
Politica
Fratelli d’Italia sottolinea il ritardo del sindaco sull'affidamento del coordinamento della Stp
Scagliarini: «Amministrazione Bottaro assente e silente»
Trani - sabato 15 marzo 2025
7.54 Comunicato Stampa
COMUNICATO STAMPA.«Il Sindaco, in questi giorni, prova a prendersi i meriti - dichiara Michele Scagliarini, coordinatore di FDI Trani - per averportato avanti e approvato, durante il consiglio comunale del 28 febbraio, il disciplinare per il coordinamento in forma congiunta del controllo societario sulla STP e per l'affidamento al comune di Trani del coordinamento della stessa attività; ma i fatti raccontano una realtà ben diversa.
Innanzitutto occorre ricordare come, in questi anni scanditi da nubi addensatesi sulla STP, fra vicende giudiziarie e inchieste giornalistiche, non vi sia stata mai una parola, un chiarimento o un intervento concreto, solo silenzio.
Occorre poi ricordare che, da lungo tempo, il partito e il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia più volte hanno richiesto, nello stesso comitato di controllo, in consiglio comunale e a mezzo stampa, di sottoporre anche la STP al controllo di gestione, al fine di fare chiarezza e di tutelare la città di Trani, socio maggioritario della compagine sociale. E invece questa iniziativa arriva soltanto ora, quasi al termine del secondo mandato elettorale, e solo dopo tanto clamore mediatico. Se tale iniziativa fosse stata adottata in modo tempestivo, quando lo chiedeva Fratelli d'Italia, molti dei problemi di cui oggi si parla sugli organi di stampa forse si sarebbero potuti evitare. Perché invece il sindaco non spiega i motivi di tale inerzia e il colpevole ritardo con cui è arrivato questo provvedimento?
L'amministrazione Bottaro invece è rimasta silente, a volte assente e poco incisiva sull'azione della STP, un'azione così tanto debole da aver reso pressoché nulla la presenza di chi in realtà ha il maggior numero di quote azionari. In questi anni il peso di Trani si è ridotto ai minimi termini, con chiusure di sedi, perdita di servizi e del controllo della situazione. Un modus operandi che ha permesso che l'azienda fosse fagocitata dal peso schiacciante dei "baresi".
Ancora, l'affidamento al comune di Trani del coordinamento del comitato di controllo non può essere considerato un merito del Sindaco ma un diritto che spetta alla città, atteso che la stessa, con il 49% delle quote sociali (44% AMET spa e 5% Comune) detiene la maggioranza all'interno della società.
L'augurio è che oggi si possa aprire una nuova fase per la STP, e che la politica ritorni ad occuparsi in maniera responsabile del suo patrimonio societario; ma soprattutto è necessario fare massima chiarezza sulle tante nubi addensatesi in questi anni sull'azienda e sulle vicende di cui è stata protagonista in negativo».
Innanzitutto occorre ricordare come, in questi anni scanditi da nubi addensatesi sulla STP, fra vicende giudiziarie e inchieste giornalistiche, non vi sia stata mai una parola, un chiarimento o un intervento concreto, solo silenzio.
Occorre poi ricordare che, da lungo tempo, il partito e il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia più volte hanno richiesto, nello stesso comitato di controllo, in consiglio comunale e a mezzo stampa, di sottoporre anche la STP al controllo di gestione, al fine di fare chiarezza e di tutelare la città di Trani, socio maggioritario della compagine sociale. E invece questa iniziativa arriva soltanto ora, quasi al termine del secondo mandato elettorale, e solo dopo tanto clamore mediatico. Se tale iniziativa fosse stata adottata in modo tempestivo, quando lo chiedeva Fratelli d'Italia, molti dei problemi di cui oggi si parla sugli organi di stampa forse si sarebbero potuti evitare. Perché invece il sindaco non spiega i motivi di tale inerzia e il colpevole ritardo con cui è arrivato questo provvedimento?
L'amministrazione Bottaro invece è rimasta silente, a volte assente e poco incisiva sull'azione della STP, un'azione così tanto debole da aver reso pressoché nulla la presenza di chi in realtà ha il maggior numero di quote azionari. In questi anni il peso di Trani si è ridotto ai minimi termini, con chiusure di sedi, perdita di servizi e del controllo della situazione. Un modus operandi che ha permesso che l'azienda fosse fagocitata dal peso schiacciante dei "baresi".
Ancora, l'affidamento al comune di Trani del coordinamento del comitato di controllo non può essere considerato un merito del Sindaco ma un diritto che spetta alla città, atteso che la stessa, con il 49% delle quote sociali (44% AMET spa e 5% Comune) detiene la maggioranza all'interno della società.
L'augurio è che oggi si possa aprire una nuova fase per la STP, e che la politica ritorni ad occuparsi in maniera responsabile del suo patrimonio societario; ma soprattutto è necessario fare massima chiarezza sulle tante nubi addensatesi in questi anni sull'azienda e sulle vicende di cui è stata protagonista in negativo».