Politica
Festa democratica, oggi ultimo giorno di dibattiti
Immigrazione e Pd locale gli argomenti odierni
Trani - domenica 20 settembre 2015
7.07
Si conclude oggi la tre giorni di dibattiti organizzati dal Laboratorio Democratico in occasione della Festa Nazionale, discussioni pubbliche che hanno riguardato la questione meridionale nel mondo dell'interdipendenza.
Ieri è stato ospite della manifestazione Gianni Pittella, presidente del gruppo S&D al Parlamento europeo, e in tarda mattinata presso Palazzo San Giorgio si è tenuta l'assemblea nazionale. Nel pomeriggio si è parlato di "Essere giovani nel sud, come riprendersi il futuro"; Pse un partito riformista per cambiare l'Europa; welfare e lavoro; questione meridionale e mediterranea. Oggi, invece, dalle ore 11.00 si parlerà di "Immigrazioni, uomini e non bestie. L'Europa si è svegliata", mentre alle 17.30 si discuterà del "Pd nel governo locale: buone pratiche amministrative e riforme senza spesa". In questi giorni di dibattiti la questione meridionale è stata affrontata nel contesto degli squilibri che riguardano lo sviluppo, negato o ingiusto, soprattutto nella regione mediterranea. Si è trattato, anche in quest'occasione, di promuovere una riflessione collettiva sul nesso inscindibile che deve esistere tra crescita e solidarietà, per realizzare l'eguaglianza sostanziale e fare del Mediterraneo "un mare di pace".
Presente ai dibattiti anche il Prof. Aldo Berlinguer, assessore alle infrastrutture, opere pubbliche, ambiente e territorio della Giunta Regionale della Basilicata: «Il sud è terra di grandi risorse, è un bacino che deve essere concepito come una grande macroregione. Sei regioni stanno guardando insieme ad una strategia per difendere l'Adriatico e questo è un fatto inedito. Ci ritroveremo a breve di nuovo per discutere i temi dell'occupazione, delle infrastrutture, fiscali e dello sviluppo. Le regioni del sud stanno portando delle idee nuove sul piano nazionale». Berlinguer ha parlato del problema infrastrutture che limitano di fatto lo sviluppo del turismo nel meridione: «Da Bari a Crotone non c'è un aeroporto, quando al Nord ce ne sono a distanza di 30 minuti: questo è inaccettabile perché significa relegare il sud ad una condizione di marginalità. Bisogna puntare sulle infrastrutture».
Ieri è stato ospite della manifestazione Gianni Pittella, presidente del gruppo S&D al Parlamento europeo, e in tarda mattinata presso Palazzo San Giorgio si è tenuta l'assemblea nazionale. Nel pomeriggio si è parlato di "Essere giovani nel sud, come riprendersi il futuro"; Pse un partito riformista per cambiare l'Europa; welfare e lavoro; questione meridionale e mediterranea. Oggi, invece, dalle ore 11.00 si parlerà di "Immigrazioni, uomini e non bestie. L'Europa si è svegliata", mentre alle 17.30 si discuterà del "Pd nel governo locale: buone pratiche amministrative e riforme senza spesa". In questi giorni di dibattiti la questione meridionale è stata affrontata nel contesto degli squilibri che riguardano lo sviluppo, negato o ingiusto, soprattutto nella regione mediterranea. Si è trattato, anche in quest'occasione, di promuovere una riflessione collettiva sul nesso inscindibile che deve esistere tra crescita e solidarietà, per realizzare l'eguaglianza sostanziale e fare del Mediterraneo "un mare di pace".
Presente ai dibattiti anche il Prof. Aldo Berlinguer, assessore alle infrastrutture, opere pubbliche, ambiente e territorio della Giunta Regionale della Basilicata: «Il sud è terra di grandi risorse, è un bacino che deve essere concepito come una grande macroregione. Sei regioni stanno guardando insieme ad una strategia per difendere l'Adriatico e questo è un fatto inedito. Ci ritroveremo a breve di nuovo per discutere i temi dell'occupazione, delle infrastrutture, fiscali e dello sviluppo. Le regioni del sud stanno portando delle idee nuove sul piano nazionale». Berlinguer ha parlato del problema infrastrutture che limitano di fatto lo sviluppo del turismo nel meridione: «Da Bari a Crotone non c'è un aeroporto, quando al Nord ce ne sono a distanza di 30 minuti: questo è inaccettabile perché significa relegare il sud ad una condizione di marginalità. Bisogna puntare sulle infrastrutture».