Politica
Gestione del Pala Assi, il consigliere Tomasicchio denuncia irregolarità nelle procedure di affidamento
La polizza a garanzia non sarebbe valida. «Un modo di procedere indice di pressappochismo e non trasparenza»
Trani - martedì 2 luglio 2019
9.22
Affidamento del servizio di gestione del Pala Assi di Trani. È su questo tema che ieri, in conferenza stampa, è intervenuto il consigliere comunale Emanuele Tomasicchio a nome del neonato movimento civico Articolo 97. «Secondo una prassi ormai consolidata dal Comune di Trani - ha esordito il consigliere - non è stata fatta la gara di appalto ma la gestione è stata affidata con una procedura d'urgenza stabilendo, inoltre, che non potessero partecipare società sportive con debiti con il Comune». Secondo quanto affermato da Tomasicchio, alla manifestazione di interesse ha partecipato una sola ditta e si è deciso di procedere, in particolare, con la transazione, con una di queste società, attraverso una polizza fideiussoria che però decorre dal 1 gennaio.
«Quel che è strano - ha spiegato il consigliere - è che il Comune non verifichi, tuttavia, il rispetto delle procedure previste dalla legge. Se la polizza viene emessa da una Confidi già oggetto di diffida da parte della Banca di Italia e se poi addirittura viene cancellata dall'albo della Banca, allora mi chiedo se i dirigenti controllino le carte o meno. Il codice dei contratti prevede che le polizze debbano essere sono bancarie o assicurative. Potrebbero esserci state anche delle società che, sapendo servisse una polizza bancaria o assicurativa e non potendosela procurare, magari hanno rinunciato. Questa maniera di procedere - conclude - è indice di pressappochismo e non trasparenza».
«Quel che è strano - ha spiegato il consigliere - è che il Comune non verifichi, tuttavia, il rispetto delle procedure previste dalla legge. Se la polizza viene emessa da una Confidi già oggetto di diffida da parte della Banca di Italia e se poi addirittura viene cancellata dall'albo della Banca, allora mi chiedo se i dirigenti controllino le carte o meno. Il codice dei contratti prevede che le polizze debbano essere sono bancarie o assicurative. Potrebbero esserci state anche delle società che, sapendo servisse una polizza bancaria o assicurativa e non potendosela procurare, magari hanno rinunciato. Questa maniera di procedere - conclude - è indice di pressappochismo e non trasparenza».