Eventi e cultura
Forum della Salute, oggi giornata dedicata ai giovani
Presentati tutti i nuovi servizi della Asl Bat per la cura dei disturbi giovanili
Trani - venerdì 16 ottobre 2015
12.54
La seconda (e ultima) giornata del Forum della Salute, oggi, si è aperta con un evento dedicato al mondo dei giovani. Ma è stata anche la giornata dedicata ai giochi e allo svago dei più piccoli, che tra piazza Quercia e piazza Plebiscito si sono cimentati in partite di calcio, basket, pallavolo e altre attività sportiva sotto l'egida del Coni.
All'interno di Palazzo San Giorgio, invece, dopo due interventi dedicati alle dipendenze comportamentali e da sostanze, sono stati presentati alcuni servizi aziendali di recente attivazione che hanno l'obiettivo di rispondere alle esigenze delle fasce più giovani della popolazione.
"L'isola che c'è" è un servizio di assistenza della psicosi all'esordio realizzato ad Andria dal centro di salute mentale, in collaborazione con il consultorio diocesano e il Comune. In pochi mesi di attività il servizio ha già preso in carica 15 pazienti di età compresa tra i 18 e i 25 anni: le attività di sostegno psicologico e assistenza vengono svolte presso il consultorio diocesano cioè in un ambiente neutro che può facilitare l'apertura e il dialogo. L'attivazione del servizio nasce dalla convinzione che più precoce è l'assistenza psicologica a casi di disagio e meno probabile è l'insorgenza di psicosi conclamate.
Il servizio "disturbi del comportamento alimentare" è attivo, invece, presso il dipartimento di salute mentale da soli 10 mesi e ha già preso in carica 41 pazienti: 10 hanno meno di 18 anni, 10 hanno tra i 18 e i 25 anni mentre gli altri hanno una età variabile fino ai 55. Nella maggior parte dei casi i disturbi del comportamento alimentare collegati a problemi psichiatrici si manifestano nelle donne: i casi maggiori sono di anoressia.
E' in fase di attivazione, poi, un servizio di "inserimento eterofamiliare supportato di adulti sofferenti di disturbi psichici", che consentirà sul territorio della provincia Bat l'inserimento in famiglie eterologhe di pazienti affetti da patologie psichiatriche. Si è conclusa la fase di formazione del personale afferente al Dipartimento di Salute Mentale che dovrà supportare le famiglie e gli ospiti che aderiranno al progetto
Con il progetto Cat (centro territoriale per l'autismo), inoltre, la Asl Bt propone un modello nuovo di presa in carico e di gestione dei soggetti autistici. Il servizio fa riferimento alla Neuropsichiatria Infantile del Dipartimento di Salute Mentale e viene realizzato in collaborazione con l'Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici). Il modello di presa in carica del paziente autistico, sia in età evolutiva che in età adulta, prevede la diagnosi precoce, l'individuazione dello stato di handicap, l'attivazione dell'assistenza educativa scolastica, la formulazione di un progetto abilitativo individualizzato, l'attuazione e la verifica dei programmi abilitativi, l'attivazione di interventi educativi ambulatoriali e/o domiciliari e il monitoraggio degli stessi. L'attivazione del Cat permetterà di migliorare il secondo livello della presa in carico: al primo livello di individuazione della diagnosi e di avvio del programma individuale si aggiunge un secondo livello di approfondimento diagnostico e di progettazione abilitativa mirata svolto in rete dalla Neuropsichiatria infantile e dalla Riabilitazione in collaborazione con l'Angsa.
«Abbiamo fortemente voluto dedicare uno spazio specifico ai giovani, alle problematiche che li toccano più da vicino e ai servizi attivati di recente – ha spiegato il dg della Asl Bat, Ottavio Narracci – abbiamo il dovere di mantenerci al passo con le esigenze di assistenza e cura espresse da questa fascia di popolazione. Alla conferenza di oggi hanno partecipato anche diversi studenti provenienti da tutta la provincia, grazie alla sensibilità di molti docenti e dirigenti scolastici. La scuola, come tutte le altre istituzioni restano dei punti di riferimento importanti con i quali interagire, dialogare e costruire reti di risposte sempre più adeguate».
All'interno di Palazzo San Giorgio, invece, dopo due interventi dedicati alle dipendenze comportamentali e da sostanze, sono stati presentati alcuni servizi aziendali di recente attivazione che hanno l'obiettivo di rispondere alle esigenze delle fasce più giovani della popolazione.
"L'isola che c'è" è un servizio di assistenza della psicosi all'esordio realizzato ad Andria dal centro di salute mentale, in collaborazione con il consultorio diocesano e il Comune. In pochi mesi di attività il servizio ha già preso in carica 15 pazienti di età compresa tra i 18 e i 25 anni: le attività di sostegno psicologico e assistenza vengono svolte presso il consultorio diocesano cioè in un ambiente neutro che può facilitare l'apertura e il dialogo. L'attivazione del servizio nasce dalla convinzione che più precoce è l'assistenza psicologica a casi di disagio e meno probabile è l'insorgenza di psicosi conclamate.
Il servizio "disturbi del comportamento alimentare" è attivo, invece, presso il dipartimento di salute mentale da soli 10 mesi e ha già preso in carica 41 pazienti: 10 hanno meno di 18 anni, 10 hanno tra i 18 e i 25 anni mentre gli altri hanno una età variabile fino ai 55. Nella maggior parte dei casi i disturbi del comportamento alimentare collegati a problemi psichiatrici si manifestano nelle donne: i casi maggiori sono di anoressia.
E' in fase di attivazione, poi, un servizio di "inserimento eterofamiliare supportato di adulti sofferenti di disturbi psichici", che consentirà sul territorio della provincia Bat l'inserimento in famiglie eterologhe di pazienti affetti da patologie psichiatriche. Si è conclusa la fase di formazione del personale afferente al Dipartimento di Salute Mentale che dovrà supportare le famiglie e gli ospiti che aderiranno al progetto
Con il progetto Cat (centro territoriale per l'autismo), inoltre, la Asl Bt propone un modello nuovo di presa in carico e di gestione dei soggetti autistici. Il servizio fa riferimento alla Neuropsichiatria Infantile del Dipartimento di Salute Mentale e viene realizzato in collaborazione con l'Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici). Il modello di presa in carica del paziente autistico, sia in età evolutiva che in età adulta, prevede la diagnosi precoce, l'individuazione dello stato di handicap, l'attivazione dell'assistenza educativa scolastica, la formulazione di un progetto abilitativo individualizzato, l'attuazione e la verifica dei programmi abilitativi, l'attivazione di interventi educativi ambulatoriali e/o domiciliari e il monitoraggio degli stessi. L'attivazione del Cat permetterà di migliorare il secondo livello della presa in carico: al primo livello di individuazione della diagnosi e di avvio del programma individuale si aggiunge un secondo livello di approfondimento diagnostico e di progettazione abilitativa mirata svolto in rete dalla Neuropsichiatria infantile e dalla Riabilitazione in collaborazione con l'Angsa.
«Abbiamo fortemente voluto dedicare uno spazio specifico ai giovani, alle problematiche che li toccano più da vicino e ai servizi attivati di recente – ha spiegato il dg della Asl Bat, Ottavio Narracci – abbiamo il dovere di mantenerci al passo con le esigenze di assistenza e cura espresse da questa fascia di popolazione. Alla conferenza di oggi hanno partecipato anche diversi studenti provenienti da tutta la provincia, grazie alla sensibilità di molti docenti e dirigenti scolastici. La scuola, come tutte le altre istituzioni restano dei punti di riferimento importanti con i quali interagire, dialogare e costruire reti di risposte sempre più adeguate».