Ambiente
Erbacce o ikebana? Per il consigliere Giovanni Di Leo occorre un "cambio di sensibilità"
"Mi colpisce l' indifferenza con la quale i miei concittadini ormai guardano la nostra realtà"
Trani - venerdì 1 aprile 2022
16.16
Sulle condizioni del verde pubblico torna il consigliere comunale della Lea Giovanni Di Leo. Che usa la solita ironia per descrivere alcune situazioni di abbandono del verde anche come arredo urbano: "Alcuni concittadini non sanno cosa sia l'ikebana. È un termine giapponese che definisce l'arte delle composizioni floreali. Non mi meraviglierei di vedere delegazioni di studiosi giapponesi in visita a Trani per comprendere il significato e la tecnica utilizzata per abbellire le basi degli alberi piantati su proprietà pubblica.
A volte appaiono fiori spontanei, a volte appaiono erbacce o verdure spontanee, del tipo cicorie e sivoni, e adornano i nostri scheletriti alberi, per fornire di Trani l'immagine pubblica che in questi anni indubbiamente merita. Per abbellire ancor di più la nostra città, un'altra forma di verde si sta sviluppando lungo i cordoli dei marciapiedi, dove la natura vince la sua battaglia contro l'asfalto.
La cosa che mi colpisce è la indifferenza con la quale i miei concittadini ormai guardano la nostra realtà: sono talmente abituati al brutto che non ci fanno più caso, sono talmente abituati al degrado dell'ambiente urbano che quando si fanno piccole cose, le si esalta quasi fossero eccezionali. Insomma in questi ultimi anni ciò che dovrebbe essere fatto normalmente è diventato un caso raro, per il quale il cittadino quasi dovrebbe ringraziare.
Ritengo che occorra subito un cambio di sensibilità e mentalità, e lo dico per le nuove generazioni, affinché crescano come cittadini, cioè coloro che partecipano alla vita pubblica della comunità, e non come sudditi, cioè coloro che delle decisioni sono solo oggetto".
A volte appaiono fiori spontanei, a volte appaiono erbacce o verdure spontanee, del tipo cicorie e sivoni, e adornano i nostri scheletriti alberi, per fornire di Trani l'immagine pubblica che in questi anni indubbiamente merita. Per abbellire ancor di più la nostra città, un'altra forma di verde si sta sviluppando lungo i cordoli dei marciapiedi, dove la natura vince la sua battaglia contro l'asfalto.
La cosa che mi colpisce è la indifferenza con la quale i miei concittadini ormai guardano la nostra realtà: sono talmente abituati al brutto che non ci fanno più caso, sono talmente abituati al degrado dell'ambiente urbano che quando si fanno piccole cose, le si esalta quasi fossero eccezionali. Insomma in questi ultimi anni ciò che dovrebbe essere fatto normalmente è diventato un caso raro, per il quale il cittadino quasi dovrebbe ringraziare.
Ritengo che occorra subito un cambio di sensibilità e mentalità, e lo dico per le nuove generazioni, affinché crescano come cittadini, cioè coloro che partecipano alla vita pubblica della comunità, e non come sudditi, cioè coloro che delle decisioni sono solo oggetto".