Cronaca
Gara lavori messa in sicurezza discarica, in manette un ex dirigente del Comune di Trani
Aveva ricevuto una Mercedes ad un "prezzo simbolico" dall'affidatario dell'appalto
Trani - giovedì 11 luglio 2024
13.10
In cambio di denaro, consulenze, lavori edilizi nelle proprie abitazioni, pranzi e percorsi benessere, alcuni dirigenti della Provincia Barletta-Andria-Trani (Bat), uno dei quali è stato arrestato, avrebbero affidato commesse a professionisti turbando ripetutamente la libertà degli incanti e omettendo di segnalare casi di conflitto di interesse.
E' quanto emerge dalle indagini della Guardia di finanza che oggi ha arrestato 14 persone con le accuse, a vario titolo, di corruzione e turbata libertà degli incanti. Tra le nove persone finite in carcere ci sono, oltre al dirigente della Provincia Bat, due dirigenti dei Comuni di Trani e Barletta e un ingegnere. Si tratta dei dirigenti pubblici Francesco Gianferrini (di Trani), Vincenzo Guerra e Giuseppe Marselli, e l'ingegnere Paolo Misuriello. Le altre cinque persone sono agli arresti domiciliari, si tratta di Giorgio Bellomo, Gianluca Intini, Antonello Lattarulo, Andrea Leone e Gian Battista Guerra.
In una conferenza stampa in procura di Trani è stato evidenziato che le indagini riguardano la discarica di rifiuti speciali non pericolosi Cobema, di Canosa di Puglia. Gli indagati sono complessivamente 17, tra imprenditori anche della provincia di Salerno ed enti. E il denaro erogato dai professionisti che beneficiavano delle commesse pubbliche veniva drenato, in alcuni casi, da una società tra professionisti riconducibile a uno dei dirigenti indagati, in altri casi veniva dato personalmente.
Secondo quanto emerso, i lavori di chiusura definitiva e delle attività di post-gestione della discarica erano stati affidati dalla Provincia Bat con gara ad evidenza pubblica, senza comunicare l'inizio dei lavori al Comune di Canosa di Puglia, alla proprietà del sito o all'amministratore giudiziario, nonostante sulla discarica pendesse un procedimento penale per reati ambientali.
I lavori erano stati preceduti da indagini ambientali fatte da un professionista che ha retrocesso parte dei compensi corrisposti dall'ente verso l'impresa del coniuge del dirigente competente all'affidamento dell'incarico. "Il patto corruttivo - evidenzia la Guardia di finanza - si è consumato con il silenzio del dirigente sull'affidamento fraudolento e sulla parziale indagine conoscitiva afferente allo stato dell'impianto e alle matrici ambientali".
Anche sui lavori di messa in sicurezza della discarica "Puro Vecchio" di Trani, è emerso l'intreccio "commerciale" di connivenze tra pubblici ufficiali, professionisti e imprenditori: all'esito della gara relativa alla messa in sicurezza della citata discarica, il dirigente pubblico in servizio presso il comune di Trani, nel ruolo di membro della commissione di gara, ha ricevuto dall'imprenditore affidatario del citato appalto, una Mercedes GLA220 cdi usata del valore stimato di € 15.435,00, corrispondendo un prezzo "simbolico" di € 1.500,00; in tale occasione tutti i protagonisti hanno omesso di palesare i reciproci conflitti di interesse, attestando falsamente, l'assenza di incompatibilità, in spregio della normativa anticorruzione.
E' quanto emerge dalle indagini della Guardia di finanza che oggi ha arrestato 14 persone con le accuse, a vario titolo, di corruzione e turbata libertà degli incanti. Tra le nove persone finite in carcere ci sono, oltre al dirigente della Provincia Bat, due dirigenti dei Comuni di Trani e Barletta e un ingegnere. Si tratta dei dirigenti pubblici Francesco Gianferrini (di Trani), Vincenzo Guerra e Giuseppe Marselli, e l'ingegnere Paolo Misuriello. Le altre cinque persone sono agli arresti domiciliari, si tratta di Giorgio Bellomo, Gianluca Intini, Antonello Lattarulo, Andrea Leone e Gian Battista Guerra.
In una conferenza stampa in procura di Trani è stato evidenziato che le indagini riguardano la discarica di rifiuti speciali non pericolosi Cobema, di Canosa di Puglia. Gli indagati sono complessivamente 17, tra imprenditori anche della provincia di Salerno ed enti. E il denaro erogato dai professionisti che beneficiavano delle commesse pubbliche veniva drenato, in alcuni casi, da una società tra professionisti riconducibile a uno dei dirigenti indagati, in altri casi veniva dato personalmente.
Secondo quanto emerso, i lavori di chiusura definitiva e delle attività di post-gestione della discarica erano stati affidati dalla Provincia Bat con gara ad evidenza pubblica, senza comunicare l'inizio dei lavori al Comune di Canosa di Puglia, alla proprietà del sito o all'amministratore giudiziario, nonostante sulla discarica pendesse un procedimento penale per reati ambientali.
I lavori erano stati preceduti da indagini ambientali fatte da un professionista che ha retrocesso parte dei compensi corrisposti dall'ente verso l'impresa del coniuge del dirigente competente all'affidamento dell'incarico. "Il patto corruttivo - evidenzia la Guardia di finanza - si è consumato con il silenzio del dirigente sull'affidamento fraudolento e sulla parziale indagine conoscitiva afferente allo stato dell'impianto e alle matrici ambientali".
Anche sui lavori di messa in sicurezza della discarica "Puro Vecchio" di Trani, è emerso l'intreccio "commerciale" di connivenze tra pubblici ufficiali, professionisti e imprenditori: all'esito della gara relativa alla messa in sicurezza della citata discarica, il dirigente pubblico in servizio presso il comune di Trani, nel ruolo di membro della commissione di gara, ha ricevuto dall'imprenditore affidatario del citato appalto, una Mercedes GLA220 cdi usata del valore stimato di € 15.435,00, corrispondendo un prezzo "simbolico" di € 1.500,00; in tale occasione tutti i protagonisti hanno omesso di palesare i reciproci conflitti di interesse, attestando falsamente, l'assenza di incompatibilità, in spregio della normativa anticorruzione.