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Giostre al Monastero, «Uno schiaffo al sentimento di religiosità»

Protesta il Partito dei Comunisti Italiani

Sullo spostamento delle attrazioni del luna park al Monastero di Colonna riceviamo e pubblichiamo una nota dei Comunisti Italiani: «Ancora uno schiaffo da parte dell'amministrazione: al sentimento di religiosità e ai tanti concittadini che abitano nella zona di Colonna, molti dei quali hanno già approntato ricorsi contro la decisione di portare le giostre a Colonna. Dopo la nota vicenda della chiesa di Sant'Antuono (nonostante gli strali lanciati dall'Arcivescovo, un'interrogazione parlamentare e l'indignazione pubblica, l'amministrazione ha fatto orecchie da mercanti trincerandosi dietro lo stato di abbandono dell'antichissima chiesa nella quale si sarebbero anche tenuti fantasiosi riti esoterici, facendo finta di ignorare che erano tutte cose contro le quali avrebbe dovuto provvedere per tempo e direttamente), ecco ora le giostre sulla piazza del monastero di Colonna, quasi a invadere il sagrato dell'omonima chiesa, consacrata e operante a tutti gli effetti.

L'arrivo delle giostre, come è noto, ha indotto il rettore della chiesa di Santa Maria di Colonna , "rammaricato e sconcertato" dalla decisione assunta dall'amministrazione, a chiedere al sindaco di limitare danni imponendo ai giostrai (questi ultimi hanno aderito sollecitamente) quanto meno il silenzio nelle ore e nei giorni delle celebrazioni liturgiche per una questione di rispetto.

Ma non è la sensibilità dei giostrai quello che conta. E' che l'amministrazione, tanto sollecita a difendere a spada tratta il sentimento religioso degli ebrei quando è stata insozzata la scalinata della sinagoga di Scola Nova (non va ignorato che dal 1525 fino a qualche anno fa era stata trasformata in chiesa cristiana, come l'altra ex sinagoga, Sant'Anna), non lo è stato altrettanto quando è stato offeso quello della comunità cristiana tranese a proposito di Sant'Antuono. A ciò si aggiunge ora il parco divertimenti a Colonna. Anche altri partiti hanno fatto sentire la loro protesta, ma al pari di quella dei Comunisti Italiani, dei fedeli e degli stessi prelati, rimarrà una vox clamantis in deserto, vista la ormai risaputa insensibilità della civica amministrazione. I Comunisti Italiani di Trani, più cattolici di tanti altri pseudo tali, gridano a squarciagola tutta la loro indignazione, e continueranno a farlo contro tali abnormi comportamenti, e anche contro il sarcasmo di qualche esponente in abito talare, di recente dichiaratosi filo-governativo, in netto contrasto con il dettato impostogli dall'abito indossato.

C'è da sperare che tutta la comunità dei fedeli tranesi, ma soprattutto i vertici della Curia, dopo questo secondo affronto, facciano sentire la loro protesta nelle sedi istituzionali. I Comunisti Italiani, inoltre, invitano l'On.Carlucci, tanto solerte anche lei a difendere la comunità ebraica (ed è giustissimo che lo abbia fatto), a preoccuparsi un tantino, in prima persona e non delegando altri per… "opportunità politica", anche della comunità religiosa tranese, visto che gran parte di questa le ha garantito il seggio in parlamento».
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