Cronaca
Ennesima storia d'inciviltà nella fontana di Piazza della Repubblica
Le vasche vengono considerate come cassonetti dell'immondizia
Trani - mercoledì 19 marzo 2014
7.29
«La nostra civiltà è ancora in una fase intermedia: non del tutto bestia, perché non è più interamente guidata dall'istinto; non del tutto umana, perché non è ancora interamente guidata dalla ragione». Questo pensiero di Dreiser tratto da "Sorella Carrie" è quanto mai adatto per descrivere la situazione attuale in città. Ognuno continua a comportarsi nei luoghi pubblici, usufruisce dei beni che il nostro Comune offre e che già a stento riesce a preservare, come se fosse a casa propria.
Questa volta la nostra attenzione si sofferma sulla situazione di una delle fontana di Piazza della Repubblica, quella più vicina ai bagni pubblici. Un problema oramai storico per la nostra città: la situazione diventa sempre più incresciosa e i comportamenti di civile (più che buona) educazione sempre più un'utopia. Le fontane vengono infatti considerate come pattumiere da parte di cittadini evidentemente molto pigri da non raggiungere i cassonetti posizionati a distanza di pochissimi metri.
Come mostrano le fotografie la situazione sembra ben chiara: pacchetti di sigarette, buste di patatine, resti di mattonelle e addirittura un libro hanno "arricchito" il chiaro sfondo azzurrino del fondale. Uno spettacolo non bello da vedere vista anche la posizione di centralità e di riferimento in cui sono ubicate. Come si può risolvere il problema? Bisogna necessariamente continuare a dare la colpa all'Amministrazione Comunale per non averle pulite?
Il Comune non ha mai lasciato al degrado le sue fontane (come si evince in foto dal fondo pulito del fondo vasca), benché questo comporti un prezzo salato. Infatti, la costante manutenzione delle vasche comunali non è una spesa di poco conto a fronte dei 34.000 euro annuali richiesti dalle squadre di pulizia Amiu, addette per il servizio di pulizia, ordinario e non, delle vasche comunali. Un costo, questi, che dovrebbero ricordare i cittadini tranesi nel momento in cui con molta "spensieratezza" gettano qualsivoglia rifiuto, compiendo un atto di vandalismo non meno grave di quello di distruggere o imbrattare un monumento. E a questo punto la colpa di chi è?
Questa volta la nostra attenzione si sofferma sulla situazione di una delle fontana di Piazza della Repubblica, quella più vicina ai bagni pubblici. Un problema oramai storico per la nostra città: la situazione diventa sempre più incresciosa e i comportamenti di civile (più che buona) educazione sempre più un'utopia. Le fontane vengono infatti considerate come pattumiere da parte di cittadini evidentemente molto pigri da non raggiungere i cassonetti posizionati a distanza di pochissimi metri.
Come mostrano le fotografie la situazione sembra ben chiara: pacchetti di sigarette, buste di patatine, resti di mattonelle e addirittura un libro hanno "arricchito" il chiaro sfondo azzurrino del fondale. Uno spettacolo non bello da vedere vista anche la posizione di centralità e di riferimento in cui sono ubicate. Come si può risolvere il problema? Bisogna necessariamente continuare a dare la colpa all'Amministrazione Comunale per non averle pulite?
Il Comune non ha mai lasciato al degrado le sue fontane (come si evince in foto dal fondo pulito del fondo vasca), benché questo comporti un prezzo salato. Infatti, la costante manutenzione delle vasche comunali non è una spesa di poco conto a fronte dei 34.000 euro annuali richiesti dalle squadre di pulizia Amiu, addette per il servizio di pulizia, ordinario e non, delle vasche comunali. Un costo, questi, che dovrebbero ricordare i cittadini tranesi nel momento in cui con molta "spensieratezza" gettano qualsivoglia rifiuto, compiendo un atto di vandalismo non meno grave di quello di distruggere o imbrattare un monumento. E a questo punto la colpa di chi è?