Scuola e Lavoro
"Gluten free", se ne parla oggi all'istituto alberghiero
Un incontro dedicato alle intolleranze alimentari
Trani - mercoledì 6 aprile 2016
9.46 Comunicato Stampa
Oggi, in occasione della giornata dedicata alle intolleranze alimentari, all'istituto alberghiero di Trani si terrà l'incontro "Gluten free" organizzato in collaborazione con la Asl Bat, l'Aic (Associazione italiana celiachia) ed Essenza glutine. L'introduzione sarà a cura di Pantaleo Magarelli, direttore Sian Asl Bt, mentre Giacomo Stingi, dirigente medico Sian Asl Bt, terrà un intervento sugli aspetti medici della celiachia e le esigenze nutrizionali del soggetto celiaco. Annafara Fanelli, dietista Aic, parlerà della dieta senza glutine mentre Marcella Biasco, tecnologo alimentare Asl Bt, rappresenterà il sistema di gestione del servizio senza glutine, dal ricevimento merci fino alle fasi di produzione e distribuzione.
La celiachia è un'intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale. L'incidenza di questa intolleranza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100 persone. I celiaci potenzialmente sarebbero quindi 600mila, ma ne sono stati diagnosticati ad oggi quasi 150mila. Ogni anno vengono effettuate 10mila nuove diagnosi con un incremento annuo di circa il 10per cento. Per curare la celiachia, attualmente, occorre escludere dal proprio regime alimentare alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza, ma anche eliminare le più piccole tracce di glutine dal piatto. Questo implica un forte impegno di educazione alimentare. La dieta senza glutine, condotta con rigore, è l'unica terapia attualmente che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute.
La gestione della dieta non è così semplice in ambiente casalingo e spesso la lettura dell'etichetta e la consultazione del prontuario predisposto da AIC dei prodotti confezionati privi di glutine non sono sufficienti per la tutela della salute nella vita privata. Altrettanto accade nella vita sociale, a cui il celiaco non può accedere con sicurezza, per scarsa informazione degli esercenti della ristorazione fuori casa. Per tale motivo si rende necessario un percorso informativo proprio perché nell'alimentazione del soggetto celiaco non è solo importante la scelta delle materie prime utilizzate ma anche tutto il procedimento utilizzato per la preparazione e la somministrazione del pasto.
La celiachia è un'intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale. L'incidenza di questa intolleranza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100 persone. I celiaci potenzialmente sarebbero quindi 600mila, ma ne sono stati diagnosticati ad oggi quasi 150mila. Ogni anno vengono effettuate 10mila nuove diagnosi con un incremento annuo di circa il 10per cento. Per curare la celiachia, attualmente, occorre escludere dal proprio regime alimentare alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza, ma anche eliminare le più piccole tracce di glutine dal piatto. Questo implica un forte impegno di educazione alimentare. La dieta senza glutine, condotta con rigore, è l'unica terapia attualmente che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute.
La gestione della dieta non è così semplice in ambiente casalingo e spesso la lettura dell'etichetta e la consultazione del prontuario predisposto da AIC dei prodotti confezionati privi di glutine non sono sufficienti per la tutela della salute nella vita privata. Altrettanto accade nella vita sociale, a cui il celiaco non può accedere con sicurezza, per scarsa informazione degli esercenti della ristorazione fuori casa. Per tale motivo si rende necessario un percorso informativo proprio perché nell'alimentazione del soggetto celiaco non è solo importante la scelta delle materie prime utilizzate ma anche tutto il procedimento utilizzato per la preparazione e la somministrazione del pasto.