Vita di città
Ferrante su palazzo Carcano e uffici giudiziari: «Non sottovalutiamo la situazione»
Il presidente del consiglio comunale vuole evitare i "saccheggi" delle città limitrofe
Trani - giovedì 3 luglio 2014
12.18
«Per evitare ipotesi di "saccheggio" da parte delle città limitrofe e dei "limitrofi" amministratori locali con conoscenze altolocate, occorre che l'intera classe politica tranese si faccia carico di un'emergenza che non può essere sottovalutata». A dirlo è Fabrizio Ferrante, presidente del Consiglio comunale di Trani.
Ferrante invita le forze politiche cittadine ad una attenta riflessione sullo stato dell'arte di palazzo Carcano: «L'immobile – dice il presidente – non presenta alcun tipo di criticità, né strutturali e né dal punto di vista della sicurezza statica. E' però utilizzabile solo per i locali al piano terra. Secondo stime della direzione lavori a suo tempo incaricata, le somme necessarie per il completamento funzionale del palazzo oscillerebbero dai 2.500.000 euro ai 2.800.000 euro, a cui vanno aggiunti altri 500.000 euro per interventi di adeguamento alle intervenute norme sismiche che disciplinano le cosiddette strutture strategiche. La dimensione dell'immobile, la sua natura tipologica e la sua localizzazione comportano che le somme necessarie per il completamento funzionale siano giustificabili e coerenti con il recupero di un immobile vincolato come bene architettonico. Del tutto chiara è anche la finalità di poter fornire risposte alla impellente necessità di spazi per gli uffici giudiziari, evitando così il ricorso ad immobili di proprietà privata in conseguenza della duratura emergenza».
«La somma prevista nel piano delle opere pubbliche per il 2015 – prosegue Ferrante – è di 1.110.000 euro ed è riferita, probabilmente, ad un ulteriore lotto per il completamento parziale del primo piano. A mio avviso l'intervento deve essere realizzato unitariamente e completamente, per cui, fermo restando l'anno programmato, è necessario aumentare l'importo da 1.110.000 euro a 3.300.000 euro, da finanziarsi con mutuo e con avanzo di amministrazione dell'anno 2013». «Si tratta – conclude il presidente del Consiglio comunale - di un impegno di natura amministrativa, ma anche di natura politica, essendo necessario ed opportuno esprimere, anche al di fuori dei nostri confini territoriali, la ferma volontà di non voler abdicare al ruolo della città di Trani quale polo giudiziario. Mi auguro che ci sia l'impegno da parte di tutti nel farlo nel prossimo Consiglio comunale».
Ferrante invita le forze politiche cittadine ad una attenta riflessione sullo stato dell'arte di palazzo Carcano: «L'immobile – dice il presidente – non presenta alcun tipo di criticità, né strutturali e né dal punto di vista della sicurezza statica. E' però utilizzabile solo per i locali al piano terra. Secondo stime della direzione lavori a suo tempo incaricata, le somme necessarie per il completamento funzionale del palazzo oscillerebbero dai 2.500.000 euro ai 2.800.000 euro, a cui vanno aggiunti altri 500.000 euro per interventi di adeguamento alle intervenute norme sismiche che disciplinano le cosiddette strutture strategiche. La dimensione dell'immobile, la sua natura tipologica e la sua localizzazione comportano che le somme necessarie per il completamento funzionale siano giustificabili e coerenti con il recupero di un immobile vincolato come bene architettonico. Del tutto chiara è anche la finalità di poter fornire risposte alla impellente necessità di spazi per gli uffici giudiziari, evitando così il ricorso ad immobili di proprietà privata in conseguenza della duratura emergenza».
«La somma prevista nel piano delle opere pubbliche per il 2015 – prosegue Ferrante – è di 1.110.000 euro ed è riferita, probabilmente, ad un ulteriore lotto per il completamento parziale del primo piano. A mio avviso l'intervento deve essere realizzato unitariamente e completamente, per cui, fermo restando l'anno programmato, è necessario aumentare l'importo da 1.110.000 euro a 3.300.000 euro, da finanziarsi con mutuo e con avanzo di amministrazione dell'anno 2013». «Si tratta – conclude il presidente del Consiglio comunale - di un impegno di natura amministrativa, ma anche di natura politica, essendo necessario ed opportuno esprimere, anche al di fuori dei nostri confini territoriali, la ferma volontà di non voler abdicare al ruolo della città di Trani quale polo giudiziario. Mi auguro che ci sia l'impegno da parte di tutti nel farlo nel prossimo Consiglio comunale».