Vita di città
Emergenza sfratti, incremento shock nella Bat: +163%
Il 2014 anno nero, in Puglia il trend si attesta intorno al 58%
BAT - sabato 27 giugno 2015
7.05
Un primato amaro, quello della Bat, all'interno dell'emergenza sfratti pugliese: con la regione che si attesta intorno ad un aumento del 58%, la sesta provincia raggiunge la vertiginosa cifra del +163% nel 2014 rispetto all'anno precedente. Sono ben 1.069 le operazioni di sfratto eseguite nel territorio della nostra provincia, dato numerico secondo solo alla provincia di Bari, che raggiunge i 2.478 (+63%) con ben oltre il triplo della popolazione residente. In aumento i dati anche per le province di Brindisi (525 sfratti, con un +128%), Foggia (627, +69%) e Taranto (962, +28%). L'unico calo si è registrato in provincia di Lecce, dove i 427 sfratti dello scorso anno sono inferiori del 17,54% rispetto alla cifra del 2013.
Sull'argomento è intervenuto anche il segretario generale del sindacato degli inquilini Cisl interregionale, Paolo Cicerone: «Il quadro dell'emergenza abitativa in Puglia dimostra la necessità e l'urgenza di mettere in campo politiche abitative di riduzione dei canoni di locazione nel mercato privato e di rilancio dell'edilizia residenziale pubblica mirata alle famiglie duramente colpite dalla crisi economica e dal dilagare della disoccupazione».
Della allarmante statistica dovranno prendere atto i non ancora insediati governi Emiliano e Bottaro, con sindaco e presidente di regione che dovranno lavorare a stretto contatto affinché almeno a Trani il ramo amministrativo preposto, ovvero quello dei Servizi Sociali, possa garantire il supporto necessario. Inoltre, sarà importante poter avviare un serio piano di edilizia pubblica nonché un controllo del caro-affitti, tutte tematiche delicate che si aggiungono ai già non pochi problemi del territorio.
Sull'argomento è intervenuto anche il segretario generale del sindacato degli inquilini Cisl interregionale, Paolo Cicerone: «Il quadro dell'emergenza abitativa in Puglia dimostra la necessità e l'urgenza di mettere in campo politiche abitative di riduzione dei canoni di locazione nel mercato privato e di rilancio dell'edilizia residenziale pubblica mirata alle famiglie duramente colpite dalla crisi economica e dal dilagare della disoccupazione».
Della allarmante statistica dovranno prendere atto i non ancora insediati governi Emiliano e Bottaro, con sindaco e presidente di regione che dovranno lavorare a stretto contatto affinché almeno a Trani il ramo amministrativo preposto, ovvero quello dei Servizi Sociali, possa garantire il supporto necessario. Inoltre, sarà importante poter avviare un serio piano di edilizia pubblica nonché un controllo del caro-affitti, tutte tematiche delicate che si aggiungono ai già non pochi problemi del territorio.