Politica
Fabrizio Ferrante sul palco della Leopolda
Il presidente del Consiglio comunale: «Esperienza bellissima parlare di autismo»
Trani - martedì 15 dicembre 2015
Sul palco della Leopolda di Firenze, alla prima giornata della convention voluta da Matteo Renzi, c'era anche lui venerdì scorso: Fabrizio Ferrante, presidente del Consiglio comunale di Trani e renziano della prima ora. Il giovane esponente del Pd pugliese è stato tra gli otto testimonial delle riforme e più in generale dei successi conseguiti dal governo in quest'anno. Insieme alla brindisina Teresa Bellanova (ex dalemiana, ora sottosegretario al Lavoro e 'convertita' al renzismo) che ha parlato delle crisi industriali risolte, e alla casertana Pina Picierno, chiamata a relazionare su Sud e maternità, o al candidato sindaco in pectore di Milano, Giuseppe Sala, e a Roberto Giacchetti, che ha parlato di legge elettorale, c'era appunto il tranese Fabrizio Ferrante. Il suo intervento ha riguardato le disabilità e in particolare la nuova legge sull'autismo.
«L'esperienza è stata molto emozionante», spiega Ferrante. «Per me parlare di disabilità è sempre un'esperienza bellissima, ma che dà anche molta responsabilità. Quest'anno la Leopolda è stata aperta dall'intervento di otto oratori su una tematica particolare riguardo alle azioni fatte dal governo quest'anno. Nella mia area tematica si è parlato della legge sull'autismo - spiega - la prima legge in Italia che riconosce l'autismo come una disabilità a parte, la tira fuori dal canderone delle disabilità e le dà una dignità propria. Questo è importante per la salvaguardia dei vari interventi terapedutici che l'autismo richiede. Mi era capitato di intervenire altre due volte alla Leopolda, ma su argomenti politici. Questa volta su un tema specifico, l'emozione è stata incomparabile».
Ferrante non si sottrae nemmeno ai commenti sulla mancata partecipazione del governatore pugliese, Michele Emiliano. «E' venuto una volta due anni fa», dice. «Più volte mi sono permesso di suggerirgli di venire. Ma il presidente Emiliano non ha bisogno di consigli. Bisogna anche dire che Emiliano non era l'unico presidente di Regione assente. La Puglia era comunque ben rappresentate, c'era una bella pattuglia di pugliesi. C'erano il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e c'erano altri amministratori locali come me. Credo che la Puglia sia stata rappresentata degnamente a questa manifestazione. Sono sicuro che il prossimo anno - conclude -Emiliano ci sarà».
«L'esperienza è stata molto emozionante», spiega Ferrante. «Per me parlare di disabilità è sempre un'esperienza bellissima, ma che dà anche molta responsabilità. Quest'anno la Leopolda è stata aperta dall'intervento di otto oratori su una tematica particolare riguardo alle azioni fatte dal governo quest'anno. Nella mia area tematica si è parlato della legge sull'autismo - spiega - la prima legge in Italia che riconosce l'autismo come una disabilità a parte, la tira fuori dal canderone delle disabilità e le dà una dignità propria. Questo è importante per la salvaguardia dei vari interventi terapedutici che l'autismo richiede. Mi era capitato di intervenire altre due volte alla Leopolda, ma su argomenti politici. Questa volta su un tema specifico, l'emozione è stata incomparabile».
Ferrante non si sottrae nemmeno ai commenti sulla mancata partecipazione del governatore pugliese, Michele Emiliano. «E' venuto una volta due anni fa», dice. «Più volte mi sono permesso di suggerirgli di venire. Ma il presidente Emiliano non ha bisogno di consigli. Bisogna anche dire che Emiliano non era l'unico presidente di Regione assente. La Puglia era comunque ben rappresentate, c'era una bella pattuglia di pugliesi. C'erano il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e c'erano altri amministratori locali come me. Credo che la Puglia sia stata rappresentata degnamente a questa manifestazione. Sono sicuro che il prossimo anno - conclude -Emiliano ci sarà».