Turismo
Estate tranese 2010, benvenuti a Sprecopoli
di Alfredo Nolasco
Trani - mercoledì 21 luglio 2010
Ormai mi sembra di sparare sulla croce rossa, ma la misura è colma. La vituperata Estate tranese, un tempo fiore all'occhiello della perla dell'Adriatico, torna puntualmente al centro delle polemiche.
Qualcuno spieghi alla comunità tranese come si possa spendere – con questi chiari di luna – una cifra così esosa, ben 500mila euro, per un cartellone di eventi estivi quasi del tutto privo di nomi altisonanti, tra l'altro ufficializzato dopo che metà stagione è già scivolata via. La notizia, per quanto da alcuni minimizzata, è clamorosa e fa seguito al flop dell'estate, da noi sbugiardato per tempo: dov'è finito il megaconcerto di Elton John? E chi ripagherà i tranesi di questa ennesima brutta figura?
L'onorevole Gabriella Carlucci, autoproclamatasi con colpevole anticipo madrina di un evento mai concepito ci spieghi, perchè l'imbarazzante mea culpa recitato dal sindaco Tarantini sulla questione, oltre che patetico, è risultato emblematico di un limite antico, di un modus operandi assai discutibile nell'organizzazione degli eventi, soprattutto dei grandi eventi, a Palazzo di Città. E questo a danno delle finanze pubbliche e in barba alle ben note vicende di sprechi rilevate dalla magistratura negli anni passati.
Verosimilmente, infastidisce il fatto che Tarantini, sotto questo aspetto, sembra ormai incorreggibile. Dopo il clamoroso autogol di cui sopra, siglato al fischio d'inizio dell'estate, è riuscito a bissare la non semplice impresa dapprima spostando l'inizio della stagione al 21 di luglio (quando si dice la programmazione…) con l'exploit finale della spesa da 500 milioni, naturalmente big esclusi. Francamente è troppo.
Non entro nel merito dei criteri di scelta degli spettacoli selezionati dall'apposita commissione (pur riservandomi un approfondimento se ne avrò tempo e modo), ma a priori so bene – e lo sottoscrivo – che si può dare giustamente spazio e continuità alle espressioni artistiche e culturali del territorio, pur con qualche grosso nome in cartellone, spendendo meno, ma molto, molto meno. Sono curioso di vedere quali reazioni ci saranno sul tema a livello politico e non solo. Sempre ammesso che Sprecopoli abbia ancora un'anima.
Alfredo Nolasco
Qualcuno spieghi alla comunità tranese come si possa spendere – con questi chiari di luna – una cifra così esosa, ben 500mila euro, per un cartellone di eventi estivi quasi del tutto privo di nomi altisonanti, tra l'altro ufficializzato dopo che metà stagione è già scivolata via. La notizia, per quanto da alcuni minimizzata, è clamorosa e fa seguito al flop dell'estate, da noi sbugiardato per tempo: dov'è finito il megaconcerto di Elton John? E chi ripagherà i tranesi di questa ennesima brutta figura?
L'onorevole Gabriella Carlucci, autoproclamatasi con colpevole anticipo madrina di un evento mai concepito ci spieghi, perchè l'imbarazzante mea culpa recitato dal sindaco Tarantini sulla questione, oltre che patetico, è risultato emblematico di un limite antico, di un modus operandi assai discutibile nell'organizzazione degli eventi, soprattutto dei grandi eventi, a Palazzo di Città. E questo a danno delle finanze pubbliche e in barba alle ben note vicende di sprechi rilevate dalla magistratura negli anni passati.
Verosimilmente, infastidisce il fatto che Tarantini, sotto questo aspetto, sembra ormai incorreggibile. Dopo il clamoroso autogol di cui sopra, siglato al fischio d'inizio dell'estate, è riuscito a bissare la non semplice impresa dapprima spostando l'inizio della stagione al 21 di luglio (quando si dice la programmazione…) con l'exploit finale della spesa da 500 milioni, naturalmente big esclusi. Francamente è troppo.
Non entro nel merito dei criteri di scelta degli spettacoli selezionati dall'apposita commissione (pur riservandomi un approfondimento se ne avrò tempo e modo), ma a priori so bene – e lo sottoscrivo – che si può dare giustamente spazio e continuità alle espressioni artistiche e culturali del territorio, pur con qualche grosso nome in cartellone, spendendo meno, ma molto, molto meno. Sono curioso di vedere quali reazioni ci saranno sul tema a livello politico e non solo. Sempre ammesso che Sprecopoli abbia ancora un'anima.
Alfredo Nolasco