Enti locali
Fondi per impianti a biomasse: chiamata del Gal
Disponibili 187mila euro per imprenditori agricoli. Gli interessati hanno 3 giorni di tempo per compilare un questionario
BAT - sabato 16 marzo 2013
15.07
Il Gal Ponte Lama, nell'ambito del suo piano di sviluppo locale, è assegnatario di risorse finanziarie funzionali alla realizzazione di impianti per la produzione e vendita di energia da biomasse a valere sull'azione 5 della misura 311. In particolare, al Gal Ponte Lama sono state assegnate risorse pubbliche per 187.221 euro.
Gli impianti per la produzione di biomasse possono usufruire di finanziamenti pubblici per la loro realizzazione che sono cumulabili con il conto energia solo se detto finanziamento pubblico non supera il 40% in conto capitale. In pratica con le risorse pubbliche disponibili per il Gal Ponte Lama sulla misura 311 si potrebbe finanziarie un solo impianto per la produzione di energia da biomasse per una spesa ammissibile massima pari ad 468.052 euro.
I beneficiari della misura sono esclusivamente gli imprenditori agricoli in forma singola o associata e le attività svolte dai soggetti richiedenti, attestate dalla visura camerale, devono essere esclusivamente le attività agricole ricomprese nella categoria principale A della classificazione Istat Ateco 2007 e le attività connesse alle attività agricole.
Negli impianti eventualmente finanziati possono essere utilizzate unicamente le biomasse di seguito elencate: residui di campo delle aziende agricole; sottoprodotti derivati dall'espianto di colture arboree; paglia, pula, stocchi; effluenti zootecnici; stallatico; fieni e trucioli da lettiera; sottoprodotti della gestione del bosco; residui dalla manutenzione del verde; sottoprodotti della trasformazione delle olive; sottoprodotti della trasformazione dell'uva; sottoprodotti della trasformazione del pomodoro; sottoprodotti della trasformazione di ortaggi e della frutta; sottoprodotti della lavorazione della birra; sottoprodotti della lavorazione dei cereali, di frutti e semi oleosi, della trasformazione delle barbabietole da zucchero; panello di spremitura di alga; sottoprodotti dell'industria della panificazione, della pasta alimentare, dell'industria dolciaria, della torrefazione del caffè.
Si evidenzia, inoltre, che il 50% in peso della biomassa necessaria ad assicurare il funzionamento a regime dell'impianto deve provenire da filiera corta, ossia da luoghi di produzione e origine ubicati all'interno di un raggio di 70 chilometri dall'impianto di utilizzazione; deve provenire da una disponibilità di biomassa ottenuta nell'ambito di intese di filiera o contratti quadro ai sensi degli articoli 9 e 10 del decreto legislativo 102 del 27 maggio 2005.
Per essere considerate attività agricole connesse, la produzione e la cessione di energia da biomasse devono rispettare le condizioni di utilizzo prevalente dei prodotti provenienti dall'azienda agricola rispetto a quelli acquistati da terzi, quindi il 51% delle biomasse che alimentano l'impianto devono essere di produzione dell'azienda agricola proponente.
Sulla base di queste indicazioni il Consiglio di amministrazione del Gal Ponte Lama, nelle more dell'eventuale pubblicazione del bando, ha deciso di effettuare una ricognizione per verificare se sul territorio esistono delle aziende agricole in forma singola o associata che, con le caratteristiche sopra indicate, possono avere interesse all'utilizzo degli aiuti per la realizzazione di un impianto per la produzione e vendita di energia da biomasse.
Gli interessati hanno 3 giorni di tempo per compilare il questionario allegato sul sito del Gal Ponte Lama (www.galpontelama.it).
Gli impianti per la produzione di biomasse possono usufruire di finanziamenti pubblici per la loro realizzazione che sono cumulabili con il conto energia solo se detto finanziamento pubblico non supera il 40% in conto capitale. In pratica con le risorse pubbliche disponibili per il Gal Ponte Lama sulla misura 311 si potrebbe finanziarie un solo impianto per la produzione di energia da biomasse per una spesa ammissibile massima pari ad 468.052 euro.
I beneficiari della misura sono esclusivamente gli imprenditori agricoli in forma singola o associata e le attività svolte dai soggetti richiedenti, attestate dalla visura camerale, devono essere esclusivamente le attività agricole ricomprese nella categoria principale A della classificazione Istat Ateco 2007 e le attività connesse alle attività agricole.
Negli impianti eventualmente finanziati possono essere utilizzate unicamente le biomasse di seguito elencate: residui di campo delle aziende agricole; sottoprodotti derivati dall'espianto di colture arboree; paglia, pula, stocchi; effluenti zootecnici; stallatico; fieni e trucioli da lettiera; sottoprodotti della gestione del bosco; residui dalla manutenzione del verde; sottoprodotti della trasformazione delle olive; sottoprodotti della trasformazione dell'uva; sottoprodotti della trasformazione del pomodoro; sottoprodotti della trasformazione di ortaggi e della frutta; sottoprodotti della lavorazione della birra; sottoprodotti della lavorazione dei cereali, di frutti e semi oleosi, della trasformazione delle barbabietole da zucchero; panello di spremitura di alga; sottoprodotti dell'industria della panificazione, della pasta alimentare, dell'industria dolciaria, della torrefazione del caffè.
Si evidenzia, inoltre, che il 50% in peso della biomassa necessaria ad assicurare il funzionamento a regime dell'impianto deve provenire da filiera corta, ossia da luoghi di produzione e origine ubicati all'interno di un raggio di 70 chilometri dall'impianto di utilizzazione; deve provenire da una disponibilità di biomassa ottenuta nell'ambito di intese di filiera o contratti quadro ai sensi degli articoli 9 e 10 del decreto legislativo 102 del 27 maggio 2005.
Per essere considerate attività agricole connesse, la produzione e la cessione di energia da biomasse devono rispettare le condizioni di utilizzo prevalente dei prodotti provenienti dall'azienda agricola rispetto a quelli acquistati da terzi, quindi il 51% delle biomasse che alimentano l'impianto devono essere di produzione dell'azienda agricola proponente.
Sulla base di queste indicazioni il Consiglio di amministrazione del Gal Ponte Lama, nelle more dell'eventuale pubblicazione del bando, ha deciso di effettuare una ricognizione per verificare se sul territorio esistono delle aziende agricole in forma singola o associata che, con le caratteristiche sopra indicate, possono avere interesse all'utilizzo degli aiuti per la realizzazione di un impianto per la produzione e vendita di energia da biomasse.
Gli interessati hanno 3 giorni di tempo per compilare il questionario allegato sul sito del Gal Ponte Lama (www.galpontelama.it).