di novembre: per gli operatori sanitari, oltre al danno la beffa».
I sindacati hanno rilevato anche una situazione di «apprensione anche nei pronto soccorso di Andria e Barletta, in particolare al "Bonomo" con presenza di pazienti Covid in attesa di posti letto, personale insufficiente anche a causa di numerosi contagi molto probabilmente per carenza di dispositivi di protezione individuale. Gli operatori sanitari, oltre a segnalare lo stress psicofisico cui sono sottoposti costantemente, sostengono di prestare servizio con mascherine Ffp2 e guanti trasparenti in cellophane nonostante la presenza di pazienti Covid». Sarebbe registrata inoltre una «carenza di personale infermieristico anche nelle strutture carcerarie. Si tampona l'emergenza con mobilità interne di personale in servizio presso altre strutture della Asl Bt. La situazione è veramente insostenibile, i dipendenti sono ormai allo stremo e danno sfogo ai loro timori attraverso centina di chiamate e messaggi con i quali ci espongono i loro malumori chiedendo a voce alta il nostro intervento e di poter essere ascoltati e considerati».
Somma e Di Liddo hanno osservato: «La seconda ondata era attesa, non è pensabile che agli stessi lavoratori vengano richiesti turni massacranti, esponendoli costantemente al rischio contagio. Nel Covid hospital di Bisceglie, come negli altri presidi del territorio, risultano molte assenze dovute purtroppo a operatori sanitari risultati positivi al Covid. Il numero sarà sicuramente in costante aumento di giorno in giorno: come verranno sostituiti questi operatori?
Apprezziamo l'ottimo lavoro svolto in questi ultimi mesi dall'area del personale ma riteniamo che le procedure assuntive per infermieri e operatori sanitari siano tardive. Mentre altre aziende sanitarie come il policlinico di Bari e il policlinico di Foggia hanno già provveduto al recultamento di personale infermieristico attraverso procedure urgenti per disponibilità ad incarico per emergenza Covid, la direzione strategica dell'Asl Bt ha scelto di bandire un avviso pubblico il quale richiede procedure assuntive piu lunghe: infatti ad oggi si attende ancora la pubblicazione della graduatoria per poter assumere».
Secondo i sindacalisti «l'Asl Bt, non avendo disponibilità, utilizza il metodo della coperta corta. Con protocollo interno n° 0065776 del 28 ottobre è stato emanato un avviso interno per tutti gli infermieri e operatori socio sanitari in servizio presso altri presidi ospedalieri della Asl Bt per la disponibilità ad assegnazione temporanea presso le unità operative del "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie, scoprendo così l'organico delle altre unità operative dei presidi ospedalieri di Andria e Barletta.
Per quanto riguarda la carenza relativa al personale di supporto la situazione si è aggravata ulteriormente a seguito della pubblicazione della graduatoria finale del maxiconcorso per operatoti socio sanitari bandito da Ospedali Riuniti di Foggia in quanto circa 60 tra operatori socio sanitari e ausiliari socio sanitari in servizio nella Asl Bt di cui 10 in servizio al Covid Hospital di Bisceglie hanno dato le loro dimissioni già nel mese di settembre scorso in quanto vincitori di concorso ma non sono stati ancora sostituiti».
La Fials ha concluso: «È da tempo che continuiamo a segnalare queste criticità sollecitando la direzione strategica dell'Asl Bt a rivedere il piano dei fabbisogni e a procedere con ulteriori assunzioni. In assenza di provvedimenti urgenti gli ospedali tra qualche settimana saranno al collasso totale».