Vita di città
Guida Touring: solo una "vela" per il mare di Trani
A metà luglio toccherà a Goletta Verde.
Trani - giovedì 5 luglio 2007
«Trani estate 2007: "per quest'anno non cambiare stessa vela stesso mare". Chiediamo scusa ai campanilisti tranesi se parafrasiamo la nota canzone di Edoardo Vianello ma così facendo fotografiamo fedelmente la drammatica situazione legata alla fruibilità della costa tranese per la stagione estiva in corso. IL TOURING CLUB e la LEGAMBIENTE evidenziano nella GUIDA BLU 2007, con la stessa valutazione del 2006, lo status della costa di Trani nell'ottica del turismo sostenibile. La valutazione massima, data dalle cinque vele, è conquistata da Capalbio (GR), Cinque Terre (SP), Castiglion della Pescaia (GR), Pollica Acciaroli e Pioppi (SA), Domus de Maria (CA), Nardò (LE), Villasimius (CA), Bosa (NU), Noto (SR), Isola del Giglio (GR) e Santa Marina Salina (ME).
Nella pubblicazione "GUIDA BLU 2007" a cura del Touring Club e della Legambiente, la Città di Trani ha quindi riconfermato la scarsa valutazione dell'anno scorso costituita da un'unica vela. In Puglia la massima valutazione riesce ad essere raggiunta dalla sola Nardò che subentra al posto di Otranto. L'essere inseriti nella Guida Blu è di per sé un punto di merito e di questo, tutti i cittadini tranesi dovrebbero esserne fieri. Nella provincia di Bari, infatti, le uniche località catalogate risultano essere Giovinazzo (4 Vele), Monopoli (3 Vele) e Trani. Tuttavia ci sembra doveroso analizzare in dettaglio questo punteggio che non considera unicamente parametri prettamente marini come potrebbe essere la qualità del mare, bensì, valutazioni concernenti la qualità dei servizi turistici, la vivibilità ecologica e la fruibilità della costa. In dettaglio la Guida Blu considera ben quindici parametri tra i quali: paesaggio naturale, paesaggio costiero, paesaggio urbano, qualità del costruito, vivibilità, pressione turistica, servizi turistici, mobilità sostenibile, ciclo dei rifiuti, ciclo delle acque; mare e spiagge, accesso e servizi per i disabili, ecc. I quindici parametri vengono successivamente relazionati a 128 indicatori, provenienti da numerose banche dati tra cui Istat, Ancitel, Sist, Cerved, Ministero della Salute, Enit, Touring Club Italiano, Enel, Istituto Ambiente Italia e naturalmente da Legambiente.
La valutazione espressa dalla Guida Blu ci induce a considerazioni complessive sulla vivibilità della città che partendo dalla scarsa quantità di costa fruibile, giungono ai parametri correlabili all'antropizzazione, alla viabilità e quindi all'urbanistica. Appare doveroso sottolineare che il nuovo Piano Urbanistico Generale in corso di approvazione risulta essere in contrasto con i più scontati principi di sostenibilità ambientale prevedendo la possibilità di costruire anche a pochi metri dal mare avvalendosi di un regolamento edilizio che non prevede alcun obbligo di fonti energetiche rinnovabili. Non ci stancheremo mai di ripetere che Trani, in nome di un ottuso quanto insensato sviluppo economico connesso al settore dell'estrazione dei materiali lapidei, ha consumato irrimediabilmente territorio e sottratto alla balneabilità ben quattro chilometri di costa Nord devastati dagli scarti della lavorazione del marmo.
A Trani, pertanto, la situazione appare drammatica e sempre più compromessa anche dalla mancanza di fondi economici che presumibilmente bloccheranno nell'immediato futuro la raccolta differenziata ‘porta a porta', la realizzazione di piste ciclabili, l'isola pedonale, le zone a traffico limitato, il recupero dell'area di ‘Boccadoro' ecc. A ciò si aggiunga che i tratti costieri realmente fruibili dalla collettività saranno presumibilmente ancora ridimensionati. Il Circolo di Trani della Legambiente fa rilevare che il Piano della Costa, approvato nel Febbraio 2004 dal Consiglio Comunale dell'Amministrazione Tarantini, pianificava la destinazione dei vari tratti costieri ponendo la dizione di "Spiaggia Libera" in corrispondenza delle spiagge attualmente interessate dai cantieri (Lungomare C. Colombo e Seconda Spiaggia). A tal proposito i soci del Circolo di Trani paventano la possibilità di azioni giudiziarie qualora gli stessi tratti costieri siano a lavori ultimati, concessi dall'Amministrazione Comunale ai gestori privati che ne consentiranno la fruibilità solo a pagamento. La costa Tranese, inoltre, presenta una situazione di crescente degrado connessa alla diffusa e crescente presenza di rifiuti di ogni genere.
Il Circolo di Trani nei giorni 2-3-4-5 giugno 2007 ha effettuato la nota iniziativa "Spiagge e fondali puliti" ponendo in numerosi tratti i trespoli per la raccolta dei rifiuti. Ebbene, è avvilente rilevare che quelli posti alla ‘Baia dei pescatori' siano scomparsi dopo appena qualche giorno dallo loro collocazione e che i bagnanti continuano a riversare carte, buste, bottiglie e quant'altro sullo stesso arenile che ospita i loro teli da mare. E' triste rilevare che, spesso, non vi sia alcuna soluzione di continuità tra bagnanti e rifiuti e che la contaminazione antropica, gradualmente ed inesorabilmente, finisce per inquinare il mare antistante.
La Legambiente è sempre attivamente coinvolta nelle iniziative miranti alla tutela dell'ecosistema marino e la qualità delle acque di balneazione, anche quest'anno, sarà rilevata dal passaggio della GOLETTA VERDE: l'iniziativa della LEGAMBIENTE che con due imbarcazioni (Cattolica e Delphin) effettua il monitoraggio delle acque marine del Mediterraneo per rilevarne l'eventuale presenza di inquinamento di origine biologica. Il passaggio della GOLETTA VERDE sul mare tranese è previsto tra il 17 e il 19 Luglio, nel tratto di navigazione Manfredonia-Monopoli, con il campionamento in corrispondenza di tre punti della costa: Boccadoro, Grotta Azzurra, Lido Colonna. Ancora una volta non ci resta che incrociare le dita, sperando che gli indicatori monitorati rientrino nei limiti previsti dalla legge (DPR 470/1982 e nuova Direttiva Europea 2006).»
Legambiente Trani
Nella pubblicazione "GUIDA BLU 2007" a cura del Touring Club e della Legambiente, la Città di Trani ha quindi riconfermato la scarsa valutazione dell'anno scorso costituita da un'unica vela. In Puglia la massima valutazione riesce ad essere raggiunta dalla sola Nardò che subentra al posto di Otranto. L'essere inseriti nella Guida Blu è di per sé un punto di merito e di questo, tutti i cittadini tranesi dovrebbero esserne fieri. Nella provincia di Bari, infatti, le uniche località catalogate risultano essere Giovinazzo (4 Vele), Monopoli (3 Vele) e Trani. Tuttavia ci sembra doveroso analizzare in dettaglio questo punteggio che non considera unicamente parametri prettamente marini come potrebbe essere la qualità del mare, bensì, valutazioni concernenti la qualità dei servizi turistici, la vivibilità ecologica e la fruibilità della costa. In dettaglio la Guida Blu considera ben quindici parametri tra i quali: paesaggio naturale, paesaggio costiero, paesaggio urbano, qualità del costruito, vivibilità, pressione turistica, servizi turistici, mobilità sostenibile, ciclo dei rifiuti, ciclo delle acque; mare e spiagge, accesso e servizi per i disabili, ecc. I quindici parametri vengono successivamente relazionati a 128 indicatori, provenienti da numerose banche dati tra cui Istat, Ancitel, Sist, Cerved, Ministero della Salute, Enit, Touring Club Italiano, Enel, Istituto Ambiente Italia e naturalmente da Legambiente.
La valutazione espressa dalla Guida Blu ci induce a considerazioni complessive sulla vivibilità della città che partendo dalla scarsa quantità di costa fruibile, giungono ai parametri correlabili all'antropizzazione, alla viabilità e quindi all'urbanistica. Appare doveroso sottolineare che il nuovo Piano Urbanistico Generale in corso di approvazione risulta essere in contrasto con i più scontati principi di sostenibilità ambientale prevedendo la possibilità di costruire anche a pochi metri dal mare avvalendosi di un regolamento edilizio che non prevede alcun obbligo di fonti energetiche rinnovabili. Non ci stancheremo mai di ripetere che Trani, in nome di un ottuso quanto insensato sviluppo economico connesso al settore dell'estrazione dei materiali lapidei, ha consumato irrimediabilmente territorio e sottratto alla balneabilità ben quattro chilometri di costa Nord devastati dagli scarti della lavorazione del marmo.
A Trani, pertanto, la situazione appare drammatica e sempre più compromessa anche dalla mancanza di fondi economici che presumibilmente bloccheranno nell'immediato futuro la raccolta differenziata ‘porta a porta', la realizzazione di piste ciclabili, l'isola pedonale, le zone a traffico limitato, il recupero dell'area di ‘Boccadoro' ecc. A ciò si aggiunga che i tratti costieri realmente fruibili dalla collettività saranno presumibilmente ancora ridimensionati. Il Circolo di Trani della Legambiente fa rilevare che il Piano della Costa, approvato nel Febbraio 2004 dal Consiglio Comunale dell'Amministrazione Tarantini, pianificava la destinazione dei vari tratti costieri ponendo la dizione di "Spiaggia Libera" in corrispondenza delle spiagge attualmente interessate dai cantieri (Lungomare C. Colombo e Seconda Spiaggia). A tal proposito i soci del Circolo di Trani paventano la possibilità di azioni giudiziarie qualora gli stessi tratti costieri siano a lavori ultimati, concessi dall'Amministrazione Comunale ai gestori privati che ne consentiranno la fruibilità solo a pagamento. La costa Tranese, inoltre, presenta una situazione di crescente degrado connessa alla diffusa e crescente presenza di rifiuti di ogni genere.
Il Circolo di Trani nei giorni 2-3-4-5 giugno 2007 ha effettuato la nota iniziativa "Spiagge e fondali puliti" ponendo in numerosi tratti i trespoli per la raccolta dei rifiuti. Ebbene, è avvilente rilevare che quelli posti alla ‘Baia dei pescatori' siano scomparsi dopo appena qualche giorno dallo loro collocazione e che i bagnanti continuano a riversare carte, buste, bottiglie e quant'altro sullo stesso arenile che ospita i loro teli da mare. E' triste rilevare che, spesso, non vi sia alcuna soluzione di continuità tra bagnanti e rifiuti e che la contaminazione antropica, gradualmente ed inesorabilmente, finisce per inquinare il mare antistante.
La Legambiente è sempre attivamente coinvolta nelle iniziative miranti alla tutela dell'ecosistema marino e la qualità delle acque di balneazione, anche quest'anno, sarà rilevata dal passaggio della GOLETTA VERDE: l'iniziativa della LEGAMBIENTE che con due imbarcazioni (Cattolica e Delphin) effettua il monitoraggio delle acque marine del Mediterraneo per rilevarne l'eventuale presenza di inquinamento di origine biologica. Il passaggio della GOLETTA VERDE sul mare tranese è previsto tra il 17 e il 19 Luglio, nel tratto di navigazione Manfredonia-Monopoli, con il campionamento in corrispondenza di tre punti della costa: Boccadoro, Grotta Azzurra, Lido Colonna. Ancora una volta non ci resta che incrociare le dita, sperando che gli indicatori monitorati rientrino nei limiti previsti dalla legge (DPR 470/1982 e nuova Direttiva Europea 2006).»
Legambiente Trani