Enti locali
Fini o Berlusconi? Tarantini sta con i tranesi
La replica del sindaco all'ultimo numero di "Chiaro e Tondo"
Trani - martedì 22 settembre 2009
Gentile Giovanni, ti rispondo con un ritardo spero giustificabile, dovuto alla "compressione" spazio temporale che ho subito in questa ripresa settembrina densa di avvenimenti e che ancora è in corso. Dovremmo definirlo "settembre tranese", questo periodo che vede la nostra Città iperattiva sul fronte delle manifestazioni che ormai si ripropongono ogni anno, con sempre crescente successo. Come vedi la tensione verso la propensione turistico - culturale ci ha portato ad operare come si dice in gergo "destagionalizzando" gli eventi, tanto che il settembre tranese è interessante quanto l'agosto ed il luglio. Settimana ebraica, scampoli di Trani in scena, mostre e concerti, ed infine i Dialoghi danno la dimensione di una Città aperta, viva ed attraente dal punto di vista turistico e culturale.
Ma veniamo al dunque. Quando scrissi quella nota sulla mia adesione al PDL, esaltai ciò che ritengo sia il valore aggiunto di questa realtà politica del nostro Paese: l'importanza della territorialità nell'evoluzione della Politica. Il radicamento al territorio, ha avuto evidenti riscontri nelle ultime competizioni, e solo gli stolti ormai lo negano. Un PDL legato al territorio è una forza che, con il tempo si affranca dalle leadership nazionali intese come unico polo di attrazione del consenso, facendo emergere dal basso, dai cittadini le necessità programmatiche che guidano le scelte politiche più complesse. Territorio non necessariamente legato alle categorie del nordismo o del suddismo. Piuttosto ancorato alle peculiarità distrettuali – siano esse economiche, culturali o sociali-, che si stanno dimostrando la vera novità di questa fase politica che stiamo vivendo. I cofondatori del PDL hanno un grande merito: sono due leader che posseggono indiscusse qualità ed un insostituibile carisma con il quale, non solo ci hanno condotto al successo, ma hanno creato una classe dirigente territoriale responsabile e concretamente proiettata nel dare risposte certe alle esigenze degli italiani. Ma quando mi chiedi Pinuccio Tarantini con chi sta, non devi dimenticare che chi scrive è il Sindaco votato da molti tranesi ma che, de facto, diventa il Sindaco di tutti i tranesi ed è per questo obbligato a stare con se stesso.
Io faccio il Sindaco di una bellissima Città che ha degli straordinari ed operosi cittadini; ha anche problemi, come tutti i luoghi del mondo in questa epoca. Chi mi ha votato lo ha fatto si, per scelta politica e per i valori che rappresenta la mia umile persona, ma mi ha affidato un peso di una responsabilità enorme: governare Trani nel miglior modo possibile. Io devo loro la massima attenzione e dedizione. Ed il territorio è il mio campo di azione. Devo giocare in questo campo la mia partita, perché essi, i miei elettori mi chiederanno: cosa hai fatto per noi e la nostra Città? Non mi chiederanno se sto con Fini o Berlusconi. Ed in ogni caso anche se stessi con l'uno o con l'altro il mio operato sarebbe giudicato per quello che avrò fatto. Ergo, Pinuccio Tarantini sta nel PDL, il più grande partito d'Italia, ma soprattutto… sta con i tranesi.
Dott. Giuseppe Tarantini, Il Sindaco
Ma veniamo al dunque. Quando scrissi quella nota sulla mia adesione al PDL, esaltai ciò che ritengo sia il valore aggiunto di questa realtà politica del nostro Paese: l'importanza della territorialità nell'evoluzione della Politica. Il radicamento al territorio, ha avuto evidenti riscontri nelle ultime competizioni, e solo gli stolti ormai lo negano. Un PDL legato al territorio è una forza che, con il tempo si affranca dalle leadership nazionali intese come unico polo di attrazione del consenso, facendo emergere dal basso, dai cittadini le necessità programmatiche che guidano le scelte politiche più complesse. Territorio non necessariamente legato alle categorie del nordismo o del suddismo. Piuttosto ancorato alle peculiarità distrettuali – siano esse economiche, culturali o sociali-, che si stanno dimostrando la vera novità di questa fase politica che stiamo vivendo. I cofondatori del PDL hanno un grande merito: sono due leader che posseggono indiscusse qualità ed un insostituibile carisma con il quale, non solo ci hanno condotto al successo, ma hanno creato una classe dirigente territoriale responsabile e concretamente proiettata nel dare risposte certe alle esigenze degli italiani. Ma quando mi chiedi Pinuccio Tarantini con chi sta, non devi dimenticare che chi scrive è il Sindaco votato da molti tranesi ma che, de facto, diventa il Sindaco di tutti i tranesi ed è per questo obbligato a stare con se stesso.
Io faccio il Sindaco di una bellissima Città che ha degli straordinari ed operosi cittadini; ha anche problemi, come tutti i luoghi del mondo in questa epoca. Chi mi ha votato lo ha fatto si, per scelta politica e per i valori che rappresenta la mia umile persona, ma mi ha affidato un peso di una responsabilità enorme: governare Trani nel miglior modo possibile. Io devo loro la massima attenzione e dedizione. Ed il territorio è il mio campo di azione. Devo giocare in questo campo la mia partita, perché essi, i miei elettori mi chiederanno: cosa hai fatto per noi e la nostra Città? Non mi chiederanno se sto con Fini o Berlusconi. Ed in ogni caso anche se stessi con l'uno o con l'altro il mio operato sarebbe giudicato per quello che avrò fatto. Ergo, Pinuccio Tarantini sta nel PDL, il più grande partito d'Italia, ma soprattutto… sta con i tranesi.
Dott. Giuseppe Tarantini, Il Sindaco