Politica
«Ferrante è il vero nuovo che avanza»
D'Ambrosio piccona le coalizioni jurassiche. «Agglomerati litigosi e disomogenei»
Trani - mercoledì 28 marzo 2012
0.15
Non ha intenzione di candidarsi né di ricoprire in futuro ruoli in amministrazione. Tony D'Ambrosio, già assessore al turismo del Comune di Trani, segue però con un occhio di riguardo le sorti del Partito Repubblicano e di riflesso quelle del candidato sindaco sostenuto dal suo partito, Fabrizio Ferrante. «E' il vero nuovo che avanza» dice nell'intervista rilasciata al nostro portale.
D'Ambrosio spiega il concetto: «Guardando gli schieramenti di Operamolla e Riserbato – dice D'Ambrosio – mi accorgo che nulla è cambiato rispetto alle critiche che ho mosso in passato al sistema politico locale, ai jurassici. Da una parte vedo un agglomerato difforme e disomogeneo di liste, dall'altro vedo un agglomerato di persone che non si possono vedere e che hanno dimostrato in questi anni di formulare ottime enunciazioni accompagnate da pochi fatti. Ecco perché mi appassiona la sfida di Ferrante. E' l'unico che può spazzare il vecchio e che permettere alla città di voltare pagina dopo anni di politica basata sull'approssimazione, su una politica che non è politica, jurassica appunto».
Dopo un primo approccio con Triminì, il partito Repubblicano si è poi schierato a spada tratta con Ferrante. D'Ambrosio spiega questo feeling: «Ferrante è una persona in grado di emozionare e di emozionarsi, non fa promesse inutili, sa approcciarsi con tutti, ha la stoffa del leader, di quello che sa dire di no ai poteri forti, cosa che invece non riscontro negli altri candidati». Anche sul programma elettorale, D'Ambrosio testimonia una perfetta sintonia d'intenti: «Le idee son comuni e questo è un buon segnale di partenza. A nostro avviso occorrerà ricostruire un'ingegneria delle entrate, deburocratizzare la macchina comunale, riqualificare attraverso formazione ed incentivi i dipendenti del Comune, puntare su un turismo di qualità, su una reale promozione del territorio, sulla capacità di attrarre investitori anche dall'estero. Ferrante conosce alla perfezione i meccanismi amministrativi, sarebbe una guida sapiente e sicura».
D'Ambrosio spiega il concetto: «Guardando gli schieramenti di Operamolla e Riserbato – dice D'Ambrosio – mi accorgo che nulla è cambiato rispetto alle critiche che ho mosso in passato al sistema politico locale, ai jurassici. Da una parte vedo un agglomerato difforme e disomogeneo di liste, dall'altro vedo un agglomerato di persone che non si possono vedere e che hanno dimostrato in questi anni di formulare ottime enunciazioni accompagnate da pochi fatti. Ecco perché mi appassiona la sfida di Ferrante. E' l'unico che può spazzare il vecchio e che permettere alla città di voltare pagina dopo anni di politica basata sull'approssimazione, su una politica che non è politica, jurassica appunto».
Dopo un primo approccio con Triminì, il partito Repubblicano si è poi schierato a spada tratta con Ferrante. D'Ambrosio spiega questo feeling: «Ferrante è una persona in grado di emozionare e di emozionarsi, non fa promesse inutili, sa approcciarsi con tutti, ha la stoffa del leader, di quello che sa dire di no ai poteri forti, cosa che invece non riscontro negli altri candidati». Anche sul programma elettorale, D'Ambrosio testimonia una perfetta sintonia d'intenti: «Le idee son comuni e questo è un buon segnale di partenza. A nostro avviso occorrerà ricostruire un'ingegneria delle entrate, deburocratizzare la macchina comunale, riqualificare attraverso formazione ed incentivi i dipendenti del Comune, puntare su un turismo di qualità, su una reale promozione del territorio, sulla capacità di attrarre investitori anche dall'estero. Ferrante conosce alla perfezione i meccanismi amministrativi, sarebbe una guida sapiente e sicura».