Cronaca
Gdf Suez, ancora segnalazioni di bollette pazze
La disavventura di un tranese residente nelle Marche. Una storia alquanto singolare
Trani - venerdì 13 luglio 2012
10.09
Una bolletta di 365 euro, l'equivalente di un consumo di circa 400 metri cubi di gas. E' quella che si è vista recapitare da Gdf Suez (ex Italcogim) un tranese da anni residente nelle Marche (per motivi di lavoro) e relativa ai presunti consumi nell'appartamento dei genitori raramente utilizzato. Ancora segnalazioni di bollette pazze provenienti dall'azienda distributrice di gas, non una novità a Trani visto che già passato ce ne siamo occupati a più riprese.
La storia in questo caso è alquanto singolare perché il protagonista (che sta meditando di sporgere denuncia) alla richiesta di chiarimenti presso il call center della Gdf Suez oltre a sentirsi rispondere la fastidiosissima frase «sono cose che possono accadere» ha scoperto dalla vive voce della centralinista che la lettura del contatore dell'abitazione dei genitori sarebbe stata fatta direttamente sul posto da un operatore incaricato dalla società. Peccato però che il contatore in questione fosse posizionato all'interno dell'abitazione e che in quel periodo in casa non ci fosse nessuno.
Alla richiesta di rettifica dell'importo (mediamente la bolletta del gas oscillava dai 37 ai 44 euro) il tranese si è sentito rispondere che sarebbe stata necessaria una nuova lettura da parte dell'operatore della società. Il caso non sarebbe isolato. Probabilmente, dunque, per risolvere almeno parzialmente la vicenda, l'uomo sarà costretto ad una trasferta fuori programma a Trani per riparare ad un errore non certo suo.
La storia in questo caso è alquanto singolare perché il protagonista (che sta meditando di sporgere denuncia) alla richiesta di chiarimenti presso il call center della Gdf Suez oltre a sentirsi rispondere la fastidiosissima frase «sono cose che possono accadere» ha scoperto dalla vive voce della centralinista che la lettura del contatore dell'abitazione dei genitori sarebbe stata fatta direttamente sul posto da un operatore incaricato dalla società. Peccato però che il contatore in questione fosse posizionato all'interno dell'abitazione e che in quel periodo in casa non ci fosse nessuno.
Alla richiesta di rettifica dell'importo (mediamente la bolletta del gas oscillava dai 37 ai 44 euro) il tranese si è sentito rispondere che sarebbe stata necessaria una nuova lettura da parte dell'operatore della società. Il caso non sarebbe isolato. Probabilmente, dunque, per risolvere almeno parzialmente la vicenda, l'uomo sarà costretto ad una trasferta fuori programma a Trani per riparare ad un errore non certo suo.