Vita di città
Giovanni Malagó a Trani, una festa per lo Sport tra progetti e certezze: "Benvenuto, Presidente!"
Il presidente del Coni ha visitato il cantiere del centro polivalente di atletica finanziato dai fondi del Pnrr
Trani - martedì 26 novembre 2024
10.11
Per quanto abbia raccontato di non sorprendersi ogni volta della accoglienza calorosa al Sud in occasione delle visite istituzionali, Giovanni Malagò ieri pomeriggio a Trani non ha nascosto a più riprese l'emozione di un benvenuto decisamente speciale. L'arrivo in piazza Duomo, atteso dal "padrone di casa", l'arcivescovo Mons. D'Ascenzo che lo ha accompagnato all'interno della Cattedrale insieme al direttore del Polo Museale Graziano Urbano in una breve visita, ("Con una Casa così il minimo è augurarle di diventare Cardinale!"), é stato incorniciato non solo da un cielo limpido e un mare più azzurro che mai, sul quale il profilo del Gargano si stagliava nitido come se lo si potesse toccare, ma soprattutto dal coro festoso dei bambini dell'inno d'italia nello sventolare delle bandierine tricolore. Nella conferenza stampa allestita nel Polo Museale, introdotta da Tonino Rutigliano, responsabile regionale CONI che ha voluto fortemente la presenza di Malagò a Trani, con un pubblico costituito da autorità civili e militari e politiche delle grandi occasioni, il presidente Malagò ha raccontato di essere già stato a Trani in veste privata, attraccato con con la sua barca nel porto per un paio di giorni rapito dalla bellezza e dalla meraviglia della Città. "Sono malato di sport ed è la passione che mi muove in un impegno che va avanti da tanti anni ed evidentemente è riconosciuto (è l'unica carica del paese che abbia una elezione diretta con 14 milioni di votanti ) : intorno allo sport ruotano tante realtà, dalla lotta alla droga al palmares dei nostri grandi campioni olimpici (settimi per numero di medaglie alle ultime Olimpiadi) e sento in maniera profonda questa responsabilità, pur essendo la mia professione un'altra". I grandi successi dello sport italiano, gli ultimi quelli recentissima del tennis, danno il peso del Paese che segue, che fa il tifo e vede appassionati sempre di più non solo i giovanissimi allo sport ma "giovani" di tutte le età. Commosso nell' aprire il dono fatto dai bambini - un pacchetto di disegni formato cartolina con tutti i medagliati dei giochi olimpici "questa è cultura sportiva, che meraviglia! ", il Presidente ha salutato con gioia i lavori in corso sul cantiere del centro polivalente in zona Sant'Angelo finanziato con fondi del PNR e che prevede una pista di atletica 6 corsie e pedane per le discipline del salto e del lancio; ma anche gli altri investimenti sullo sport elencati dal sindaco Amedeo Bottaro e le manifestazioni importanti che si svolgono nella città (presente tra il pubblico Giovanni Assi, a capo della instancabile attività della storica associazione sportiva "Tommaso Assi" di Trani), Malagò in vista dei giochi del Mediterraneo a Taranto ha sottolineato quanto sulla Puglia si stia lavorando e investendo, nella percezione della necessità di sempre nuove strutture e sempre nuove possibilità. Presenti, tra le numerose autorità, oltre la consigliera regionale Cilento e l'onorevole Matera, assessori allo sport delle città vicine e per Trani la neo assessore Paola Valente: "Sicuramente la presenza di un così carismatico e che sta portando avanti il nome dell'Italia attraverso lo sport in tutto il mondo costituisce per la Città uno stimolo a un impegno sempre maggiore e la consapevolezza di una grande responsabilità di tutti quei bambini che erano lì a sventolare le bandiere in una accoglienza festosa e emozionante al tempo stesso".
Una sintonia immediata del Presidente con l'arcivescovo D'Ascenzo, che ha anche riferito di una novità legata alla diocesi del territorio: "Un incontro di valori tra la chiesa e lo sport, che in questa diocesi stiamo realizzando anche attraverso il modello di una squadra di calcio nata un anno fa composta da circa ventiquattro presbiteri: una maniera di costituire davvero un esempio di collaborazione, di spirito di squadra, di amicizia sul campo di calcio come nella vita e a beneficio del servizio pastorale che conduciamo sul territorio".
Una sintonia immediata del Presidente con l'arcivescovo D'Ascenzo, che ha anche riferito di una novità legata alla diocesi del territorio: "Un incontro di valori tra la chiesa e lo sport, che in questa diocesi stiamo realizzando anche attraverso il modello di una squadra di calcio nata un anno fa composta da circa ventiquattro presbiteri: una maniera di costituire davvero un esempio di collaborazione, di spirito di squadra, di amicizia sul campo di calcio come nella vita e a beneficio del servizio pastorale che conduciamo sul territorio".