Politica

Gal, «occasione mancata per lo sviluppo dell’agricoltura di Trani»

I Verdi denunciano: a Bisceglie il ruolo di leader

«Poteva essere l'occasione per fare qualcosa di concreto per l'agricoltura tranese e per ritagliare al Comune di Trani un ruolo di leader. E invece i vantaggi maggiori, nonché il ruolo di leader, andrà a un Comune vicino». E' di rammarico il commento del movimento dei Verdi circa il Gal (Gruppo di azione locale) Ponte Lama, al quale il Comune di Trani ha aderito formalmente con un atto (all'unanimità) del Consiglio comunale lo scorso 14 gennaio.

Il nuovo soggetto, costituito insieme al Comune di Bisceglie e altre parti economiche e sociali quali Coldiretti e Confagricoltura, ha lo scopo di valorizzare le risorse specifiche delle zone rurali anche attraverso uno sviluppo integrato delle loro potenzialità turistiche e culturali. In altre parole, sviluppo dell'economia agricola nei territori di Bisceglie e Trani, ma anche sviluppo del turismo e della cultura rurale attraverso l'utilizzo di risorse comunitarie e regionali.

«Tuttavia - dice il capogruppo consiliare dei Verdi, Michele di Gregorio -, così come onestamente riconosciuto dagli stessi componenti della maggioranza di governo cittadino, in questo provvedimento Trani assume un semplice ruolo di "comparsa", dal momento che a Bisceglie sono state attribuite competenze e ruoli di esclusivo riferimento della società. Infatti Bisceglie sarà la sede della società, presso il Consorzio della ciliegia e della frutta tipica, e al sindaco di Bisceglie, persona stimabilissima ed amabilissima, spetterà l'importante ruolo di ‘rappresentante' della stessa».

Cosa spetterà a Trani? «Al momento - aggiunge l'altro consigliere, Franco Laurora - solo il "prestigioso" compito di versare la propria quota di capitale sociale, pari a 2 mila euro, ovvero il 16% del capitale sociale previsto di 130 mila euro)». I Verdi ritengono che «ancor una volta l'insipienza amministrativa dell'amministrazione comunale abbia relegato nelle seconde file Trani. E' chiaro - dice di Gregorio - che non si tratta di puro campanilismo ma della semplice constatazione che neanche questa volta le nostre realtà agricole sono state considerate. Infatti né per il Consorzio Moscato di Trani né per quello Paniere di Trani i nostri geniali amministratori sono stati in grado di ritagliare un ruolo attivo».

Da qui la richiesta, considerato che il provvedimento, tra l'altro, è stato portato all'attenzione del Consiglio comunale solo pochissimi giorni prima della scadenza del termine (mentre il Comune di Bisceglie lo aveva approvato già agli inizi di dicembre), che l'amministrazione si attivi per dare il giusto spazio all'interno del progetto anche alle imprese agricole tranesi e agli altri due consorzi, delegando a tal fine un tecnico comunale. «Il nostro compito - promettono i Verdi - sarà invece quello di vigilare per verificare che nel progetto siano coinvolte tutte le realtà tranesi che si occupano di agricoltura e che il Gal Ponte Lama non si traduca in una mera opportunità di ‘visibilità' personale per qualche singolo fortunato tranese».
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