Speciale
Giorgio Trione Bartoli: il pianista tranese che gira il mondo
A soli 22 anni ha vinto concorsi dalla Polonia agli Stati Uniti
Trani - domenica 22 aprile 2018
6.57
Giorgio Trione Bartoli suona il pianoforte da quando era piccolo e oggi, a solo ventidue anni, il suo talento è già conosciuto in tutto il mondo. Giorgio si è avvicinato alla musica suonando il pianoforte verticale di sua madre che, dopo averlo sentito strimpellare in casa continuamente, ha deciso di iscriverlo a una scuola di musica. Da quel momento è nato un vero pianista. A dieci anni Giorgio si iscrive al Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari dove inizia a studiare sotto la guida del suo caro maestro Pasquale Iannone. «Il rapporto con il mio maestro è fondamentale nella mia vita - racconta Giorgio - Da quando ero piccolo c'è sempre stato, mi ha cresciuto, mi è stato vicino in momenti difficili della mia vita, comportandosi quasi come un padre».
Fin da piccolo Giorgio dimostra le sue spiccate doti musicali, infatti nel 2010 a Newcastle upon Tyne, in Inghilterra, appena quattordicenne, ottiene il suo primo grande successo all'International Piano Competition "Young Pianist of the North". Da quel momento ha iniziato a portare il suo talento in giro per il mondo: Inghilterra, Francia, Spagna, Ungheria, Danimarca, Paesi Bassi, Germania, Svizzera, Polonia, Kazakistan, USA, Estonia, Russia, Messico.
Nel 2011 Giorgio vince in Polonia il primo premio allo Chopin International Piano Competition, nel 2012 il primo premio in Olanda all' Enschede Piano Competition, nel 2013 vince il "Premio delle arti" in un concorso che si svolge ogni anno in cui partecipano tutti i conservatori italiani. Nello stesso anno arriva in finale in un concorso in Kazakistan "Astana piano Passion" suonando con l'orchestra in una delle sale più grandi del mondo: la Kazakistan concert hall da circa 4000 posti. Nel 2014 vince il primo premio all' Antonio Napolitano int. Piano Competition di Salerno e nel 2015 arriva in semifinale al Cleveland Piano Competition for Youth negli USA. L'anno scorso è stato tra i finalisti di uno dei concorsi più importante al mondo: IL "Busoni Piano Competition" di Bolzano.
Mentre continuava a vincere premi in ogni angolo del mondo, Giorgio frequentava il Liceo Scientifico Valdemaro Vecchi di Trani: «Frequentare il liceo e coordinare la mia passione per il pianoforte è stato difficile tra compiti e assenze, ma sono riuscito a cavarmela. I professori mi hanno sempre aiutato quando partivo per molti giorni - spiega Giorgio - Ho sempre fatto le interrogazioni prima e i compiti in classe da solo».
In questi giorni Giorgio è impegnato in diversi concerti solistici, con l'orchestra e cameristici. Domenica farà un concerto con un bravissimo violoncellista tranese, Mauro Paolo Monopoli, anche lui giovanissimo. Nonostante la sua grande esperienza, Giorgio sente ogni volta la grande emozione di salire su un palco. «Ogni volta sento una forte tensione e una grande responsabilità - ci racconta Giorgio -Sono molto critico con me stesso quindi ho sempre aspettative molto alte».
La tensione lo ha abbandonato solo durante la sua prima esperienza su un palco importante: «È stata un'esperienza che ancora oggi non riesco a dimenticare, perché su quel palco sono riuscito a godermi ogni singola nota in totale serenità e tranquillità. Ero io, il pianoforte e la musica». Oggi, mentre studia per diventare insegnante, Giorgio sogna di lavorare nei conservatori e continuare la carriera concertistica, certamente non abbandonerà mai la musica.
Fin da piccolo Giorgio dimostra le sue spiccate doti musicali, infatti nel 2010 a Newcastle upon Tyne, in Inghilterra, appena quattordicenne, ottiene il suo primo grande successo all'International Piano Competition "Young Pianist of the North". Da quel momento ha iniziato a portare il suo talento in giro per il mondo: Inghilterra, Francia, Spagna, Ungheria, Danimarca, Paesi Bassi, Germania, Svizzera, Polonia, Kazakistan, USA, Estonia, Russia, Messico.
Nel 2011 Giorgio vince in Polonia il primo premio allo Chopin International Piano Competition, nel 2012 il primo premio in Olanda all' Enschede Piano Competition, nel 2013 vince il "Premio delle arti" in un concorso che si svolge ogni anno in cui partecipano tutti i conservatori italiani. Nello stesso anno arriva in finale in un concorso in Kazakistan "Astana piano Passion" suonando con l'orchestra in una delle sale più grandi del mondo: la Kazakistan concert hall da circa 4000 posti. Nel 2014 vince il primo premio all' Antonio Napolitano int. Piano Competition di Salerno e nel 2015 arriva in semifinale al Cleveland Piano Competition for Youth negli USA. L'anno scorso è stato tra i finalisti di uno dei concorsi più importante al mondo: IL "Busoni Piano Competition" di Bolzano.
Mentre continuava a vincere premi in ogni angolo del mondo, Giorgio frequentava il Liceo Scientifico Valdemaro Vecchi di Trani: «Frequentare il liceo e coordinare la mia passione per il pianoforte è stato difficile tra compiti e assenze, ma sono riuscito a cavarmela. I professori mi hanno sempre aiutato quando partivo per molti giorni - spiega Giorgio - Ho sempre fatto le interrogazioni prima e i compiti in classe da solo».
In questi giorni Giorgio è impegnato in diversi concerti solistici, con l'orchestra e cameristici. Domenica farà un concerto con un bravissimo violoncellista tranese, Mauro Paolo Monopoli, anche lui giovanissimo. Nonostante la sua grande esperienza, Giorgio sente ogni volta la grande emozione di salire su un palco. «Ogni volta sento una forte tensione e una grande responsabilità - ci racconta Giorgio -Sono molto critico con me stesso quindi ho sempre aspettative molto alte».
La tensione lo ha abbandonato solo durante la sua prima esperienza su un palco importante: «È stata un'esperienza che ancora oggi non riesco a dimenticare, perché su quel palco sono riuscito a godermi ogni singola nota in totale serenità e tranquillità. Ero io, il pianoforte e la musica». Oggi, mentre studia per diventare insegnante, Giorgio sogna di lavorare nei conservatori e continuare la carriera concertistica, certamente non abbandonerà mai la musica.