Vita di città
Estate tranese, la GdF notifica quindici avvisi di conclusione delle indagini
Ad amministratori ed ex amministratori del Comune di Trani
Trani - giovedì 21 febbraio 2008
Un'altra tegola per il Comune di Trani. Torna prepotentemente di scena la vicenda legata all'organizzazione ed al pagamento degli eventi dei cartelloni estivi del 2005 e del 2006. Militari del nucleo tributi della Guardia di Finanza di Bari hanno notificato 15 avvisi di conclusione delle indagini ad amministratori ed ex amministratori del Comune, ex amministratori delle municipalizzate Amet ed Amiu e di Amet iniziative speciali.
Le quindici persone sono accusate, a vario titolo, di abusi in atti di ufficio, concussione, truffa e utilizzo di fatture false. I fatti contestati risalgono al 2005 e al 2006 e fra gli indagati ci sono l'attuale sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, gli ex assessori Mauro Scagliarini (al turismo), Nicola Quinto (alla cultura) e Sergio de Feudis (alle finanze), gli allora consiglieri comunali Carlo Laurora e Dino Marinaro, il precedente presidente di Amet, Alfonso Mangione, l'allora presidente di Amiu, Claudio Squiccimarro, e l'ex amministratore unico di AIGS (società ora messa in liquidazione) Sabino Antonino. I reati sarebbero stati commessi al fine di reperire denaro per poter pagare gli spettacoli delle stagioni estive 2005 e 2006.
I fatti, così come sarebbero andati, sono stati raccontati questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso la Procura della Repubblica. «Per il 2005 - hanno spiegato gli inquirenti - il Comune può spendere 171mila euro, mentre il cartellone allestito ne richiede 916mila. Le indagini dimostrerebbero che il sindaco ed i responsabili di Amet ed Amiu, all'insaputa dei rispettivi Consigli d'amministrazione, sottoscrivono un accordo privato nel quale c'è l'impegno delle due municipalizzate a sponsorizzare gli eventi. A luglio sarebbe stata prodotta una delibera di giunta che prevedeva una spesa di di 900mila euro per l'Estate tranese 2005, a carico di Comune e municipalizzate e senza ulteriori specificazioni. Di quella delibera non ci sarebbe più traccia. Al contrario, ce n'è un'altra, successiva, nel quale il Comune contrae un impegno di spesa limitato alle sue disponibilità (171mila euro). Il resto lo avrebbero poi pagato le due municipalizzate.
Se per Amet non vi sono problemi nello stanziare 250mila euro di sponsorizzazione, il CdA di Amiu, invece, si rifiuta, ma alla fine paga, versando 500mila euro alla società Aigs, delegata al pagamento del cartellone estivo. A questo punto - sempre secondo gli inquirenti - l'allora assessore alle finanze, Sergio de Feudis, avrebbe fatto transitare 550mila euro ad Amiu, senza delibera dell'ufficio ragioneria, per evitare qualsiasi tipo di malumore nell'azienda.
Nel 2006 invece i costi del cartellone ammontano a 730mila euro. Il Comune ne ha a disposizione solo 300mila. Il presidente dell'Amiu, Scoccimarro, comunica al CdA che deve pagare altri 150mila euro di sponsorizzazione per il cartellone estivo. Il CdA non è d'accordo. Una parte di quella somma viene versata ad Aigs da Amet. Il resto viene riconosciuto come debito fuori bilancio dal commissario prefettizio Angelo Trovato».
Le quindici persone sono accusate, a vario titolo, di abusi in atti di ufficio, concussione, truffa e utilizzo di fatture false. I fatti contestati risalgono al 2005 e al 2006 e fra gli indagati ci sono l'attuale sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, gli ex assessori Mauro Scagliarini (al turismo), Nicola Quinto (alla cultura) e Sergio de Feudis (alle finanze), gli allora consiglieri comunali Carlo Laurora e Dino Marinaro, il precedente presidente di Amet, Alfonso Mangione, l'allora presidente di Amiu, Claudio Squiccimarro, e l'ex amministratore unico di AIGS (società ora messa in liquidazione) Sabino Antonino. I reati sarebbero stati commessi al fine di reperire denaro per poter pagare gli spettacoli delle stagioni estive 2005 e 2006.
I fatti, così come sarebbero andati, sono stati raccontati questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso la Procura della Repubblica. «Per il 2005 - hanno spiegato gli inquirenti - il Comune può spendere 171mila euro, mentre il cartellone allestito ne richiede 916mila. Le indagini dimostrerebbero che il sindaco ed i responsabili di Amet ed Amiu, all'insaputa dei rispettivi Consigli d'amministrazione, sottoscrivono un accordo privato nel quale c'è l'impegno delle due municipalizzate a sponsorizzare gli eventi. A luglio sarebbe stata prodotta una delibera di giunta che prevedeva una spesa di di 900mila euro per l'Estate tranese 2005, a carico di Comune e municipalizzate e senza ulteriori specificazioni. Di quella delibera non ci sarebbe più traccia. Al contrario, ce n'è un'altra, successiva, nel quale il Comune contrae un impegno di spesa limitato alle sue disponibilità (171mila euro). Il resto lo avrebbero poi pagato le due municipalizzate.
Se per Amet non vi sono problemi nello stanziare 250mila euro di sponsorizzazione, il CdA di Amiu, invece, si rifiuta, ma alla fine paga, versando 500mila euro alla società Aigs, delegata al pagamento del cartellone estivo. A questo punto - sempre secondo gli inquirenti - l'allora assessore alle finanze, Sergio de Feudis, avrebbe fatto transitare 550mila euro ad Amiu, senza delibera dell'ufficio ragioneria, per evitare qualsiasi tipo di malumore nell'azienda.
Nel 2006 invece i costi del cartellone ammontano a 730mila euro. Il Comune ne ha a disposizione solo 300mila. Il presidente dell'Amiu, Scoccimarro, comunica al CdA che deve pagare altri 150mila euro di sponsorizzazione per il cartellone estivo. Il CdA non è d'accordo. Una parte di quella somma viene versata ad Aigs da Amet. Il resto viene riconosciuto come debito fuori bilancio dal commissario prefettizio Angelo Trovato».