Fiaccolata per le vittime di Nassiriya

Si è svolta, come previsto, il giorno 2 Maggio alle ore 20 circa, la veglia di preghiera per ricordare ed onorare i militari italiani tragicamente caduti in Iraq. Una iniziativa volutamente silenziosa, senza clamore, a testimonianza del profondo dolore del mondo giovanile per quanto accaduto a Nassiriya. I ragazzi di AG, mostrando tante bandiere tricolori, riunitisi intorno alla stele di Piazza Caduti di Nassiriya, hanno letto brevi messaggi di cordoglio, di solidarietà nei confronti delle famiglie degli eroi italiani. Un momento toccante che ha coinvolto i cittadini del quartiere e i passanti, i quali hanno voluto perder parte attivamente al momento di raccoglimento. Una iniziativa senza bandiere di partito ma solo con il vessillo dell'Italia che oggi rappresenta la patria, il sentimento nazionale e rende tutti i cittadini orgogliosi di vivere in questo nobile paese.
«Oggi - ha dichiarato il Presidente Provinciale di AG, Fabrizio Sotero - è un giorno di lutto per tutti noi, per tutto il popolo italiano, il nostro saluto più fiero e commosso va a Carlo De Trizio, Nicola Ciardelli e Franco Lattanzio, figure eroiche e costruttori di pace nella terra martoriata dell'Iraq. Il nostro messaggio parte da qui, da questa Piazza intitolata alle vittime di Nassiriya che dimostra la partecipazione della nostra città al dolore immenso che ha colpito le famiglie dei nostri compatrioti che hanno dato la vita per l'Italia.»
L'iniziativa si è conclusa poi con l'apposizione di una corona di fiori davanti alla stele che ricorda il sacrificio dei militari a Nassiriya accompagnata da un pensiero scritto dai ragazzi di Ag che recita testualmente "Non ci sono più. Per sempre, separati da noi da un vile atto terroristico. Però fanno parte di noi, erano i nostri fratelli. Erano i migliori. L'amore li ha impressi nella memoria del popolo, che non dimenticherà più il loro sacrificio e li manterrà giovani e sorridenti, con speranza e fede, per sempre. Essi erano i ragazzi di Nassiriya". Grazie Carlo, Franco e Nicola.