Eventi e cultura
Expo 2015: la Puglia si prepara. E Trani?
Unico cenno di vita dalla Fondazione Seca. In mostra oltre 400 macchine da scrivere
Trani - giovedì 22 gennaio 2015
7.01
L'evento più atteso dell'anno, Expo 2015, è ormai alle porte. Tutta la Penisola, da Nord a Sud, è impegnata a cercare il modo migliore per accogliere e soddisfare i milioni di visitatori in arrivo. In un'ottica più vicina a noi tranesi, ben diciannove comuni del barese, due della Bat e due del tarantino sono pronti a testimoniare le eccellenti realtà culinarie della Puglia. Nessun segno di vita, tuttavia, dalla città di Trani. Tutto tace. Quasi tutto.
L'ormai ex sindaco di Trani, Luigi Riserbato, in risposta ad un intervento stampa di un'associazione di Giovani tranesi, aveva dichiarato di «aver avviato, fin dal 2013, una corrispondenza con il comune di Milano per rafforzare i legami che uniscono le città in vista dell'Expo e dare rilievo alla storia ed alla comunità tranese attraverso la particolare occasione che sarà offerta da questo grande evento». A distanza di tempo però, come affermato da Unimpresa Bat, notizie più chiare in merito non sono mai pervenute. Una città ferita, troppo impegnata a porre fine alle sue battaglie per cercare di occuparsi anche di un evento come Expo 2015.
Eppure Trani, se pur non a livello istituzionale, in qualche modo sarà presente lì a Milano. Nei padiglioni dell'arte, in particolare nella sezione dedicata al giornalismo, la Fondazione Seca si prepara a raccontare la storia della macchina da scrivere con oltre 400 pezzi, da quelle a battitura cieca a quelle per non vedenti fino ad arrivare ai primissimi computer. Una preziosa collezione che ha suscitato anche l'attenzione del critico d'arte Vittorio Sgarbi. Trani sarà pur impegnata a risolvere i suoi guai, ma intanto ci pensa la Fondazione Seca a mantenere alto il suo nome.
L'ormai ex sindaco di Trani, Luigi Riserbato, in risposta ad un intervento stampa di un'associazione di Giovani tranesi, aveva dichiarato di «aver avviato, fin dal 2013, una corrispondenza con il comune di Milano per rafforzare i legami che uniscono le città in vista dell'Expo e dare rilievo alla storia ed alla comunità tranese attraverso la particolare occasione che sarà offerta da questo grande evento». A distanza di tempo però, come affermato da Unimpresa Bat, notizie più chiare in merito non sono mai pervenute. Una città ferita, troppo impegnata a porre fine alle sue battaglie per cercare di occuparsi anche di un evento come Expo 2015.
Eppure Trani, se pur non a livello istituzionale, in qualche modo sarà presente lì a Milano. Nei padiglioni dell'arte, in particolare nella sezione dedicata al giornalismo, la Fondazione Seca si prepara a raccontare la storia della macchina da scrivere con oltre 400 pezzi, da quelle a battitura cieca a quelle per non vedenti fino ad arrivare ai primissimi computer. Una preziosa collezione che ha suscitato anche l'attenzione del critico d'arte Vittorio Sgarbi. Trani sarà pur impegnata a risolvere i suoi guai, ma intanto ci pensa la Fondazione Seca a mantenere alto il suo nome.