Vita di città
Ferrante e la variazione urbanistica, dopo le Pagelle alcuni chiarimenti
La proposta presentata non prevede alcuna modifica nella destinazione delle aree. Ecco i dettagli
Trani - venerdì 27 settembre 2019
8.17
A proposito di quanto scritto nella rubrica de le Pagelle "Dialoghi di Trani, Corrado, De Toma, Ferrante: le pagelle", pubblicato in data 26/09/2019, a seguito di maggiori approfondimenti condotti dall'autore dell'articolo, rispetto ad alcune informazioni raccolte inizialmente, riferite nello specifico nella sezione dedicata a Fabrizio Ferrante che qui riportiamo:
"Il Nostro (previa anche segnalazione personale al sindaco prima del consiglio - che però al momento non recepiva il consiglio e andava avanti - senza dunque cercare di contrapporsi al primo cittadino, come ha malignato qualcuno, ma dandogli una dritta onde evitare brutte figure (non è un fesso FF e figuriamoci se in un momento storico come questo.... molto Vivo... va a fare operazioni del genere), il Nostro dicevamo poneva dubbi sulla mancanza di un documento che attestasse nello specifico l'ultimo passaggio di proprietà dell'area dal vecchio proprietario alla nuova società (poi saltato fuori onda) e si opponeva sostanzialmente ad un'operazione da governo di destra, piuttosto che di sinistra (la destinazione originaria dell'area sarebbe stata dedicata all'edilizia popolare - aiuto alle fasce deboli - ora si va verso il centro commerciale - provvedimento di destra in aiuto di un singolo, ossia l'imprenditore). Non più un'utilità pubblica (rivendicata dalla proprietà attuale con l'istituzione del parcheggio che però in quella zona sarebbe appannaggio dello stesso centro commerciale, più che per la collettività, data la posizione alquanto decentrata). Insomma invocavamo provvedimenti di sinistra da parte di un governo di tale parte e Ferrante ci ha provato, rischiando di passare per un nuovo dissidente ed invece secondo noi stavolta ci aveva visto giusto. Anche qualche consigliere lo ha capito e si è defilato. Il provvedimento è stato ritirato. Maria Grazia ha anche lei posto un sigillo pesante in quella direzione";
Intendiamo specificare quanto segue:
Le aree interessate dalla proposta di variante presentata al Comune di Trani, sono aree che già attualmente hanno una destinazione di edilizia residenziale e commerciale, solo diversamente dislocate da quanto proposto nella variante presentata.
In particolare, la previsione urbanistica attuale per tali aree vede in minima parte una destinazione ad edilizia residenziale convenzionata (e non edilizia popolare come erratamente riportato) e per la maggior parte una destinazione commerciale/direzionale.
La proposta di variante presentata, pertanto, non prevede alcuna modifica nella destinazione di tali aree, che mantengono la stessa esatta destinazione attuale, ma prevede esclusivamente una rimodulazione degli edifici inizialmente previsti, lasciando inalterata la quantità di edilizia convenzionata (ed il relativo prezzo di cessione degli alloggi) e la quantità di edilizia commerciale prevista, nonché la quantità di aree pubbliche da cedersi gratuitamente al Comune di Trani.
In particolare, il progetto prevede l'insediamento di due medie di strutture di vendita (non certo definibili "centro commerciale") in piena conformità al Piano del Commercio approvato dal Comune di Trani (il quale qualifica esattamente cosa è un "centro commerciale" e cosa è una "media struttura di vendita") e la realizzazione dell'edilizia convenzionata inizialmente prevista.
In nessun caso, inoltre, la proprietà ha rivendicato la "pubblica utilità" dell'opera con "l'istituzione del parcheggio…" né tanto meno ha mai inteso trasformare la destinazione originariamente prevista sull'area oggetto di intervento.
Il progetto dunque discende sempre e comunque da una proposta di imprenditori che decidono di investire e credere nel proprio territorio, che decidono di realizzare un piano perfettamente in linea con quanto inizialmente previsto in quanto non comporta una modifica nelle destinazione delle aree e nelle volumetrie già approvate, che mette a dispisizione della città oltre 17mila mq di aree a standard su cui l'Amministrazione ha piena possibilità di decidere cosa realizzare.
"Il Nostro (previa anche segnalazione personale al sindaco prima del consiglio - che però al momento non recepiva il consiglio e andava avanti - senza dunque cercare di contrapporsi al primo cittadino, come ha malignato qualcuno, ma dandogli una dritta onde evitare brutte figure (non è un fesso FF e figuriamoci se in un momento storico come questo.... molto Vivo... va a fare operazioni del genere), il Nostro dicevamo poneva dubbi sulla mancanza di un documento che attestasse nello specifico l'ultimo passaggio di proprietà dell'area dal vecchio proprietario alla nuova società (poi saltato fuori onda) e si opponeva sostanzialmente ad un'operazione da governo di destra, piuttosto che di sinistra (la destinazione originaria dell'area sarebbe stata dedicata all'edilizia popolare - aiuto alle fasce deboli - ora si va verso il centro commerciale - provvedimento di destra in aiuto di un singolo, ossia l'imprenditore). Non più un'utilità pubblica (rivendicata dalla proprietà attuale con l'istituzione del parcheggio che però in quella zona sarebbe appannaggio dello stesso centro commerciale, più che per la collettività, data la posizione alquanto decentrata). Insomma invocavamo provvedimenti di sinistra da parte di un governo di tale parte e Ferrante ci ha provato, rischiando di passare per un nuovo dissidente ed invece secondo noi stavolta ci aveva visto giusto. Anche qualche consigliere lo ha capito e si è defilato. Il provvedimento è stato ritirato. Maria Grazia ha anche lei posto un sigillo pesante in quella direzione";
Intendiamo specificare quanto segue:
Le aree interessate dalla proposta di variante presentata al Comune di Trani, sono aree che già attualmente hanno una destinazione di edilizia residenziale e commerciale, solo diversamente dislocate da quanto proposto nella variante presentata.
In particolare, la previsione urbanistica attuale per tali aree vede in minima parte una destinazione ad edilizia residenziale convenzionata (e non edilizia popolare come erratamente riportato) e per la maggior parte una destinazione commerciale/direzionale.
La proposta di variante presentata, pertanto, non prevede alcuna modifica nella destinazione di tali aree, che mantengono la stessa esatta destinazione attuale, ma prevede esclusivamente una rimodulazione degli edifici inizialmente previsti, lasciando inalterata la quantità di edilizia convenzionata (ed il relativo prezzo di cessione degli alloggi) e la quantità di edilizia commerciale prevista, nonché la quantità di aree pubbliche da cedersi gratuitamente al Comune di Trani.
In particolare, il progetto prevede l'insediamento di due medie di strutture di vendita (non certo definibili "centro commerciale") in piena conformità al Piano del Commercio approvato dal Comune di Trani (il quale qualifica esattamente cosa è un "centro commerciale" e cosa è una "media struttura di vendita") e la realizzazione dell'edilizia convenzionata inizialmente prevista.
In nessun caso, inoltre, la proprietà ha rivendicato la "pubblica utilità" dell'opera con "l'istituzione del parcheggio…" né tanto meno ha mai inteso trasformare la destinazione originariamente prevista sull'area oggetto di intervento.
Il progetto dunque discende sempre e comunque da una proposta di imprenditori che decidono di investire e credere nel proprio territorio, che decidono di realizzare un piano perfettamente in linea con quanto inizialmente previsto in quanto non comporta una modifica nelle destinazione delle aree e nelle volumetrie già approvate, che mette a dispisizione della città oltre 17mila mq di aree a standard su cui l'Amministrazione ha piena possibilità di decidere cosa realizzare.