Eventi e cultura

Fari a levante, di scena "Teatri Vagabondi"

Nuovo appuntamento per il cartellone estivo tranese

Per il cartellone estivo di "Estate Tranese" Fabrica Famae Teatro e Spazio O.F.F. presentano "Teatri Vagabondi", la sezione di spettacolo di Fari a levante. «Il ruolo del pubblico e la sua partecipazione all'evento teatrale sarà uno dei punti di forza di queste proposte, che si muovono dalla performance al teatro di prosa, a proposte che colpiscono con la forza della claunerie circense, o con l'intimità di un piccolo gruppo raccolto per seguire l'attore e la sua storia».

Il 25, 26 e 27 agosto 2009, in sostituzione allo spettacolo "Replay" della compagnia Fabrica Famae Teatro si terrà lo spettacolo "Briganti" scritto diretto ed interpretato da Gianfranco Berardi. L'appuntamento è presso la sala interna del Monastero di Colonna (primo piano), dalle ore 21.00, con ingresso gratuito.

Il progetto dal nome "Briganti" nasce nel febbraio 2000 attraverso un primo lavoro di ricerca prettamente storico – sociale. Studiando, leggendo e ricercando su libri di storia, su testi di autori contemporanei (uno fra tanti Tommaso Pedio), e documenti rinvenuti in biblioteche, è nata la volontà di rendere sottoforma teatrale, di descrivere attraverso la messinscena, quelle emozioni e quelle atmosfere vissute in questa prima fase del lavoro.

Il progetto infatti affronta le tematiche del brigantaggio meridionale post-unitario (1860-61); la scena si svolge in una cella delle carceri del ex- Regno delle Due Sicilie, dove, attraverso le memorie di un giovane ventiseienne caduto prigioniero in battaglia, si rivivono avvenimenti ed episodi che hanno segnato la vita delle popolazioni del Mezzogiorno d'Italia prodotti dallo scontro fra il nuovo ordine costituito e reazionari. L'intero universo dei fatti narrati trae spunto da documenti storici di vicende realmente accadute e spesso tralasciate dalla storiografia ufficiale. Ad essi, però, si miscela il mondo della tradizione orale popolare non privo di spunti fantastici.

Il testo trasforma in sogno realtà crudeli, ironizza su temi, nostro malgrado, ancora vivi, ponendo attenzione sulle radici "culturali" del problema, cercando di non cadere in una retorica politica. "L'ignoranza genera violenza, violenza genera violenza" è uno dei principi che si intende trasmettere con il lavoro. Un solo attore in scena con una sedia, cerca di manifestare un taglio di storia ancora per un certo verso negata, ancora attuale e sicuramente universale; mette in scena particolari, dettagli, racconti ispirati a precise zone o personaggi storici evitando di chiudere il tutto in una realtà spaziale circoscritta, senza alcuna narrazione filologica della storia. Scene e luoghi della memoria sono affidati al lavoro delle luci.

Alla vita di Carmine Crocco, alla quale molte biografie di eroi celebri possono essere paragonate e alle sue scorribande nelle province lucane, è liberamente ispirato il lavoro, in quanto testimone di ribellione come reazione e non rivoluzione.
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