Cronaca
Furto, riciclaggio e ricettazione di materiale ferroso: coinvolte anche aziende tranesi
Arrestati nove soggetti, operazione congiunta della Polizia di Stato e Guardia di Finanza
Trani - mercoledì 27 novembre 2024
11.59
Alle prime luci dell'alba, una vasta operazione di polizia giudiziaria eseguita congiuntamente dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, ha portato all'arresto di 9 soggetti, di cui 7 in carcere e due agli arresti domiciliari, nonché all'esecuzione di tre misure interdittive di contrattare con la Pubblica Amministrazione. Nel contempo, sono state sottoposte a vincolo reale 3 imprese operanti nel settore del commercio all'ingrosso ed al dettaglio di materiale ferroso.
Le investigazioni, durate svariati mesi, ed eseguite anche con strumenti tecnici, consultazione di svariate informazioni di carattere economico finanziario, pedinamenti e appostamenti, hanno consentito di disarticolare un vero e proprio sodalizio criminale dedito al furto ed alla ricettazione di materiale ferroso, prevalentemente di rame, proveniente da stazioni radio, impianti fotovoltaici e infrastrutture pubbliche (guard rails, tabelloni stradali, parti metalliche della rete ferroviaria).
In ultima battuta, il materiale così ottenuto e apparentemente dotato di una provenienza lecita, veniva ceduto a 3 aziende (due ditte individuali ed una Società a responsabilità limitata), che, provvedevano a reintrodurlo nel circuito dell'economia legale.
Inoltre, le investigazioni espletate, hanno consentito di scoprire come le operazioni di "ripulitura" venivano esperite mediante l'incendio delle guaine che rivestivano il suddetto materiale ferroso, integrando gli estremi della combustione illecita di rifiuti, reato previsto e punito dal Testo Unico Ambiente.
Oltre all'esecuzione delle misure coercitive ed interdittive personali, si è provveduto all'esecuzione del sequestro delle 3 imprese, ossia degli insediamenti produttivi, dei beni aziendali organizzati per l'esercizio dell'attività imprenditoriale, delle quote sociali, dei mezzi e dei macchinari presenti all'interno delle suddette attività commerciali. Ciò in quanto i proventi del furto venivano riciclati dalle 3 imprese, alterando la libera concorrenza con le imprese operanti nel medesimo settore merceologico. In relazione a tali attività illecite, perpetrate ad interesse e vantaggio dell'ente, è stata contestata la violazione delle condotte sanzionate dal D.lgs 231/2001 (responsabilità amministrativa degli enti derivante da reato).
L'odierna operazione di polizia giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani ed eseguita in forte sinergia tra La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, testimonia una condivisione di competenze ed una comunione di intenti al servizio dei cittadini onesti e delle imprese sane.
Le investigazioni, durate svariati mesi, ed eseguite anche con strumenti tecnici, consultazione di svariate informazioni di carattere economico finanziario, pedinamenti e appostamenti, hanno consentito di disarticolare un vero e proprio sodalizio criminale dedito al furto ed alla ricettazione di materiale ferroso, prevalentemente di rame, proveniente da stazioni radio, impianti fotovoltaici e infrastrutture pubbliche (guard rails, tabelloni stradali, parti metalliche della rete ferroviaria).
In ultima battuta, il materiale così ottenuto e apparentemente dotato di una provenienza lecita, veniva ceduto a 3 aziende (due ditte individuali ed una Società a responsabilità limitata), che, provvedevano a reintrodurlo nel circuito dell'economia legale.
Inoltre, le investigazioni espletate, hanno consentito di scoprire come le operazioni di "ripulitura" venivano esperite mediante l'incendio delle guaine che rivestivano il suddetto materiale ferroso, integrando gli estremi della combustione illecita di rifiuti, reato previsto e punito dal Testo Unico Ambiente.
Oltre all'esecuzione delle misure coercitive ed interdittive personali, si è provveduto all'esecuzione del sequestro delle 3 imprese, ossia degli insediamenti produttivi, dei beni aziendali organizzati per l'esercizio dell'attività imprenditoriale, delle quote sociali, dei mezzi e dei macchinari presenti all'interno delle suddette attività commerciali. Ciò in quanto i proventi del furto venivano riciclati dalle 3 imprese, alterando la libera concorrenza con le imprese operanti nel medesimo settore merceologico. In relazione a tali attività illecite, perpetrate ad interesse e vantaggio dell'ente, è stata contestata la violazione delle condotte sanzionate dal D.lgs 231/2001 (responsabilità amministrativa degli enti derivante da reato).
L'odierna operazione di polizia giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani ed eseguita in forte sinergia tra La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, testimonia una condivisione di competenze ed una comunione di intenti al servizio dei cittadini onesti e delle imprese sane.