Cronaca
Flora e Fasano, uno sputtanamento totale
Il video con Morisco fa il giro d'Italia. E i tifosi del Trani gongolano. Tisci: «Brutta storia»
Trani - venerdì 11 febbraio 2011
15.22
Uno sputtanamento totale. I nostri lettori ci scusino per il termine, ma non ce ne vengono in mente altri per raccontare quanto sta accadendo al Fasano dell'ex presidente della Fortis, Antonio Flora, travolto in un ciclone causato da uno dei più stretti collaboratori del patron barese, il direttore sportivo Vito Morisco, protagonista del video che sta facendo il giro delle tv nazionali. Da Sky a Studio Aperto, le immagini della conversazione tra Morisco ed il giocatore del San Paolo Bari, Junior de Camargo, per cercare di ammorbidire la gara tra Fasano e San Paolo hanno trovato spazio in tutti i telegiornali sportivi del paese.
Ieri pomeriggio la famiglia Flora ha tenuto una conferenza stampa a Fasano per cercare di difendersi dalle accuse di tentata corruzione: «Riteniamo di non aver compiuto alcun tipo di illecito – ha detto Flora senior ai cronisti – e siamo pronti a difenderci in tutte le sedi, convinti che, alla fine, ne usciremo a testa alta». La palla adesso passa alla procura federale. Se l'illecito c'è stato, per il Fasano saranno dolori.
Su Facebook, intanto, i tifosi del Trani hanno sfogato l'odio represso nei confronti del vecchio presidente, fuggito a Fasano a metà stagione. Video taggati a ripetizione, frasi di scherno («Flora, ti piace vincere facile? bongi bongi bo bo bo»), qualcuno ha addirittura suggerito all'attuale presidente della Fortis, Alberto Altieri, di tesserare Junior de Camargo, il calciatore che col suo video, ha messo a nudo uno spaccato significativo del malcostume che si cela nei campionati dilettantistici.
La nostra redazione ha contatto il presidente del comitato regionale, Vito Tisci con cui Flora, lo scorso anno, ebbe un duro scambio di opinioni costato all'ex presidente tranese un'inibizione di alcuni mesi. «Per questa brutta storia il mio telefono sta squillando in continuazione. Il filmato non l'ho visto e non lo voglio vedere. Ho trasferito tutto alla procura federale, sarà compito loro accertare se c'è stato o meno illecito. Per il nostro calcio non è un bello spot, certe cose non dovrebbero mai accadere». Tisci si augura che si faccia chiarezza subito. «Solitamente, le denunce di illecito hanno una corsia preferenziale. Confido nella rapidità della procura. Le eventuali sanzioni dipendono dalla gravità dell'illecito, se dimostrato: si può andare dalla penalizzazione di punti alla radiazione. Parlare di questo, oggi, è assolutamente prematuro. Bisogna andar cauti e lasciare lavorare gli organi preposti».
Ieri pomeriggio la famiglia Flora ha tenuto una conferenza stampa a Fasano per cercare di difendersi dalle accuse di tentata corruzione: «Riteniamo di non aver compiuto alcun tipo di illecito – ha detto Flora senior ai cronisti – e siamo pronti a difenderci in tutte le sedi, convinti che, alla fine, ne usciremo a testa alta». La palla adesso passa alla procura federale. Se l'illecito c'è stato, per il Fasano saranno dolori.
Su Facebook, intanto, i tifosi del Trani hanno sfogato l'odio represso nei confronti del vecchio presidente, fuggito a Fasano a metà stagione. Video taggati a ripetizione, frasi di scherno («Flora, ti piace vincere facile? bongi bongi bo bo bo»), qualcuno ha addirittura suggerito all'attuale presidente della Fortis, Alberto Altieri, di tesserare Junior de Camargo, il calciatore che col suo video, ha messo a nudo uno spaccato significativo del malcostume che si cela nei campionati dilettantistici.
La nostra redazione ha contatto il presidente del comitato regionale, Vito Tisci con cui Flora, lo scorso anno, ebbe un duro scambio di opinioni costato all'ex presidente tranese un'inibizione di alcuni mesi. «Per questa brutta storia il mio telefono sta squillando in continuazione. Il filmato non l'ho visto e non lo voglio vedere. Ho trasferito tutto alla procura federale, sarà compito loro accertare se c'è stato o meno illecito. Per il nostro calcio non è un bello spot, certe cose non dovrebbero mai accadere». Tisci si augura che si faccia chiarezza subito. «Solitamente, le denunce di illecito hanno una corsia preferenziale. Confido nella rapidità della procura. Le eventuali sanzioni dipendono dalla gravità dell'illecito, se dimostrato: si può andare dalla penalizzazione di punti alla radiazione. Parlare di questo, oggi, è assolutamente prematuro. Bisogna andar cauti e lasciare lavorare gli organi preposti».