Politica
Gara ICI e TARSU: nota di Nicola Damascelli
«Il Comune non becca un centesimo ed i cittadini giustamente si lamentano»
Trani - venerdì 15 febbraio 2008
Forza Italia torna sulla questione dell'esternalizzazione della gara ICI e TARSU con il consigliere comunale Nicola Damascelli. Preoccupato dalle difficoltà economiche del Comune di Trani per far fronte agli impegni futuri, Damascelli non comprende il perché «si stia facendo di tutto per perdere anche le risorse che dovrebbero essere certe». Il consigliere azzurro ha chiesto chiarimenti al Dirigente del settore finanziario del Comune in merito alle determinazioni da intraprendersi sull'esternalizzazione del servizio ICI e TARSU, gara esperita ed aggiudicata nel lontano luglio del 2007 e tutt'ora bloccata.
«Ad oggi - dice Damascelli - abbiamo pochissime certezze. Nonostante la grave situazione delle casse comunali, mi risulta che alla data del 31 dicembre il Comune non sia stato in grado di elaborare e notificare avvisi di accertamento per la Tarsu per un importo di oltre 500mila euro». Damascelli non si spiega il perché di questo continuo «non decidere». «Sono passati sette mesi dall'aggiudicazione di quella gara. Il Comune non becca un centesimo ed i cittadini giustamente si lamentano. Ad oggi non abbiamo una società che provveda alla riscossione dei tributi e né si può ipotizzare una soluzione tampone concedendo una proroga a chi c'era prima. La società che gestiva il servizio fino alla fine dello scorso anno, ha partecipato alla gara di luglio e l'ha persa. Ragion per cui non può ottenere proroghe al servizio di alcun tipo».
Damascelli si chiede per quale motivo si è deciso, allora, di aprire le buste, ingenerando le legittime pretese da parte della ditta aggiudicataria che potrebbe chiedere un cospicuo risarcimento danni. «Da giugno - dice Damascelli - era al lavoro una nuova giunta perfettamente operante e, quindi, in grado di decidere, in autotutela, di non procedere all'affidamento del servizio. Si è deciso di andare avanti, salvo fare dietrofront molti mesi dopo, ritenendo l'affidamento del servizio antieconomico. In questa situazione di paralisi, però, è giusto che ognuno si assuma le proprie responsabilità, nel rispetto soprattutto di tutti quei cittadini che vorrebbero pagare regolarmente la tassa comunale ed avere chiarimenti sulle cartelle di accertamento».
«Ad oggi - dice Damascelli - abbiamo pochissime certezze. Nonostante la grave situazione delle casse comunali, mi risulta che alla data del 31 dicembre il Comune non sia stato in grado di elaborare e notificare avvisi di accertamento per la Tarsu per un importo di oltre 500mila euro». Damascelli non si spiega il perché di questo continuo «non decidere». «Sono passati sette mesi dall'aggiudicazione di quella gara. Il Comune non becca un centesimo ed i cittadini giustamente si lamentano. Ad oggi non abbiamo una società che provveda alla riscossione dei tributi e né si può ipotizzare una soluzione tampone concedendo una proroga a chi c'era prima. La società che gestiva il servizio fino alla fine dello scorso anno, ha partecipato alla gara di luglio e l'ha persa. Ragion per cui non può ottenere proroghe al servizio di alcun tipo».
Damascelli si chiede per quale motivo si è deciso, allora, di aprire le buste, ingenerando le legittime pretese da parte della ditta aggiudicataria che potrebbe chiedere un cospicuo risarcimento danni. «Da giugno - dice Damascelli - era al lavoro una nuova giunta perfettamente operante e, quindi, in grado di decidere, in autotutela, di non procedere all'affidamento del servizio. Si è deciso di andare avanti, salvo fare dietrofront molti mesi dopo, ritenendo l'affidamento del servizio antieconomico. In questa situazione di paralisi, però, è giusto che ognuno si assuma le proprie responsabilità, nel rispetto soprattutto di tutti quei cittadini che vorrebbero pagare regolarmente la tassa comunale ed avere chiarimenti sulle cartelle di accertamento».