Eventi e cultura
Franz Brunetti ospite della Biblioteca Comunale di Trani
Il professore ha esposto il suo ultimo lavoro intellettuale su Giuseppe Davanzati
Trani - sabato 6 settembre 2014
6.11
Franz Brunetti, emerito professore dell'Università di Pavia ed ex Consigliere Comunale di Trani nel 1960, ha inaugurato ieri, con un suo studio sul prelato tranese Giuseppe Davanzati, la seconda parte degli eventi culturali in programma per l'anno 2014 alla Biblioteca Comunale Giovanni Bovio di Trani.
Un evento teso ad esaltare una figura ecclesiastica e dotta del 700 che, proprio per la sua cultura illuminista, ha cambiato il "modus vivendi" del clero cittadino. Tanti i viaggi e gli anni di ricerche spesi da Franz Brunetti prima di esporre questo suo lavoro intellettuale: «Ho iniziato a lavorare intorno a questa figura per caso, una trentina di anni fa, in ambito di alcuni corsi universitari che tenevo a Pavia. Davanzati è stata una figura che mi ha colpito per la sua cultura moderata - illuminista, una personalità che ha aderito a quelle prospettive di progresso culturale e sociale insite nell'ideologia illuminista. Tanti - continua Brunetti - sono i documenti inediti su cui ho lavorato e provenienti da diverse biblioteche, tra cui quella della curia arcivescovile, la Nazionale di Bari, quella della società napoletana di "Storia Patria", dalla biblioteca di Trani, dove tanto ho trovato, e soprattutto nell'archivio segreto del Vaticano che definirei un pozzo di cultura in cui è conservata la storia di tutto il mondo».
A portare i saluti istituzionali della città di Trani erano presenti Paola Mauro, assessore all'istruzione e alla Biblioteca, e il sindaco Riserbato. «Il professor Brunetti - ha affermato Riserbato - è divenuto negli anni un punto di riferimento culturale per la nostra città in cui ha compiuto diverse attività istituzionali e culturali, oltre ad essere stato premiato con una benemerenza dalla stessa. Mi preme spendere anche due parole su Davanzati, una figura illuminata a cui tanto deve la nostra città per i grandi meriti e le tante attività profuse. Un uomo di Chiesa che pochi conoscono ma che ha avuto un peso decisivo per le sorti di Trani e vorrei ricordare che il Liceo Classico, prima di portare la denominazione che noi tutti oggi conosciamo, fu inaugurato portando il suo nome».
Un evento teso ad esaltare una figura ecclesiastica e dotta del 700 che, proprio per la sua cultura illuminista, ha cambiato il "modus vivendi" del clero cittadino. Tanti i viaggi e gli anni di ricerche spesi da Franz Brunetti prima di esporre questo suo lavoro intellettuale: «Ho iniziato a lavorare intorno a questa figura per caso, una trentina di anni fa, in ambito di alcuni corsi universitari che tenevo a Pavia. Davanzati è stata una figura che mi ha colpito per la sua cultura moderata - illuminista, una personalità che ha aderito a quelle prospettive di progresso culturale e sociale insite nell'ideologia illuminista. Tanti - continua Brunetti - sono i documenti inediti su cui ho lavorato e provenienti da diverse biblioteche, tra cui quella della curia arcivescovile, la Nazionale di Bari, quella della società napoletana di "Storia Patria", dalla biblioteca di Trani, dove tanto ho trovato, e soprattutto nell'archivio segreto del Vaticano che definirei un pozzo di cultura in cui è conservata la storia di tutto il mondo».
A portare i saluti istituzionali della città di Trani erano presenti Paola Mauro, assessore all'istruzione e alla Biblioteca, e il sindaco Riserbato. «Il professor Brunetti - ha affermato Riserbato - è divenuto negli anni un punto di riferimento culturale per la nostra città in cui ha compiuto diverse attività istituzionali e culturali, oltre ad essere stato premiato con una benemerenza dalla stessa. Mi preme spendere anche due parole su Davanzati, una figura illuminata a cui tanto deve la nostra città per i grandi meriti e le tante attività profuse. Un uomo di Chiesa che pochi conoscono ma che ha avuto un peso decisivo per le sorti di Trani e vorrei ricordare che il Liceo Classico, prima di portare la denominazione che noi tutti oggi conosciamo, fu inaugurato portando il suo nome».